Recensione su Ca' de Ven Ravenna
visitato da carolingio il 21.04.2011

Recensione su
Ca' de Ven
Ravenna

Visitato il 21.04.2011
Consigliato!
Scritta da carolingio
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 17.00
Coperti: 1
5 commenti
Ambiente molto bello. Siamo in due. 1 piadinona al crudo e squacquerone, buona. 1 calamari ripieni di melanzane, così così. 1 linguine alla marinara, discrete. 1 calice di Pagadebit, molto buono. 1 bottiglia di acqua minerale gasata. Servizio veloce e gentile. Conto totale di 34 euro. “Faccian li Ghibellin, faccian lor arte sott’altro segno, ché mal segue quello sempre chi la giustizia e lui diparte... ... e non l’abbatta esto Carlo novello coi Guelfi suoi, ma tema de li artigli ch’a più alto leon trasser lo vello...” Esco con i miei pensieri dalla stradina che proviene dalla tomba di Dante... dopo circa 700 anni l’Italia non è cambiata un granchè... Guelfi e Ghibellini si fronteggiano sempre... perché il senso d’appartenenza impedisce, da una parte e dall’altra, un’analisi obiettiva e perché, da una parte e dall’altra, nemmeno l’evidenza scalfisce i più arroccati convincimenti. Esco con i miei pensieri dalla stradina e mi trovo a fianco del locale, ricavato all’interno di un edificio quattrocentesco di mattoni. L’ambientazione è eccezionale secondo me: un grande salone, altissimo (almeno sei metri), con pareti in mattoni faccia a vista, come S.Apollinare Nuovo o in Classe. All’ingresso, ed in una saletta laterale, i soffitti, con volti a crociera, sono affrescati con scene idilliache e colori sgargianti. Nello spazio a seguire, un soppalco laterale in legno scuro è sostenuto da una fila di piccole botti e il soffitto è a volte in mattoni. Di fronte è stato realizzato un gazebo dove una piadinara affetta salumi e sforna piadine in continuazione. Un arco molto alto separa queste sale dalle altre ed è ottimamente sistemato con scaffalature piene di bottiglie. In giro per il locale si possono osservare numerose altre scaffalature piene di bottiglie di vino, il ristorante è anche enoteca. Oltre l’arco, altri due saloni, sempre con pareti in mattoni antichi e tante cose attaccate ai muri, il secondo salone con il soffitto a vetri e strisce arcuate di tela per chiudere un precedente patio. Proprio bello. Prendiamo posto sotto il soppalco a fianco delle botti e ordiniamo subito una minerale gasata e un calice di Pagadebit della cantina Celli di Bertinoro, 12 gradi, quasi ottimo, leggermente mosso, aromi un po’ lontani rispetti ai “miei” bianchi, ma gradevolissimo. Il cameriere me lo fa assaggiare stappandomi la bottiglia lì e poi, alla mia approvazione, me ne versa un calice abbondantissimo, da un quartino circa. Con mia moglie ci dividiamo subito una piadina al crudo di Parma e squacquerone, buona, seppur un po’ troppo sul tiepidino. Poi arriva un piatto bello abbondante di calamari ripieni di melanzane. Almeno questa era la dicitura. Però le melanzane faccio fatica a vederle e il pesce era chiaramente surgelato, duro. Anche questo piatto, veloce e tiepido (come chi ce l’ha ovviamente già pronto... ma almeno poteva riscaldarlo...), in un letto di patate lesse, crostone di pane casereccio e salsa di pomodoro un po’ brodosa. Ci dividiamo quindi un piatto enorme di linguine alla marinara, con moscardini, seppiette e ciuffi di calamaretto. Le linguine sono evidentemente fatte in casa, maltagliate e cotte alla perfezione. Ma il pesce era quello di un preparato surgelato del supermercato. Il sugo inoltre, sempre brodoso, come con i calamari... bisognava farlo saltare di più, anche per amalgamare il tutto in modo migliore. Siamo a Ravenna, sul mare, non pensavo che dessero pesce surgelato. Il cameriere, a mia domanda, me lo conferma, è proprio surgelato... Certamente il locale è ottimo come enoteca, con una lunga lista dei vini. Sulla cucina, c’è di meglio in giro... però, nel complesso, sono più i lati positivi che quelli negativi ed ho anche la sensazione che riprovando con altri piatti, magari avrei avuto più fortuna. Il servizio, svolto da camerieri in maglietta gialla e grembiuloni neri, è stato gentile e molto veloce. Il conto molto basso. Segnalo che non viene fatto pagare il coperto. Per chi va a Ravenna, è da provare, magari non con piatti di pesce.

5 commenti

joy
24/04/2011
Secondo me ,sei stato fin troppo buono, nel giudizio al tuo pasto :no:
carolingio
24/04/2011
Eh, ma son buonista mì, eh... :) :) A parte gli scherzi, il mangiare era, lasciando stare le diciture a fianco dei cappelli, da uno e mezzo, perchè la piadina era buona (ma, insomma, è una piadina... non ha grandissime difficoltà di elaborazione), i calamari non sufficienti e le linguine mangiabili... anche se, pesa, in un giudizio esclusivo sul mangiare, il pesce surgelato... a Ravenna! Però poi, il Pagadebit era molto buono e l'ambiente fantastico. Sì, lo so che... chissenefrega dell'ambiente... l'importante l'è magnàr ben... certo conta di più come si mangia, ma anche l'ambiente e il resto devono essere valutati, seppur, per ciascuna componente, in misura non preponderante come il cibo. Il vino, per me, ha ugualmente la sua dose di importanza. Se poi ci aggiungiamo un ottimo servizio e un conto bassissimo, addirittura senza far pagare il coperto... siamo in pieno centro storico... beh, insomma, credo che un cappello abbondante in più si possa aggiungere al mangiare, per l'insieme di tutte le altre cose positive :) Almeno... joy, questa è la motivazione del mio giudizio :)
carolingio
24/04/2011
Però, non voglio far il Guelfo o il Ghibellino, son sempre pronto a ricredermi se percepisco valutazioni più adeguate e rispondenti ;) :)
golosona
24/04/2011
Ma sei più guelfo o ghibellino? ;) Ah, Ravenna, sempre bella, peccato però per il pesce surgelato.... buona vacanza, Carlo!
carolingio
24/04/2011
Grazie Ornella :) ... non sono più Guelfo che Ghibellino, o viceversa... ;) Quello che mi prude è la generale mancanza di senso obiettivo per sposare una causa d'appartenenza, per interesse, per sottocultura, per mancanza di valori etici, perchè poi è un giro che ti costringe a stare sempre da una parte e a vedere solo il negativo nell'altra... mi prude il negare l'evidenza con ogni mezzo per stare da una parte... e va dal furto di un compito di disegno da parte di un alunno per farlo passare per suo, all'assoluta difesa dell'indifendibile da parte dei suoi genitori... non cambia sui campi di calcio dove si nega l'evidenza di un fallo o si esagera per chiedere ammonizioni a proprio vantaggio, o ci si imbestialisce per asseriti errori arbitrali, ma mai si considerano i propri di errori, nel gioco, nell'impostazione e sono spesso molti, ma molti di più... per arrivare agli alti vertici del nostro Stato... :cry: (salvo Napolitano, perchè ha una grandissima levatura morale ed istituzionale, e perchè nel corso della sua vita politica ha spesso lasciato aperto la sua porta al ragionamento costruttivo anche della parte avversa per trovare un punto d'incontro... perchè ci rappresenta in positivo... perchè anche se qualcuno lo prende in giro perchè è "vecchio", è molto più sveglio di tanti "giovani" che gli stanno attorno o che lo criticano o che lo irridono :) )
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