Recensione su Kantina Café Medolla
visitato da bicio il 04.05.2011

La prima caratteristica che salta agli occhi dell'ospite all'arrivo è lo spazio! La corte imponente, le storiche gallerie, ciascuna con il proprio nome, l'ampio parcheggio, il verde che circonda lo stabile, ospita anche il bar Kantina Caffe, ricavato, come il ristorante, l’hotel, e altri eleganti locali, in un vecchio ma ristrutturato stabile adibito a cantina tanti anni fa. Elegantemente ammodernato, con una gestione vivace e preparata, è, a mio avviso, quello che di meglio in questo momento offre la bassa. Degustazioni e serate a tema allietate da musica con DJ sono dedicate a chi cerca originalità per trascorrere qualche ora, deliziandosi con l’abbinamento discreto di vino e musica, anch’essa a tema. Nelle serate normali ci si va per stuzzicare e bere qualcosa nell’ampio e ben arredato interno, e d’estate nel dehor estivo. Noi ci siamo per festeggiare una vittoria. Nel nostro caso paga chi vince. Nel tavolo a noi riservato, viene aperto, per accompagnare una serie infinita di stuzzichini, un magum di prosecco Bortolin Angelo, quello del pegno. Dato il considerevole n° di persone (6) poco dopo ne viene aperto un altro, sempre un Bortolin Angelo, piaciuto il primo non si rischia con il secondo. Seppur con il pienone il servizio è stato sufficientemente rapido, ma del resto il questi locali non si può pretendere di essere serviti velocemente. Ci si va con l’intenzione di passare qualche ora in compagnia, se si ha fretta si cambia locale. Purtroppo la maleducazione delle persone è in continua ascesa, di quelle persone che ostinatamente continuano ad impossessarsi del buffet, come se fosse solo loro, ad usare le mani, e parlarci sopra con tutti gli annessi del caso, a scocciarsi se cortesemente si chiede di spostarsi, ecc..ecc.. Primo magnum offerto, secondo diviso per sei con stuzzichi inclusi per 10€ Sarebbe troppo superconsigliarlo, ma sarebbe poco solo consigliarlo, e allora? Allora allargo la manica_____ e…….per questa volta, quattro cappelli. Alla faccia dell’avarizia.