Recensione su Il Bassotto Marano sul Panaro
visitato da johnnybazoo il 18.05.2011

Recensione su
Il Bassotto
Marano sul Panaro

Visitato il 18.05.2011
Consigliatissimo!!
Scritta da johnnybazoo
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 17.50
Coperti: 1
2 commenti
Prima di parlare del ristorante credo sia doveroso spiegare prima chi è Ballotta, sicuramente non è necessario per chi abita a Vignola e limitrofi ma serve più che altro per chi non bazzica nella zona; Ballotta lo potrei definire un’alchimista, cioè uno che trasforma la pietra in oro, per spiegare questa affermazione è doveroso elencare alcuni dei suoi locali, il primo che mi viene in mente è lo Shangri La, una cantina, perchè effettivamente era una cantina, aperto circa 25 anni orsono, dove al venerdì sera, e non solo, si faceva la fila fuori al freddo aspettando che uscisse un pò di gente, in modo tale che il buttafuori ti facesse entrare, dentro si era stipati come sardine e affumicati come salmoni; ma al venerdì si andava allo Shangri ed era bello così! poi è venuta la piscina di Vignola e il classico giro attorno alla vasca grande, per vedere se si riusciva a trovare qualche donzella da portare tra le fresche frasche poi venne La Villa a Spilamberto, giardino esterno alle Scuderie, e l’avvento del Coca Havana, del Mojito e del Caipiroska alla fragola poi ci fù la piscina di Guiglia con il beach volley di giorno e i concertini live la sera poi i’Osteria di via Selmi nel centro storico di Vignola, e adesso si è lanciato anche nel settore pizzeria, che dire, Ballotta si è fatto una schiera di “adepti” che lo hanno seguito fedelmente nel corso degli anni, anche quando l’offerta non era il massimo, ma sicuramente nel campo della ristorazione e intrattenimento è un must! ma veniamo alla recensione; il locale sorge sulle ceneri dell’ex Brigantino sulla fondovalle che da Vignola porta a Marano, all’esterno è stato creata un pergolato per poter cenare all’aperto, l’interno si presenta rustico ma non troppo, appena entri ti trovi sulla sinistra, qualche gradino più in giù, il forno per cuocere la pizza e l’ingresso della cucina, mentre di fronte, la parte terminale dell’ampio bancone, i muri sono in parte rivestiti con mattoni grigio scuro di grandi dimensioni e in parte con inserti in sasso più chiari, un mix tra rustico e moderno; il soffitto è verniciato di bianco con finte travi di legno a decoro, mentre un’atra parete è coperta da un’enorme scaffale di legno pieno di bottiglie di vino, il locale è abbastanza grande ma con tavoli ravvicinati, forse un pò troppo; comunque nel complesso un’ambiente molto gradevole all’entrata ci accoglie il giovane cameriere, molto gentile e molto ben curato nell’aspetto, ci accomodiamo e consultiamo i menù che ci vengono immediatamente portati insieme alla bottiglia d’acqua, prima cosa che ci è stata chiesta appena seduti la scelta è veramente ampia, ci sono le pizze classiche più un’atra decina di fantasie, i primi tradizionali, la carne e il pesce, oltre ad una carta dei vini che comprende circa 100 etichette (contate personalmente) che vanno dal Lambrusco Amabile da 9 euro al Cannonau da 60, a vini di livello e costo superiore alla fine rimaniamo sull’obiettivo iniziale, la pizza, e ordiniamo - Olga (6.80 E) pomodoro, mozzarella di bufala, basilico, prosciutto crudo per il mio socio, io invece sono più ardito e prendo - Sonia (5.80 E) + (0.50 E doppia pasta) pomodoro, mozzarella, patate al forno, salsiccia e rosmarino la pasta è morbida (compresi i bordi), saporita e cotta bene senza strinature, nel suo complesso molto buona; nel menù viene definita la doppia pasta come “tipo napoletana”, ma è molto più semplicemente doppia pasta, quella napoletana è sì alta ma molto più leggera e digeribile, questa, devo essere onesto, ho fatto molta fatica a finirla, la prossima volta la prenderò normale nel frattempo sono circa le 21 e il locale si è quasi riempito, di fianco a noi c’è chi ha preso il pesce che arriva su piatti quadrati con bordo arrotondato, fa un bel colpo d’occhio anche la presentazione a causa dell’aumento di clienti veniamo lasciati un pò a noi stessi, ma poco male, era una serata tra amici e avevamo un sacco di cose da raccontarci, inoltre così facendo siamo riusciti a smaltire parzialmente il vino; è poi bastato un semplice gesto per avere immediatamente il menù e poter ordinare il dolce e l’amaro - Tortino Bassotto (5.00 E) tortino al cioccolato caldo con ripieno di crema al cioccolato su un letto di mascarpone, il tortino era più tiepido che caldo e leggermente “spugnoso”, mentre il mascarpone sicuramente fatto in casa, cremoso e delicato, ma non particolarmente dolce, nel complesso buono ma non eccezionale, per rendere meglio l’idea lo potrei definire “ovattato” per me, mentre per il mio socio - Grappa (3.00 E) credo, era nel picco massimo di smaltimento del vino, quindi mi sono perso alcuni pezzi, a proposito di vino, quello che ha accompagnato la serata era - Lambrusco Amabile (10.00 E) frizzante ma non troppo con retrogusto leggermente amarognolo COME 10 EURO! il menù diceva 9, bastardi! mi hanno fotturo 1 eurino per dovere di cronaca - acqua naturale 1 lt(2.00 E) - coperto (2.00+2.00 E) conto finale alla cassa 37.10 euri scontati a 35 per completare la serata una puntatina al Lavello, circolo Arci di Vignola che propone musica dal vivo, per ascoltare Bob Corn con il suo folk, sound un pò ripetitivo ma intermezzo parlato veramente esilarante, il tipo è proprio un personaggio!

2 commenti

luca&
20/05/2011
ocio al palloncino che scioppa.. :chuckle:
johnnybazoo
20/05/2011
qualche anno fà una boccia la reggevo senza problemi, adesso con un paio di bicchieri già barcollo :trink2: se non altro risparmio :yes: ora il vino, ma in generale l'alcol, mi rende narcolettico, mah sarà una cosa nolmale :mmm:
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