Recensione su La Rana Magreta
visitato da San-Severo il 22.05.2011

Recensione su
La Rana
Magreta

Visitato il 22.05.2011
Imperdibile!!!
Scritta da San-Severo
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 25.00
Coperti: 1
7 commenti
La mamma invita tutti, consuocere,figlio e figlia, genero e nuora, con l'aggiunta dei quattro nipoti, al suo compleanno. Festeggiamo in undici con un pranzo alla trattoria Rana. Ci ero già stato diversi anni or sono, e ho constatato piacevolmente che il locale non è cambiato per niente: resta la trattoria di una volta, senza fronzoli nè concessioni alle mode e, nella saletta dove veniamo fatti accomodare, ci sono le vecchie sedie della Salvarani. Il locale è pieno, per fortuna abbiamo prenotato. Ognuno ordina un primo diverso: buona la gramigna presa dai più, buone le lasagne e i tortellini, ma eccezionali sono i tortelloni ( mia moglie me ne fa assaggiare qualcuno ) dove è evidente la freschezza del ripieno: la ricotta è fresca di caseificio. Anche i secondi sono apprezzati: buoni gli involtini presi da mia moglie, ma io ho goduto della faraona al forno. Dico goduto perchè mi ha riportato ai sapori della mia infanzia, quando la faraona ( fatta dalla nonna ) era il piatto della domenica. Visto che mia moglie non la sa fare, è stata un'occasione per ricordare sapori antichi. Molto buone le patate al forno, la peperonata e molto fresca l'insalata. Io ho anche apprezzato parecchio il bianchino frizzante di cui mi sono seccato una bottiglia, ma mi è stato detto che anche il lambrusco servito in tavola era molto buono. Infine i dolci: io ho preso una zuppa inglese che sapeva di fatto in casa. Sono uscito, lo avrete capito, particolarmente soddisfatto: forse perchè avevo voglia di questa cucina, fatta di sapori autentici e senza fronzoli, casalinga appunto. E forse il fatto di essere un modenese purosangue me la fa apprezzare in particolar modo.

7 commenti

Reginalulu
23/05/2011
Bentornato San Severo! :) E buonissimo compleanno alla mamma :cake:
Heinrich-von-Trotta
23/05/2011
"La Rana" è una certezza... anzi, che dico, un dogma...!
bicio
23/05/2011
ma le hanno ancora le foto del tenorissimo? Chissà che vino era, il bianchino frizzantino e il lambrusco. Così solo per curiosità; data la bella valutazione, lodiamo anche il produttore del vino.
San-Severo
24/05/2011
Nella saletta dove eravamo ( dove c'è anche il banco del bar ) una foto del " tenorissimo " seduto a un tavolo della trattoria c'era. Per quanto riguarda la domanda di " bicio " sui vini: il lambrusco aveva sull'etichetta semplicemente " la Rana ", quindi diciamo che era il lambrusco della casa. Il bianchino frizzante che ho invece tanto apprezzato era in bottiglie assolutamente anonime, prive di etichetta. Ti dirò che la cosa mi ha fatto piacere, dato che ancora una volta mi ha ricordato le domeniche della mia infanzia, col babbo a capotavola, la mamma e la nonna affacendate a preparare, e la sorellina, che forse mi sta leggendo, a far casino col cucchiaio sul piatto.
bicio
24/05/2011
Mi sembra di ricordare, che il lambrusco della rana, fosse imbottigliato dalla cantina Casolari di Rami Ravarino. Bella la fotografia del babbo a capotavola :cry:
Gerry
25/05/2011
Avete ragione. La Rana sa d'antico. Un antico che stimola ricordi (piacevoli, i più), e non la tristezza di un tempo trascorso. Forse gli ambienti "poveri", forse la cucina "semplice" ma rigorosa, forse la continuità che rassicura, la certezza di ritrovare tutto uguale a sé stesso... E' uno dei pochi ambienti dove sento che il cibo di casa, delle domeniche dei miei "diecianni", possa ancora essere celebrativo e non banalmente quotidiano. Ma le sensazioni, ohibò, son molto personali...

25/05/2011
auguri alla mamma. ritieni opportuno descrivere un pò i primi? non sono mai stata in questo posto e non sono riuscita a farmi una idea di come siano preparati i piatti....anche se, visti i commenti entusiasti, sarà sicuramente da provare
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