Recensione su Cà Scapin Santa Maria di Zevio
visitato da carolingio il 24.05.2011

Recensione su
Cà Scapin
Santa Maria di Zevio

Visitato il 24.05.2011
Imperdibile!!!
Scritta da carolingio
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 42.00
Coperti: 1
9 commenti
Capisco chi non è vissuto di pane e calcio come me, fin da quando ho cominciato a camminare (anche perché in istrada non c’era altro), e quindi non può sapere cosa vuol dire questa passione. Però, oserei dire che la squadra che seguo da 17 anni a questa parte rappresenta un fatto sociale, culturale ed educativo, unico, che va oltre l’elemento sportivo in sè. Per la decima stagione su undici, il Chievo, la squadra del quartiere vicino a quello della mia infanzia, giocherà in serie A: solo Inter, Milan, Roma, Lazio e Udinese hanno fatto meglio dopo il 2000. Anche quest’anno ci troviamo tutti a Cà Scapin. Tralascio la descrizione del posto, già fatta nella precedente recensione, e anche l’uguale importo pro capite pagato dal Presidente. Si comincia con gli antipasti all’aperto: Cocktail Bellini, ottimo. Per chi vuole succo d’arancia, di pompelmo e multivitaminico in caraffa. Io opto per aggiungere un “plurimultivitaminico” Prosecco Castello 4357, della cantina Fabiano, molto buono, fresco, scende che è un piacere, tra un piattino di fiore di zucchina fritte, assieme a melanzane e code di gambero dorate, e un altro piattino di crudo di Parma al morsetto. Poi un’ottima pancetta, praline salate al formaggio, tutte cose, queste ultime, che l’altra volta non avevo assaggiato e che trovano la mia completa approvazione. Poiché tutto viene offerto a buffet a volontà, esagero un po’ e intanto chiudo un buchetto. Riporto il commento di un giornalista tifoso bolognese, che osserva come il Chievo, in tutti questi anni, abbia sempre fatto meglio del Bologna, capoluogo della Regione Emilia Romagna: “... nel famoso “anno dei cinquantadue punti” a cui ogni guidoliniano si attacca morbosamente, loro, il Chievo, ne fecero cinquantaquattro. Da allora ci sono sempre simpaticamente arrivati un paio di posizioni davanti... persino fare 84 punti in serie B non bastò: Chievo ottantacinque. I veneti in realtà non esistono, sono una proiezione della nostra mente. Se mai ci trovassimo ad alzare la Coppa Intercontinentale, succederà nell’anno in cui il Chievo sarà diventato uno Stato Sovrano e vincerà i Mondiali... Ogni anno qualcuno dice: c’è anche il Chievo per la retrocessione. Sbagliato: il Chievo può retrocedere solo se il Bologna è già in B e lo farebbe apposta per arrivare davanti a noi di un punto la stagione successiva. Con simpatia, ovviamente.” Siamo circa in 270 persone, quando saliamo per accomodarci in sala da pranzo. Esistiamo veramente. Il primo primo è risotto agli asparagi, che qui da noi sono quasi a fine stagione: buonissimo, cotto alla perfezione, ben mantecato, possibilità di bis, tris, cinquina... Il secondo primo sono reginette di pasta fresca con un ragù a base d’anatra: eccellente anche questo, con la carne unita ad un filo di pomodoro e di besciamella, cottura perfetta della pasta anche in questo caso. Continuo col Prosecco, alternandolo con il Lugana messo in tavola. L’alternativa era un Valpolicella Ripasso, sempre della cantina Fabiano come l’anno precedente, che non mi attirava un granchè, troppo potente e io avevo sete. Ha ancora il fondo degli occhi tristi, che a volte si illuminano col sorriso. Senza mamma e senza papà, è cresciuto in una favela col fratello maggiore, in mezzo ad omicidi avvenuti davanti ai suoi occhi di bambino, che ci ha descritto. La sua risalita è avvenuta col calcio e, lui dice con un sorriso, con sua moglie, che è molto diversa dalle mogli degli altri giocatori, tripudio immediato per gli occhi... lei sembra una massaia cicciotta delle nostre parti, un sobbalzo immediato del cuore... Mangio assieme a Luciano, che da qualche anno è anche venuto a stare vicino a casa mia, e lui racconta, racconta... Intanto arriva un filetto di orata gratinato con una salsina verde e verdure lesse. Molto delicata e buona l’orata, normali le verdure. ... a volte si fa presto a giudicare le persone, non altrettanto facile è comprendere da quali situazioni provengono... Mentre ci viene portato un sorbetto al pompelmo rosa (squisito), su dei megaschermi ci fanno vedere una serie di interviste esilaranti dei nostri giocatori, allenatore, magazziniere... tutto quanto tagliato ufficialmente, a causa di gaffes, ripetizioni, sgrammaticature... Da crepare i commenti dei giocatori verso se stessi. Guana diventa giornalista e intervista un tifoso: “Chi è il miglior giocatore del Chievo secondo te?” Risposta: “GUANA!” . Sguardo nella telecamera alla Fonzie, come per dire: “Vedi?”. Una vera squadra, devo dirlo, dove le qualità (non solo sportive) dei singoli, messe insieme, elevano alla potenza il risultato finale. Non assaggio la tagliata di manzo alla rucola, servita con le patate al forno. Molto buona a giudizio di chi avevo attorno. Non mangio nemmeno la millefoglie, ormai sono saturo e voglio continuare a star bene. Un’ottima conferma, questa Cà Scapin, al livello della società ospitata.

9 commenti

Gerry
26/05/2011
Cà Scapin dev'essere veramente una realtà a sé stante se, come ci racconti, riesce a dar da mangiare bene, senza mai una sbavatura di gusto e, ancor meglio, di cottura, a circa 300 persone. Deve avere una lunga tradizione di matrimoni, convegni e mangiate plebiscitarie, se riesce a mantenere questo livello costante per cotanto pubblico. Non posso non domandarmi quanto la percezione delle nostre esperienze sia, quasi sempre, un fenomeno multisensoriale, soprattutto quando non ci si limiti ai soli scontati 5 sensi... (?) Considero, tra l'altro, che il compendio non sia mai un semplice fattore aritmetico.
carolingio
26/05/2011
La tua considerazione è giusta, sono bravi a far da mangiare molto bene per tutte quelle persone... ho visto le cucine, organizzate bene, pulite, nuovissime, non è tanto che è aperto, il sito è del 2007... Ecco, se posso fare un appunto, senza che me ne vogliano gli interessati, la cantina Fabiano non è proprio il top, forse con altri prodotti il prezzo saliva di più, però, per una cena così io un pensierino l'avrei fatto... cioè ho fatto trenta, avrei fatto anche trentuno con un vino di più elevata qualità (non che i vini Fabiano non siano buoni, però ho bevuto di meglio) Ehm... non ho capito bene le tue ultime tre righe, sto deventando vecio :) , cosa volevi dire?
Gerry
26/05/2011
Già, in effetti son stato un pochino "criptico", l'ho scritto più per me che altri. Provo a ridirlo (meglio). Quando si da da mangiare a centinaia di persone per volta, qualche "caduta" non solo è "possibile", ma è "probabile", se non "certa". Se non capita e, soprattutto, se non mi sembra che sia avvenuto può dipendere dal fattore ... "C", o dal fatto che sto vivendo un'esperienza che non è solo gastronomica, che la tavola sia pretesto per altre emozioni. Che sò: magari sto ascoltando qualcuno che mi racconta esperienze intriganti od originali, almeno per me, mentre attorno altre persone con le quali ho sintonia di esperienze (ed altro) stanno vociando e mi trasmettono quell'allegria che è fatta di serenità e partecipazione. Allora, metto tutto insieme e, assolutamente normale, scaturisce un effetto sinergico per cui mangio meglio, mi diverto di più, le cose che ascolto, e persino quelle che dico, mi sembrano più interessanti, ... e così via! Quando mi accade, e ne faccio il compendio tra me e me, provo, in aggiunta, una gioia totalmente ed esclusivamente intima. Non so se sia così anche per te.
carolingio
26/05/2011
Ah ok, sì ho capito... è così anche per me, e non è un caso che cerco, se posso, di descrivere anche il contorno emotivo quando faccio una recensione. Anzi è fondamentale per me. Nel caso specifico, ripensandoci ancora dopo due giorni, devo dire che certamente la mia partecipazione era sentita e positiva, e che mi sono anche goduto... Ma... non so se sia fattore C... non c'era una cosa che fosse storta o fatta malino, tranne, come ho detto, il vino, che non era assolutamente disprezzabile, diciamo da tre cappelli, ma messo insieme a tutte cose molto buone, cucinate, presentate e servite molto bene, velocemente, gentilmente, in un ambiente molto curato, è passato in secondo piano, la media complessiva era più vicina al cinque che non al quattro. Dirò di più, avendo bevuto solo Prosecco o quasi: con le bollicine e con il vino servito freddo, si fa molta molta fatica a cogliere la qualità e la diversità... scivola giù che non te ne accorgi quasi neanche... poi, son giorni questi, che continuo a far partite... fa un caldo can sotto il sole... sono dimagrito due chili in cinque giorni... ho sempre sete... :)
corpicino
26/05/2011
Pane e calcio..e un ombra di vin!!! :trink1:..pensa Carol mio cugino giocava punta a Chievo....Notari ti ricorda qualcosa????
carolingio
27/05/2011
Notari, Notari... a metà degli anni 80? Quando il Chievo era nell'Interregionale? Notari Roberto, che giocava con Sartori, l'attuale Direttore Sportivo?
corpicino
27/05/2011
Esatto proprio lui...adesso allena la primavera del Modena!!!...mi ricordo che sono venuto a vederlo qualche volta....
Reginalulu
27/05/2011
Tagliata fuori dal discorso di un certo calcio posso però dire che come lo descrivi tu acquista tutt'altri connotati :) Bella e intensa come sempre e come sempre ricca di vino ;) :wine:
carolingio
28/05/2011
IN VINO VERITAS! :) :) (grazie Luisa :) )(finisce che si parla sempre di vino, faccio la parte dell'alcolista, ma non è vero eh... ;) )
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