Recensione su Trattoria Vigolante Parma
visitato da MOne il 26.05.2011

Recensione su
Trattoria Vigolante
Parma

Visitato il 26.05.2011
Consigliatissimo!!
Scritta da MOne
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 29.00
Coperti: 1
7 commenti
Io e il capo siamo a Parma per un lavoro che potremmo definire di "bassa manovalanza" e data la giornata dal clima decisamente estivo pensiamo di consolarci e rinfrescarci con un bel pranzo in questa splendida trattoria. Il posto di per se è quasi introvabile senza indicazioni, non ha insegne esterne e dalla strada si vede solo una vecchia casa con un bel pergolato di glicine. Entrati si scopre che il glicine è veramente enorme, una pianta gigantesca che copre almeno una dozzina di tavoli. Ci sediamo all'ombra e al fresco e ci portano i menù, la cameriera (molto simpatica) ci elenca anche alcuni piatti fuori dalla lista e alla fine optiamo per 2 antipasti misti di crudo di Parma e culatello e 2 savarin di riso. Per accompagnare il tutto una bella bottiglia di Lambrusco I.G.T. OTELLO Nero delle Cantine CECI. Gli atipasti sono serviti con un cestino di pane profumatissimo e decorati con alcune noci di burro. Nonostante la semplicità del piatto la materia prima è veramente di qualità e la soddisfazione è molta! I savarin di riso sono un risotto dal sorprendente mix di sapori tra cui io sono riuscito a distinguere solo salsiccia, funghi, tartufo e forse una traccia di zafferano, il tutto ricoperto da una camicia di prosciutto di parma che si sglioglie lentamente a contatto con il calore del riso. Il risultato finale è un piatto veramente, veramente, appagante. Il lambrusco è veramente all'altezza di tutto, anzi! Bisogna dire che per essere un lambrusco è anche una bottoglia particolarmente impegnativa, ma a giudicare dai premi che ha vinto scritti sull'etichetta non sono l'unico a pensarlo... Per concludere ci lasciamo tentare dalla lista dei dolci: Un mascarpone con scaglie di cioccolato ed un tortino di pere al caramello che sorprende veramente, infatti è servito con una crema di zabaione con sopra una crosticina di caramello che ricorda una crema catalana, molto buono e molto bella anche la presentazione. Due caffè per finire e poi via! Di nuovo al lavoro, ritemprati da questa esperienza idilliaca! Un'esperienza da fare, e da rifare.

7 commenti

joy
27/05/2011
I famosi "pranzi di lavoro"... :rofl: :rofl:
gi
27/05/2011
bravo mone, e' stato un pranzo davvero strepitoso :) Capito come mai era tanto che spingevo per andarci eh? :) :)
Reginalulu
27/05/2011
oh però....una bella faticata !!! :chuckle:
gi
27/05/2011
:lol: la camicia "che si sglioglie" rende perfettamente l'idea :)
Gerry
27/05/2011
Non fare il furbo "gi". MOne spiegagli tu che la "sglioglitura" è quel processo complesso e contestuale nel quale una sostanza grassa messa a bassa temperatura su un corpo caldo, tende a sciogliersi mentre, contemporaneamente, produce una "piccola" glassatura della superficie sottostante. E' una procedura particolarissima, nella quale occorre controllare attentamente temperatura e consistenza delle differenti materie a contatto. Il rischio è quello del verificarsi di uno solo dei due fenomeni, con esiti, a volte, inverecondi. Mi si dice che il vero maestro, se non l'inventore, di questa tecnica sia lo chef magiaro Ophuso Losteak, responsabile delle cucine dell'imperatore austro-ungarico Cecco Beppe. Quinsi si tratta di una tecnica relativamente datata, siamo ancora nel diciannovesimo secolo, pur se di scarsa popolarità. Probabilmente per la estrema difficoltà d'esecuzione.
Gerry
27/05/2011
Mannaggia: "quindi", non "quinsi". Tranquilli! Non vi spiego la differenza tra i due termini...
Lucy...ah
27/05/2011
Bravissimo MOne, sei venuto nella mia zona ed hai fatto un'ottima "scielta". La trattoria di Vigolante difficilmente delude, è ancora una delle poche trattorie dove si mangia bene, le porzioni sono abbondanti e i prezzi assolutamente giusti....quel glicine poi è spettacolare!!
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