Imperdibile!!! Scritta da
carolingio Servizio:
Ristorante Spesa a testa:
45.00 Coperti:
1 15 commenti
“Ricetta della felicità:
gr. 100 di comprensione
gr. 2500 di pazienza
gr. 350 di dolcezza
Baci a volontÃÂ
Mescolare a lungo aggiungendo un pizzico di Allegria
Cucinare a fuoco moderato per tutta la vita”
Questo stava scritto su uno strofinaccio appeso in un quadro, fuori dall’antica stamperia Marchi di Sant’Arcangelo di Romagna.
Facile a dirsi... ma credo che occorra tentare, anche se può venire il sorrisino di compatimento. Certo, qualche volta si può passare dalla pazienza al vaffa, ma la tensione deve rimanere, altrimenti si diventa, pian piano, tutti delle carogne.
Ricetta attuata non sempre in questi 34 anni di matrimonio (più 3 da morosi)... eh... ma, direi, abbastanza... tutto sommato. Se rimane la disponibilitàa far pace, poi tutto il resto vien fuori bene.
Sempre bella Lazise, cielo azzurrissimo, profumo di tigli e di pagelle di fine anno, sembra di essere in ferie, a me viene continuamente sto pensiero.
Ambientazione favolosa: siamo sul porto, di fronte alla chiesetta romanica di S.Nicolò, che splende al sole tra una fila di ulivi e la Dogana veneta.
Per il nostro anniversario di matrimonio scegliamo un locale dove non eravamo mai stati prima. Se si vuole, ha anche i tavolini all’aperto, che danno sulla passeggiata.
Da fuori stacca, perché è di un rosso veneziano antico, affiancato alle altre vecchie case in schiera più sobrie. Dentro è veramente bello: veranda dietro i tavolini esterni, grotta nell’ingresso vero e proprio, e sala da pranzo molto raffinata sul retro, con muri spatolati in graffiato beige, controsoffitto moderno in legno chiaro con disegno simile alle sedie, bagni belli e puliti.
Una grande aragostiera di vetro ci separa dal cuoco che lavora alla griglia, vicino al camino dove crepitano le braci... (chissàche incubi per le povere aragoste che nuotano lì dentro e quotidianamente assistono al rogo delle loro consimili...).
Un altro particolare: aria condizionata quasi impercettibile ed avvolgente, che rende l’ambiente molto molto gradevole.
Prendiamo un antipasto in due e, visto che mi era rimasta la voglia e visto anche che erano fuori menu (il che farebbe supporre un acquisto occasionale e recente, quindi freschezza), ordiniamo moèche fritte.
Eccezionali! Tenerissime, bolletti, fritte all'istante in un olietto chiaro che sfrugugliava ancora nel piatto.
Da bere ordiniamo una minerale gasata e mezzo litro di Prosecco Folador di Valdobbiadene, mescolato ad un 20% di chardonnay. Lo chardonnay attutisce un po' il secco della glera e lo fa somigliare ad un extra dry. Molto buono, servito in un cestello di ghiaccio. Non so se scaraffato da una bottiglia o dalla spina, le bollicine erano parecchio persistenti.
Il falchèto mi stupisce: “Altri 34 di questi anni...!” mi fa col bicchiere in mano... Azz... fra altri 34, cioè TANTI QUANTI ne son passati finora, ne avremo 90 a testa... il pensiero mi tramortisce un po'...
Stratosferici i due primi, che ci dividiamo. Ravioli di pasta fatta in casa al nero di seppia con ripieno di granciporri e sughetto al pesto con qualche filo di besciamella e spolverata di sabbia di carote sopra. Tagliolini alla tinca, morbidi, ottimo sugo, cotti alla perfezione, questi come i ravioli.
Presentazione molto originale (firma dello chef con semi di papavero) e difficoltà(specialmente i ravioli) da cucina di qualità.
Il secondo lo prendo solo io, che alla mattina ho corso per tre ore in un torneo giovanile e avevo fametta. E’ una ricciola al cartoccio (cotta al forno e presentata come una bistecca di pesce spada) annegata in frutti di mare: vongole, cozze, una cannocchia, mazzancolle, uno scampetto. Anche la ricciola è molto buona e fresca, gusto di mare... non era nel menu cartaceo, scelta azzeccatissima.
Ottimo anche l'accompagnamento di pane con semi di zucca e di tarallini fatti da loro credo (non li ho mai visti in zona fatti così).
Noi attendiamo il dolce e arriva invece, immancabile, il messaggino di auguri dalla Giulia. Noi ceniamo, lei sta ancora lavorando, è stata trasferita d’urgenza sul confine libico, perché lo sfollamento in uscita làha veramente raggiunto proporzioni bibliche, centinaia di migliaia di persone, un flusso ininterrotto... La domenica non è festa per loro, anzi da quando è in quel posto è stato eliminato anche il giorno di festa del sabato.
Il cuoco della grigliata, col cappellone bianco in testa, ci porta una crema catalana flambèe fatta da loro, presentata in una stagnola come quella degli sgombri sott’olio, con l’alcol acceso dalla fiamma viva. Squisita anche questa.
E perfetto il servizio dei camerieri in divisa bianca con grembiulone beige, sempre pronti e vicini per qualsiasi richiesta o anche solo per chiedere se tutto andava bene.
Abbiamo speso 72 euro, ma ne segno 45 per persona, perché mia moglie non ha toccato il secondo (la ricciola), che costava 18 euro.
Devo dire che abbiamo trovato un gran bel posto, di classe e di contenuto, per chi vuol concludere una bella giornata sul lago.
Noi, stando a quello che dice mia moglie, non abbiamo concluso proprio niente, anzi, saremo a metà, forse... anche di meno... :) :)
15 commenti
30/05/2011
splendido festeggiamento, congratulazioni ! :) :cake: