Recensione su Da Giulio in Pelleria Lucca
visitato da margix2 il 03.06.2011

Lucca 12.30, il locale è ancora vuoto; l’ambiente è curato,ampio, quanto si conviene ad un'antica conceria,ma nello stesso tempo intimo con tavoli ben distanziati; il servizio si rivela subito disponibile e simpatico , con la classica cadenza toscana non poteva essere altrimenti; il menù è vario, con tanti piatti tipici toscani e lucchesi in particolare; la scelta è complicata; decidiamo per un antipasto della casa,due primi e un secondo; un rosso toscano della zona,Montecarlo credo si chiamasse, ci bagna la gola piacevolmente, vista la mattinata trascorsa sotto il sole per visitare questa caratteristica cittadina. L’antipasto non tarda ad arrivare ed è composto da un paio di bruschette, da salumi tipici,polenta, lardo di colonnata e olive ;tutto ottimo con nota di merito per le bruschette al fegato e aglio e olio veramente fenomenali. Il pranzo procede alla meglio,il locale inizia a popolarsi e notiamo che non ci sono troppi turisti ma per la maggior parte clienti abituali della zona; in effetti la trattoria è a ridosso delle mura, abbastanza fuori dai giri turistici abituali e se non fosse per internet difficilmente ne avrei saputo l’esistenza anch’io. Tra una considerazione e l’altra giungono al tavolo i primi, maccheroni tortellati e tortelli lucchesi; i tortelli sono una specie di ravioli ripieni di carne conditi con ragù di carne molto saporito che assomiglia molto al nostro emiliano; i maccheroni sono rettangoli di pasta spianata conditi con ricotta e spinaci lessati; entrambi risultano saporiti, gustosi, con pasta spessa ben cotta. Il secondo si fa attendere qualche minuto, giusto il tempo per rifiatare un attimo; troviamo il tempo per studiare più attentamente il menù; una delle specialità del locale sono sicuramente le zuppe,dalla classica ribollita, alla farinata, alla zuppa di farro; nei secondi da notare il baccalà alla livornese,la rosticciana alle olive e la classica fiorentina. Il secondo è la cioncia, piatto tipico toscano che non è altro che uno spezzatino di guanciale di vitello, con sapore leggermente piccante; assomiglia a una trippa per intenderci; buono nel complesso, anche se io non amo particolarmente il genere, la mia compagna invece apprezza maggiormente. Un buon tiramisù della casa e due caffè concludono quest’ ottimo pranzo; il conto totale è di 38 euro totali; da notare è ,che ricontrollando lo scontrino è stato dimenticato il dolce. In definitiva un bel locale tipico, in una bella città in cui ho scoperto essere quasi un istituzione, dove si può godere dei piatti locali senza spendere troppo, con la solita cordialità toscana in un ambiente intimo e tradizionale.