Recensione su Le Cours
visitato da carolingio il 11.07.2011

Recensione su
Le Cours

Visitato il 11.07.2011
Consigliato!
Scritta da carolingio
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 26.35
Coperti: 1
2 commenti
A pochi km. da Arles, c'è questo albergo un po' scancanato (due stelle), che però ha un ristorante con tre cocottes, il massimo secondo la classificazione Logis de France, che finora aveva sempre risposto coerentemente alle nostre attese. Stavolta però non è stato così, o almeno non è stato così completamente. La giornata è stata passata sotto un sole splendido a visitare Aigues-Mortes e le sue famose saline (dove abbiamo acquistato il Fleur du sel, e, per gli amanti delle diverse tipologie di sale, quello rosa grosso, quello col peperoncino e quello col rosmarino), gli stagni della Camargue, uccelli, tori e cavalli bianchi, les Saintes Maries de la mer, passaggio del Piccolo Rodano col traghetto, quindi battuta in ritirata a fare il bagno nella nostra piscina, perchè fuori c'era un caldo micidiale. L'ambiente del ristorante non è un granchè e noi eravamo sulla veranda che dà direttamente sulla strada, con zanzare assassine pronte a colpire (a nostra insaputa). Se si danno tre cocottes, anche l'ambiente dovrebbe essere particolarmente raffinato. Come spesso si usa in Francia, ci sono dei menu preconfezionati da scegliere: noi prendiamo quello da 22,20 euro, escluse le bevande, che ordiniamo subito. La solita Badoit carissima (3,80 euro) e un calice grande (da 18 cl., pari a 4,50 euro) di bianco di Nimes non meglio identificato e portato al tavolo già versato, come si può accettare qualche volta in una trattoria ruspante, non qui. Niente di trascendentale il vino, pochi profumi, comunque bevibile. Nonostante la bellissima giornata, arrivano da casa notizie poco confortanti: la mia cagna sta male, non riesce più a muoversi. Telefonate concitate al veterinario per mandarlo là a vedere di cosa si tratta e fare qualcosa... mangiare così non è rilassante, pazienza, l'importante è che la Tara si riprenda. Entrèes: una insalata di polipo tiepida con gamberoni e merrine (macinato, tipo polpettone a fette) di cappe sante, ottima; e una insalata di polipo con salsa alle erbe aromatiche di Provenza, su un letto di misticanza, con pomodori e gamberoni, abbastanza buono nel complesso. Però il polipo era duretto, anche se buono di gusto e senz'altro fresco. Credo sia stato un problema di cottura. Come quasi sempre accade, con mia moglie ho diviso tutto. Arrivano anche i due piatti principali. Il primo era una grigliata costituita da un trancio di salmone e alcune trigliette sfilettate, con bicchierino di salsa tartare e fettine sovrapposte di melanzane, pomodori e zucchine a guarnire, accompagnata da patate arrosto in una ciotola di ceramica bianca, parecchio bruciacchiate ed annerite. Il secondo una tagliata di petto d'anatra con salsa al cognac e pepe rosa, e con le stesse verdure dell'altro piatto. Non proprio tenero tenero il petto d'anatra. Salmone e trigliette buoni, ma non eccezionali, idem per l'anatra. Superottime le due salse. Quindi la cameriera si è presentata con una grande tagliere in legno ed una nutritissima selezione di formaggi: io ho scelto un camembert, un brie e un blu di vacca. Molto, molto buoni tutti e tre. Ma non riusciamo ancora a staccare la spina. Come dessert è arrivata una tarte di albicocche: non poteva andare diversamente la nostra scelta, dato che lì è la patria dell'albicocca, tutti alberi grondanti di albicocche... buonina, un'albicocca lessata quasi, poco confite. E poi una coppa della Camargue, con un liquore tipico locale, buonissimo, tendente al dolce, con crema chantilly e panna montagna, nonché una pallina di gelato alla vaniglia. Ottima la coppa. Cibo abbondantissimo (un tre cocottes dovrebbe però saper dosare meglio i cibi, non farci scoppiare), servizio celere, anche se non ottimale per il vino e conto complessivo di 52,70 euro in due. Dò un giudizio di tre cappelli, ma, sarà stata l'illusione e l'aspettativa, se dovessi tornare da quelle parti, cercherei dell'altro.

2 commenti

Heinrich-von-Trotta
18/07/2011
Arles... bellissima! Proprio innanzi Les Arènes mangiammo in fretta e furia una mezza baguette farcita con salsiccia, cipolla alla piastra e senape! Visitai anche l'Abbazia romanica di Montmajour... Allora non c'era mai il tempo per mangiare decentemente. Qualche tempo fa...
carolingio
19/07/2011
Speravo di dare un ottimo suggerimento anche sul mangiare per la prossima volta che qualcuno ci va... invece... è solo buono... :) (ma forse ero io che mi aspettavo molto di più...)
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