Recensione su La Lonja del Pescado Frito
visitato da carolingio il 13.07.2011

Recensione su
La Lonja del Pescado Frito

Visitato il 13.07.2011
Consigliatissimo!!
Scritta da carolingio
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 17.20
Coperti: 1
9 commenti
Avrei voluto lasciarle un'ultima carezza, strofinarle un po' tra le orecchie e il collo, che a lei piaceva tanto... e, quando smettevo, mi prendeva il braccio con la zampa perchè continuassi... Invece, nella fretta della partenza, mi sono dimenticato e ora non riesco a darmi pace... La Lonja da fuori non è un granchè, dà su una via trafficata vicino alla spiaggia di Valencia, ha delle mattonelline azzurre sul bordo della porta d'ingresso, come quelle che ci sono in alcune pescherie, ed è molto attaccata ad altri negozi di modesto lignaggio. C'è il proprietario sull'uscio un po' stretto. Si sta fumando un sigaro e ci guarda sorridendo mentre entriamo strisciando sulla sua pancia, perchè sono “solo” le nove di sera... “Italianos? Pronto el menu italiano!” Il locale dentro è semplicissimo, prima il banco bar, ordinario, poi la cucina con le vaschette per il fritto e con la piastra elettrica, quindi la sala da pranzo a seguire: un bigolone lungo. Arredo normale, quasi spoglio, con delle reti attaccate ai muri, clima familiare, vecchi e giovani che servono in tavola, sembrano tutti parenti. La visita alla Città della Scienza, un capolavoro di ingegneria e di idee (di architettura estetica forse un po' meno, ma è questione di gusti), era stata esaltante, soprattutto per quell'Hubble che mi ha mostrato una parte di universo a me sconosciuta, in una splendida giornata di sole, con un contrasto nitidissimo. Ma la mia Tara sta male. Arrivano, ogni dieci minuti, telefonate da casa, perchè la mia cagnòta non ce la fa più a respirare, adesso rantola... non si muove più. Mio figlio Stefano le solleva la testa e la mia Elisa con la mano le dà da bere. La Marta è angosciata per i figli che sono là. Chiamo il veterinario col cellulare e gli dico, deglutendo a fatica, di andare a prenderla, di addormentarla per far finire l'agonia, se non ci fossero state altre possibilità. Il giorno della mia partenza, alla sera, si era già quasi immobilizzata... quasi un presagio... aveva aspettato che andassi via io? Ci viene portata una mezza minerale gasata e una bottiglia di bianco valenciano mosso, simile al nostro Turà, niente di particolarmente speciale, ma col pesce va giù lo stesso, anzi aiuta. Ci sono le uova di seppia, che da anni volevo mangiare. Non è il momento migliore per soddisfare in modo rilassato questo mio desiderio... ne ordiniamo comunque un piatto alla piastra... semplici, sarebbero eccellenti, solo pesce freschissimo cotto. La signora proprietaria, una vecchiotta bionda circa settantenne, tutta inrossettata, ci dice che ogni mattina alle sei e mezza lei va al mercato a far spesa di pesce. E' contenta e orgogliosa (si nota) perchè le ho detto che il suo locale è conosciuto e recensito anche in Italia. Arriva il vassoione di frittura, con sopra ogni ben di Dio: soglioline, trancio di anguilla, merluzzetti, pesce persico, moscardini, gamberoni, uno scampo, trigliette, tante sardine. Cottura perfetta, niente unto o quasi, pesce freschissimo gettato dentro nell'olio bollente, olio per niente consunto. Assieme alla frittura un po' di patatine fritte sottili, come le S.Carlo o simili, ma fritte lì al momento, come si usa da queste parti. Penso a quanto sarebbe piaciuto lo scarto anche alla Tara, qualche testa di pesce... quante volte gliel'ho portato dal ristorante o da case di amici o dalla nostra cucina... e lei al solo vedermi si leccava i baffi tutta contenta e mi saltellava attorno impaziente... I bagni sono puliti, ma io li uso solo per andare a piangere, più volte, e a lavarmi gli occhi, senza farmi vedere, con la scusa delle mani sporche di pesce e dell'assenza di salviette al limone. Sabato, il giorno prima della nostra partenza, era entrata nel mio studio e mi aveva fatto anche due scambietti per giocare, poi si era strusciata sulle mie gambe col suo nasone umido per farsi accarezzare. Dopo le carezze, si riaccovacciava vicino alla porta della cantina, a qualche metro dal mio studio, il posto più fresco della casa quando comincia a far caldo. Sempre vicini noi due, per quindici splendide estati. Ora non la troverò più al mio ritorno a farmi le feste, a saltarmi addosso, a spingermi a tradimento da dietro con le zampone sulla mia schiena. Terminiamo con quattro cannolicchi giganti cotti alla piastra: quasi eccellenti anche questi, forse qualche parte leggermente duretta, ma credo più per conformazione del tipo di pesce che altro. Niente dessert, non ne abbiamo voglia. Non c'è cosa che possa addolcire l'angoscia infinita di questa sera. E anche delle seguenti. Il servizio è stato gentile e veloce. Mentre arrivava la cuenta, il locale si stava completamente riempiendo, alle 22,30 gli avventori arrivavano a frotte a cenare, tutti spagnoli, di medio basso tenore sociale, almeno alla vista. Abbiamo speso 34,40 euro in due, pochissimo, ma lì per lì neanche ci penso... ... ... Addio mia bellissima e dolcissima cagnòta, amica selvaggia e affettuosa di questi quindici anni. Mille corse - ma proprio mille - abbiamo fatto insieme per i campi e le colline... ad annusare il vento e le siepi, le vigne e i muri di tufo... compagna forte e silenziosa, occhio istintivo, lo abbiamo segnato il nostro territorio, lo abbiamo segnato. Non volevo esserti distante in questo momento. Un'ultima carezza te la dò coll'anima. Ciao nasòna umidòna, ti tengo e ti terrò sempre nel cuore.

9 commenti

joy
21/07/2011
Cena molto buona :yes: Recensione molto toccante :(
Reginalulu
21/07/2011
Bellissima recensione, un saluto dal cuore a Tara.
gi
21/07/2011
:cry: :cry: :cry: ciao, Tara ...
cioz
21/07/2011
Carlo,Marta mi dispiace tantissimo per la perdita della vostra cagnolona. Un bacione Simo.
coste66
21/07/2011
Ciao Carol! Io, pur essendo sempre stato un amante degli animali, non mi ero mai reso conto di cosa potesse significare avere un cane al tuo fianco, fino a che non sono arrivate la Lucy e la Gina, le mie due splendide e amatissime chiuauine. Mi hai commosso, perchè il solo pensiero che a loro possa succedere qualcosa, mi fa impazzire, le amo troppo, e non mi vergogno a dirlo, forse come dei figli. Fatti coraggio, presto arriverà un'altra Tara, è l'unico modo...
ema
22/07/2011
Commovente, molto commovente... mi spiace davvero tanto cari Amici :cry: Vorrei dirvi tante cose ma non mi escono le parole... un abbraccio forte.
johnnybazoo
22/07/2011
Quando è inaspettatamente passato a miglior vita il mio primo compagno a 4 zampe ho pianto per una settimana, credo che fosse la seconda volta che succedeva dalla fine della pubertà, e la prima non mi ricordo neanche il motivo la Sabry credo sia rimasta sconvolta, anche se non me lo ha mai detto, dal dolore che ho espresso in quei momenti, ma sopratutto mi sono sorpreso io di poterne provare tanto; è bastato leggere della povera Tara per farmi tornare in mente ricordi vecchi di 4 anni e commuovermi nuovamente caro Carlo hai tutto il mio sostegno e la mia comprensione ......per quello che può servire
carolingio
25/07/2011
Grazie a tutti voi per le parole e la vicinanza. Siamo tornati a casa qualche ora fa, non avevo possibilità di connessione gli ultimi giorni. Magari ad altri potrà sembrare eccessivo per un animale, però per me non è tanto differente dalla perdita di una persona cara. C'è una cosa che mi conforta: lei non era psicosomatica (come me, talvolta)... gli ultimi giorni voleva ancora uscire a correre, nonostante la vecchiaia... poi, fatti trenta metri, si sdraiava sulla strada ad ansimare, e dovevo riportarla dentro nel giardino. Forte d'animo, fino all'ultimo. Forse può servire a tutti.
Alfi
30/07/2011
Ciao, carlo, mi dispiace molto e ti posso ben capire: il mio adorato cane (una femmina di alaskan malamute) mi ha lasciato meno di 4 anni fa: è stata un'esperienza tremenda, l'ho ancora ben presente, purtroppo ... Non credo che ne prenderò mai un altro, anche se ci sto pensando ... Salutissimi e ... tienti su, mi raccomando !
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