Consigliatissimo!! Scritta da
carolingio Servizio:
Ristorante Spesa a testa:
19.00 Coperti:
1 2 commenti
Il colpo d’occhio è veramente fuori misura... grandioso... e, ad un primo esame, mi chiedo cos’abbia portato gli spagnoli a realizzare un monumento così imponente, bellissimo, inutilizzato per 364 giorni all’anno o forse di più... spreco di risorse e di spazio...
Ma va beh… se sono in deficit come noi italiani, una ragione pur ci sarà... noi abbiamo i politici che sprecano, loro hanno anche la monarchia...
La Plaza d’España di Siviglia ha solo 100 anni, è fatta tutta in mattoni faccia a vista, marmo e ceramica, con canale e quattro ponti. Semicerchio di 200 metri di diametro, impressionante.
Ci siamo andati a piedi, visto che la temperatura lo consentiva, e poi abbiamo proseguito, sempre a piedi, verso la Vineria de S.Telmo.
(per la cronaca, dopo il tour spagnolo, mi sono ritrovato con un kg. di meno...)
Riusciamo a sederci subito, perché sono solo le 20,30 e i tavoli prenotati sono prenotati per le 22,00.
Il locale è all’estremitàopposta del Barrìo de Santa Cruz, rispetto al centro di Siviglia. Tavolini fuori e coda in attesa se non si prenota. Considerato che tutti gli altri locali vicini hanno parecchi tavoli liberi (luglio a Siviglia è bassa stagione, per via del caldo potente), se il ristorante ha sempre la coda un motivo ci sarà.
E c’è.
Cominciamo con un piattone che ci dividiamo tutti e sei: patate novelle con buccia, tagliate grosse, fritte (strabollenti) assieme a fettine di yuca e accompagnate da tre salse, una al pesto, una al pomodoro e paprika, una di maionese con yogurt e aglio.
Cesto di pane e via, s’iniziano le danze, assieme ad un Santa Creu de Creixà, vino tinto, discretamente barricato, da 13,5° e anche di più, considerato che era un 2006. Cantina Sumarroca, veniva da Bodegues, nel Penedès, nord della Spagna, Catalunya. Vino molto buono di fondo, anche se hanno un po’ ecceduto nel deposito in barrique per i miei gusti.
Entrèe molto gradita, chiuso un buchetto.
Quindi, io e il falchèto ci siamo divisi un piatto di tonno fresco, cotto con cipolle rosse, uvetta passa e pinoli (squisito), e un piatto con un filetto di maialino, servito con una salsa di verdurine varie, cotte al tegame, molto gustoso e tenero anche questo.
Abbiamo anche assaggiato alcuni bocconcini di pollo fritto assieme alle stesse patate dell’entrèe e a una salsa dolce non ben identificata (buona peraltro), perché i nostri amici non riuscivano più a finire il loro piatto, che era enorme. Tutto molto buono, anche se la presentazione dei piatti e la fantasia culinaria non è come quella del Puratasca la sera prima.
Ci ritorniamo anche la sera successiva, perché il ristorante dove dovevamo andare, a Macarena, era chiuso per ferie. Uguale coda, più difficoltàa sedersi (posti sempre liberi nei locali vicini) e vento rabbioso proveniente dall’Atlantico.
Se a qualcuno raccolto che a Siviglia, a metàluglio, alla sera ho mangiato col maglione, magari non ci crede…
La prima sera abbiamo speso 14 euro a testa (pagando una quota del piattone iniziale e un po' del pollo con patate - che costava 9 euro!!).
La seconda sera, prendendo due tranci di salmone alla plancha (il mio leggermente poco cotto all’interno), un piatto di melanzane con formaggio di capra e pomodoro (tipo alla parmigiana, ottimo), due calici di Gewürztraminer catalano (buono, ma in AltoAdige e in Alsazia l’ho bevuto migliore), un dessert in due, che assomigliava molto ad un cheese-cake con marmellata di fragole, eccellente, abbiamo speso 19 euro a testa.
Tengo quest’ultimo come prezzo da inserire, perchè rappresenta un pasto più ampio.
Arrotondo a quattro cappelli, è un posto da tener presente.
2 commenti
01/08/2011
Sei uno dei pochi che in ferie dimagrisce, ho giusto giusto un apuntina d'invidia :mad: comunque non preoccuparti il chilo che hai perso l'hò trovato io e l'hò messo insieme ai miei, così non si sente solo :mad: :mad: