Recensione su Parparo Vecchio Roverè Veronese
visitato da carolingio il 19.08.2011

Recensione su
Parparo Vecchio
Roverè Veronese

Visitato il 19.08.2011
Consigliato!
Scritta da carolingio
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 20.00
Coperti: 1
5 commenti
Quando li vediamo, io non posso fare a meno di mettermi a ridere e il falchèto di imbastire imprecazioni e derisioni al loro indirizzo: sono i “lungostrada” della Lessinia, quelli cioè che appena si respira un po’, fermano la macchina al primo slargo all’ombra, tirano fuori seggiolini, tavolini, tovagliette, plaid a scacchi rossi e neri, bottiglione di vino, sacchetti di pane, soppressa, termos del caffè, bicchieri di carta, TV portatile, vasetti di fiori, ecc. e si fermano lì. A Camposilvano, antico comune cimbro a 1150 mt. s.l.m., ci sono 8 gradi meno che a casa nostra e all’ombra c’è quasi frescolino. Ripasso l’incrocio a tre strade in mezzo al paesino, al centro del quale, nel 1974, piazzai anch’io un tavolino di ferro (per copiare i “lungostrada”) a mo’ di rotatoria e mi sedetti con i miei amici burloni a berci un Cynar (qualcuno si ricorda la pubblicità su Carosello?), contro il logorio della vita moderna. Ai guidatori delle macchine, allibiti, facevamo ciao ;) :). Il Parparo Vecchio (http://www.google.it/imgres?q=parparo+vecchio+camposilvano&hl=it&biw=1024&bih=681&gbv=2&tbm=isch&tbnid=RKN5zSKShcebOM:&imgrefurl=http://www.camposilvano.it/ristorazione.htm&docid=JgFvXQO0f2Y0jM&w=360&h=230&ei=l5ROTvDSB8Sg4gTZpeHpBw&zoom=1&iact=hc&vpx=127&vpy=95&dur=80&hovh=179&hovw=281&tx=141&ty=118&page=1&tbnh=106&tbnw=166&start=0&ndsp=20&ved=1t:429,r:0,s:0) è una malga rettangolare, con il tipico tetto in lastroni di pietra della Lessinia, ad un’ora e venti di camminata tranquilla da Camposilvano, per boschetti di noccioli e pascoli pieni di mucche. Mangiamo fuori (25 gradi, temperatura ideale) anche se siamo a ridosso del parcheggio, con le moto che si fermano dietro la nostra schiena (e non è mica tanto una bella cosa), perché sull’altro lato della malga, nonostante il cielo limpidissimo, c’era un vento prepotente che faceva volar via piatti e bicchieri, e dentro appariva troppo soffocante per alcuni dei nostri amici. Siccome eravamo in sette e bisogna tener conto del parere di tutti, ci siamo seduti nel posto meno peggio, sotto gli ombrelloni, ma a ridosso del parcheggio. Da bere, oltre a due bottiglie di acqua gasate e una naturale, ci facciamo portare un litro e mezzo di Bardolino della Cantina Sociale di Custoza. Una delle nostre amiche chiede e non ottiene un litro di acqua del “rubinetto” (fresca, buonissima, ma… o si sono dimenticati, oppure avranno pensato che era meglio vendere quelle in bottiglia…). No problem per la nostra amica (tosta): va a prendersi una caraffa da sola. Il Bardolino, chiaretto, avrà fatto 11,5° ed era molto buono, bello fresco a temperatura giusta, sicuramente del 2010, giovane come piace a me (ma già lo conoscevo perché ero già stato più volte alla Cantina Sociale di Custoza a prendermene una damigianetta). Passando in fianco al Covolo http://www.magicoveneto.it/Lessini/Camposilvan/CovoloF01.htm , la Marta ricorda le leggende e le favole che le raccontava suo papà, quando ci andavano a piedi da un paese lì vicino. La lunga attesa (40 minuti) si sente di meno chiacchierando… poca organizzazione del servizio, pur volonteroso a vedersi… ma non c’era tantissima gente… Poi arrivano gli gnocchi di malga con la ricotta, anzi, con la fiorèta, la prima ricotta che sale su, conditi col burro. Sono veramente squisiti, migliori di quelli del Baito dei Santi (sul Baldo) e di Malga Lessinia (sul fronte ovest dell’altopiano). Talmente buoni che, dopo avercene fatto fuori un piattone ciascuno, ne facciamo portare un vassoio con altre quattro porzioni, che ci hanno messo in conto per tre. Di secondo ci facciamo portare due piatti di portata da dividerci: uno con polenta, funghi e Monte Veronese, l’altro uguale ma con la mezza soppressa al posto dei funghi. Ottimo il formaggio, è di malga e si sente, ottimo anche il salame, normale la polenta. Non so i funghi, ma non mi parevano eccelsi (nessun commento particolare). Poi due vassoioni (con il contenuto equivalente ad una porzione a testa, anche di più) di verdure cotte miste: fagiolini lessi e saltati (molto buoni), peperoni in tegame(ottimi), cipolle di Tropea alla griglia (buone), cavoletto lesso e condito (buono), pomodori ripieni alla griglia (ottimi), zucchini ripieni alla griglia (preventivamente lessati, buoni), patate lesse condite (niente di chè). Porzioni abbondanti, tanto che ne abbiamo anche avanzato, perché alla fine eravamo pienotti. Lento anche lo sparecchio della tavola, anzi, gli ultimi piatti con gli avanzi non vengono nemmeno portati via e rimangono lì davanti a noi. Caffè per i nostri cinque amici, non per noi. Torniamo a Camposilvano, sotto un sole cocente e un’arietta fresca, attraverso la bella Valle delle Sfingi http://www.google.it/search?pq=covolo+di+camposilvano&hl=it&cp=19&gs_id=20&xhr=t&q=valle+delle+sfingi+camposilvano&gs_sm=&gs_upl=&bav=on.2,or.r_gc.r_pw.&biw=1024&bih=681&um=1&ie=UTF-8&tbm=isch&source=og&sa=N&tab=wi , dopo aver pagato 20 euro a testa. Adesso, borsa di ghiaccio sul ginocchio per un po', e poi, per domenica, vediamo come siamo... sempre per una cosa soft... e per assorbire un po’ di fresco naturale...

5 commenti

Alfi
22/08/2011
Beati voi del veronese che avete tutte queste possibilità ad un przzo sui 20 € a persona ...
carolingio
23/08/2011
Eh ma ci sono anche in gù ste robine qua... basta magnàr poco... (il giusto :) ) Preparati Alfone, che sto partendo :)
carolingio
23/08/2011
In gù, in gù, manca la i... :)

23/08/2011
non vorrei sembrare inopportuna. leggendo la recensione mi sembra che tu sia stato un pò strettino. ci sono state delle cose, non evidenziate, che hanno contenuto la valutazione? concordo con alfi: giù non ci sono posti simili....peccato !!
carolingio
24/08/2011
Ciao Alessandra. Come ho scritto nella recensione, il locale è una malga, quindi un posto diciamo abbastanza popolare, non di particolar lusso, e ha l’handicap ambientale del parcheggio a ridosso dei tavoli, con gli autoveicoli che si fermavano dietro la nostra schiena, mentre dall’altra parte dei tavoli esterni c’era un vento terribile, che era impossibile starci (e dentro c’era un caldo soffocante). Il servizio, come ho scritto, è stato lento (40 minuti per gli gnocchi non sono pochi) e un po’ disorganizzato, seppur volonteroso. Non ci è piaciuta molto quella storia dell’acqua di rubinetto non portata, e nemmeno i piatti non sparecchiati alla fine, e siamo stati lì a parlare per mezz’ora dopo che avevamo finito... Gli gnocchi di malga, come ho scritto, erano eccellenti, ottimi anche formaggi e salame, mentre i funghi mi è stato detto che non erano un granchè, la polenta nemmeno. Le verdure, abbondanti, alcune ottime o molto buone, altre buone nella media, le patate niente di chè, così così... Non saprei cos’altro aggiungere a questo, ma sono tutte cose che ho già scritto nella recensione. In conclusione: un locale che somma elementi positivi ad altri negativi. Quelli positivi (aggiungendo tra questi il conto onesto, ma anche questo è già stato scritto) mi sembra siano maggiori dei quelli negativi e quindi una valutazione di tre su cinque mi sembra congrua. Posti simili ambientalmente forse no... ma altri posti giù dove si mangia nel complesso bene, pur con qualche defaillance, ad un prezzo modico, beh ne ho letti parecchi nelle recensioni e ne ho provato alcuni anch'io.
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