Consigliatissimo!! Scritta da
mauribe Servizio:
Ristorante Spesa a testa:
25.00 Coperti:
1 0 commenti Oggi cielo coperto, caldissimo e umidissimo, da non resistere, per cui verso le 10 telefono a qualche amico e ne trovo uno, insofferente come me, che decide di muoversi dalla cittàper andare a cercare aria migliore in montagna; e si parte con destinazione Montefiorino, ci arriviamo alle 11.30, parcheggio facile in piazza: molti i negozi aperti, forno compreso, gente (locale) che fa quattro chiacchiere in strada, facciamo due passi e ci guardiamo attorno in cerca di un ristorante, e intanto comincia a piovere, ma piano. Risaliamo in macchina, e ora l’acqua viene giù forte, usciamo dal paese e prendiamo la strada verso Frassinoro e il Passo delle Radici: è un po’ troppo presto per andare a mangiare, vedremo più avanti. Arrivati a Frassinoro sotto un acquazzone violento,vediamo l’albergo ristorante Impero (giàsentito nominare), lungo la strada principale: sono le 12.20, ancora’ presto, ma visto che continua a piovere (ora un po’ più piano fortunatamente) lasciamo la macchina nel parcheggio di fronte ed entriamo. Dopo un minuto una ragazza ci fa accomodare in un tavolo tondo in fondo alla sala da pranzo, arredata come erano i ristoranti montanari di tanti anni fa, ma di un certo tono: tutto pulito e ben tenuto, qualche foto alle pareti e un soffitto diviso in quattro zone con bordature verde chiaro, una colonna in mezzo alla sala, tovagliato bianco, doppi bicchieri e posateria abbondante. Una decina di tavoli di varie dimensioni, probabilmente per una quarantina di coperti: ora solo due tavoli occupati. Ci propongono antipasti vari, primi classici e carni: ci mettono sulla tavola una brocca di acqua di fonte (buona) ma ordiniamo anche una gassata e mezzo litro di vino toscano sciolto (pieno e profumato), poi cominciano a servirci gli antipasti: una insalata di farro con fagioli con un filo di pomodoro e aceto; proprio buona, due fette di prosciutto crudo e due fette di salame ben stagionato, validissimi, qualche bruschetta al pomodoro, con verdure sott’aceto e con lardo fuso, e qualche pezzo di polenta fritta guarnita di funghi in umido: tutto gradevolissimo. Dopo cinque minuti i primi (un tris): tre piatti ovali con tagliatelle ai funghi, lasagne e tortelli di ricotta burro e salvia: le tagliatelle purtroppo non sono un gran chè: i funghi sono poco saporiti, sono di frigo (ora di freschi non ce ne sono!), buone le lasagne e bene pure i tortelli, piccoletti, solo un po’ più grandi dei tortellini. Razioni mooolto abbondanti, ma lasciamo molto poco (due tagliatelle!). Chiediamo un altro mezzo litro di vino toscano, e poi cominciamo con i secondi: una tagliata di manzo e scaloppine ai funghi (questa volta i funghi sono più saporiti), gustose entrambe, accompagnate da una insalata verde e da qualche patata novella al forno: non riusciamo a finire la tagliata, è proprio tanta. Dopo dieci minuti di riposo ci propongono i dolci, e ordiniamo due coppe di gelato di crema con i mirtilli, scelta sempre valida. Chiudiamo il PRANZETTO con un fernet, e niente caffè. Poi chiediamo il conto: 50 euro in due: benissimo il rapporto prezzo/qualità, ma soprattutto la quantità(questa sera staremo moolto leggeri), bene il servizio, caratteristico e curato l’ambiente, da tornarci capitando da queste parti: oggi almeno 4 cappelli sono doverosi.
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