Recensione su Osteria I 5 Sensi alla Pomposa Modena
visitato da Magnanima il 25.09.2011

Il 25 settembre è un giorno speciale. "Abbiamo fatto il giro" ..ronf.. Le ultime parole di Enri prima di addormentarsi, questa mattina alle 3, al rientro da Rock the Falda. Sì perchè ci siamo conosciuti una domenica mattina alle 3 e oggi, dopo 6 anni (complice un anno bisestile), è ancora domenica. Siamo stati altre volte ai 5 sensi, sia a cena che a pranzo e devo dire con piacere che ho notato passi avanti nella qualità del servizio e della proposta gastronomica. Abbiamo pranzato all'esterno, in un angolo del dehor, in armonia col mio carattere spigoloso :) Oggi la piazza è silenziosa, soleggiata e colorata. Clima caldo ma non eccessivo. L'Osteria è piena sia fuori che dentro. Ci viene subito portata l'acqua, un sacchetto con fette di pane condito (ottimo) e panini comuni con un piattino di salame. E' un po' troppo sottile per i nostri gusti, ma già che viene offerto, troppa grazia Sant'Antonio! Mi piace molto questa forma di benvenuto, denota cura e attenzione e a Modena a volte si ritrova. -*-*-*- Breve digressione esterofila: In Portogallo ho riscontrato un'usanza un po' diversa. Su ogni tavolo è già presente una piccola scelta di antipastini, che tu ovviamente divori all'istante, ringraziando l'oste di tanta generosità...............fino a quando non te li ritrovi nel conto finale, uno a uno! Curioso no? Meno male che i prezzi sono comunque buoni :) -*-*-*- Tornando a noi, come ogni giorno anche oggi la lavagna recita 3 antipasti, 3 primi, 3 secondi già comprensivi di patate o insalata a scelta. Sul vino non scendiamo mai a patti: 1 quartino di prosecco per me e 1 quartino di lambro per lui, non saprei dire le cantine ma buoni entrambi e ghiacciati. Come sempre ordiniamo 2 antipasti e 2 primi diversi, per sedare appetito e curiosità. Le avevo già provate e non ho resistito: 10 e lode per le frittelle di baccalà di Paolo. Quelle nella versione con il pezzo di pesce con una panatura dorata e tenera, leggere. 3 belle frittelle su un letto di insalatina fresca e ben condita con olio e aceto balsamico. C'è il risotto! Anche qui scelta azzeccata. La porzione è decisamente abbondante, come avevo già visto sbirciando ai tavoli vicini. E' cremoso e si coglie il sapore del lambrusco. Io aggeggio in cucina, anche con buoni risultati, ma il risotto no, non è nel mio Karma. Ecco perchè lo prendo sempre al ristorante. Enrico sceglie un antipasto piemontese di cui non ricordo il nome, fatto di 3 crostini con una salsa all'aglio ricoperti da lardo di colonnata (o forse un altro lardo piemontese?boh...). Anche questi sull'insalatina mista. Ne assaggio un po' e li trovo molto saporiti. Come primo prende i garganelli gorgonzola e noci, che trova ottimi. Per il mio palato hanno un gusto troppo carico e piccante, molto buone le noci. Scopriamo poi che si tratta di un gorgonzola particolare di un caseificio piemontese. Io sono pienissima e anche un po' improseccata. Mister Appetito è inarrestabile e cade sulla scaloppina alla piemontese: 4 piccole scaloppe di maiale ricoperte da prosciutto cotto e abbondante toma fusa, con patate arrosto. Anche questo piatto è molto saporito e ben riuscito, esattamente come gli altri. Chiudiamo con 2 caffè, 1 Mallo e 1 passito di una cantina che mi farò ripetere per la terza volta. Siamo molto soddisfatti della nostra festa nell'angoletto intimo! Paghiamo 44 euro e andiamo a casa a guardare le repliche dei mondiali di rugby. Dò 4 cappelli pieni pieni e come diceva una volta gi "ci torno e ci ritorno".