Recensione su
Boni Giuseppe
San Pietro in Cariano
Visitato il
27.09.2011 Consigliatissimo!! Scritta da
carolingio Servizio:
Ristorante Spesa a testa:
6.00 Coperti:
1 9 commenti
Come anche disse Gc, introducendo una sua recensione con un brano musicale, questo racconto enologico può avere, per chi lo desidera, come sottofondo Bon Iver, una “scoperta” niente male del mio bimbo, un pezzo dalla sua seconda compilation di quest’anno, un pezzo dalla prima del 2007.
http://www.youtube.com/watch?v=KbJy1zeoDn4&feature=relmfu
Torno dal Boni, come ormai ho fatto decine di volte, per prendermi due bottiglie di ripasso, una di nero ed una di bianco.
Queste giornate di sole settembrino sono splendide, anche se io non posso goderle a pieno. La vendemmia è in corso, aleggia nell’aria un odore di sottofondo di mosto, i trattori colmi d’uva creano colonne in tutta la Valpolicella.
Esco di casa dopo avermi sentito questo primo pezzo, un po’ triste, ma bellissimo... il secondo va in crescendo, come avviene normalmente quando si beve vino buono, pur senza strafare.
Dalla cima del Monte Dall’Ora, di fronte all’altra omonima cantina, dove è situata questa, c’è un panorama ancora verde, una distesa di vigne e ciliegi, con un’unica differenza visiva nel tardo pomeriggio, rispetto all’estate, adesso l’orizzonte si riempie pian piano di una leggera foschia. Il caldo ancora non manca, ma è meno torrido.
Il ripasso ha un colore rosso rubino molto intenso tendente al granata, non è trasparente, è pieno, corposo, ruspante. Sì, è della vendemmia 2009, passato sulle graspe dell’amarone e poi tenuto in bottiglia per almeno un annetto. Niente barriques qui. Se gli chiedi, non so cosa ti rispondano.
Il prezzo di 3 euro a bottiglia è una cosa inverosimile: diciamo che quanto ad onestàsono decisamente fuori mercato.
Roteo il bicchiere per avvinare le sue pareti... il vino forma delle lacrime e degli archetti abbastanza fitti, segno che il vino un un tasso alcolico abbastanza importante (dai 13,5 ai 14 gradi stimati). Gli archetti non scendono né veloci né lenti, vuol dire che il vino è mediamente morbido, con una quantitàmezzana di polialcoli.
Profuma di frutta matura e spezie, da campagna. Vino maturo, ma non invecchiato granchè. Eccellente.
http://www.youtube.com/watch?v=T0yaQ20dpWI&feature=related
Il Boni, a dispetto dei suoi 80 e passa anni, è in ottima forma. Decisamente meglio di me in questo periodo. La sua cantina non ha nulla di bello dal punto di vista estetico, perché giàè stato fatto uno sforzo notevole per restaurare l'antica corte (quella sì che è bella) dove c’è la casa sua e delle figlie.
La cantina non è nemmeno troppo funzionale, esposta a sud ovest, è solo seminterrata; da fuori sembra un capannoncino addossato al tufo della collina, e risente del calore in modo particolare per le bottiglie più giovani, quelle del ripasso bianco, che perdono ancora tappi, esplodendo, come un mese fa quando ci sono stato col gi.
La moglie del Boni mi ricorda che qualche settimana fa ci è passato un emiliano col camper. Mi sa che era il Gio.
Ho dovuto, obtorto collo, abbandonare le mie “quantitàstandard” da un mese a questa parte... ora torniamo a brindare, che le cose vadano bene. Anche il bianco è eccellente, “fatto con l’uva”, un po’ frizzante (quello dipende dalla bontàdel tappo e dalla stagione), sa da fieno, dal fondo che intravedo non ha avuto filtraggi particolari. E anche la bottiglia di bianco costa 3 euro.
Salgono, a casa, sotto gli strascichi country, i fiati di Bon Iver in un crescendo ancora un po’ malinconico, ma che tende a schiarire.
9 commenti
29/09/2011
grande carol :) tra poco torno, devo fare un'altra scorta (e spero che stavolta non mi salti un altro tappo ;) :)