Recensione su Trattoria La Buca Zibello
visitato da tranzollo il 02.10.2011

Recensione su
Trattoria La Buca
Zibello

Visitato il 02.10.2011
Consigliatissimo!!
Scritta da tranzollo
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 55.00
Coperti: 1
5 commenti
Siamo di ritorno da una gita a Sabbioneta, graziosissima città d'arte poco lontana da Casalmaggiore. Siamo in tre coppie, e decidiamo di sostare a pranzo alla Buca di Zibello, ristorante storico della "bassa" parmense. E' una bellissima giornata, e ci godiamo gli ultimi sprazzi di un'estate anomala che sta rubando spazio all'autunno. Per questo decidiamo di pranzare fuori, dove c'è una bella pergola, anche se le sale all'interno sono altrettanto caratteristiche, ricavate da una vecchia casa contadina ristrutturata.Al nostro arrivo ci accoglie la titolare, donna di una volta, di quelle che lavorano dodici ore al giorno, energica e dal sorriso accattivante, che ci consiglia, alla fine del pranzo, di andare a visitare la cantina dell'Osteria. Cominciamo con un antipasto a base di salame, spalla cotta e culatello, il prodotto tipico del posto, eccezionale, delicatissimo, tutt'un'altra cosa dal prosciutto,senza offesa per il Langhirano,pur notevole. A seguire tagliatelle al culatello, e mi sembrava giusto, ottime anche queste.Continuiamo con anolini pasticciati al sugo di carne, una specie di ravioli piccolini, caratteristici della zona, buoni.Di secondi ci servono la punta di vitello al forno con patate arrosto ed insalata, buona e tenera, e la Mariola all'aceto balsamico con zabaione, ottima, una sorta di cotechino con un macinato di carne più magra, che si abbina bene allo zabaione ed all'aceto balsamico.A far compagnia ai piatti c'erano quattro bottiglie di Lambrusco parmigiano della casa, discreto, leggermente abboccato e nero come la pece. Terminiamo con due dolci, zuppa inglese e torta al cioccolato, fatte rigorosamente in casa,seguiti dal caffè e dall'amaro, il pugnolino, un liquore di erbe molto gradevole.Alla fine ci alziamo, con una certa fatica, ed andiamo a visitare la cantina. Una magnifica sorpresa, sembra di ritornare indietro nel tempo, grandi botti di Bonarda e Lambrusco ai lati, diverse forme di Parmigiano Reggiano e pendenti dal soffitto i grandi salumi del posto, sua maestà il culatello, la coppa, la spalla cotta, il salame, un'escursione emozionante, dove trovi tutta l'Emilia gastronomica, più che una cantina, un pantheon. Ce ne torniamo a casa soddisfatti, il prezzo, forse un filo alto era stato già concordato in precedenza, ma per la verità abbiamo mangiato bene ed abbondantemente. E poi quella cantina da sola varrebbe la pena di una visita...

5 commenti

furzeina
14/10/2011
Gran bel posticino!Bei ricordi...mangiato e bevuto l'impossibile :cheers:...avrei voluto ritornarci in una fredda giornata d'autunno inoltrato,magari con un po' di nebbiolina che fa da contorno...
zingaraia
14/10/2011
grande Tranz. spigami quel zabaione è simile a quello dolce? strepitosa la cantina, quanto mi sarebbe piaciuto esserci!
tranzollo
14/10/2011
E' proprio così,è lo zabaione classico che conosciamo. Può sembrare un abbinamento blasfemo con la Mariola, invece è azzeccato,il dolce dello zabaione smorza il salato della carne di maiale.D'altronde anche Giusti, a Modena,propone una cosa analoga,lo zampone con lo zabaione.
gi
15/10/2011
cotechino e zabaione.. mai assaggiati ma devo rimediare al piu' presto :)
zingaraia
15/10/2011
anch'io devo rimediare, spero al più presto.
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