Recensione su La Torretta sul borgo Grottammare
visitato da carolingio il 30.10.2011

Recensione su
La Torretta sul borgo
Grottammare

Visitato il 30.10.2011
Imperdibile!!!
Scritta da carolingio
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 30.00
Coperti: 1
2 commenti
Grottammare, fino al 1863, anno dell’inaugurazione della ferrovia adriatica, era solo lu borgo medievale abbarbigato alla collina sopra 'l mare. Ora, è na disc-tesa informe de casoni e casette da ìngubo, stile anni sessanta e settanta (per lo più tetto a terrazza e pilasc-troni de gemendo con l’intonaco sc-crostato), che formano un tutt’uno con S.Benedetto del Tronto. Per assurdo, la ferrovia che 150 anni fa segnò l’inizio della sua crescita economica, adesso è uno dei principali imputati del suo declino, o comunque di un interesse decrescente, in particolare sotto l’asc-petto ambiendale, perché corre tutta dietro la sc-piaggia. La “Torretta sul borgo” non è facile da trovare, anche perché è all’interno de na zona compledamende pedonale, parecchio contorta, quasi ‘n dedalo. Bisogna parcheggià a qualche centinaio de medri, su per i tornanti che salgono il vecchio paese, ma il posc-to nun manca in quesc-to periodo ed è anche piacevole fa’ quattro passi. L’edificio è nascosc-to tra i vicoletti de pietra del centro storico, che salgono e scendono via via sempre più sc-tretti o con improvvisi slarghi o con sottoportici, in mezzo a case de mattoni eddepietra, con belle insegne in ferro battuto, mensole ddepietra che sostengono vasi de goccio sui muri, gattacci lebbrosi che tte guardano annoiati, e nessuno in giro, nemmeno turisti. Di sera si è nu poco illuminati da antiche lampade gialle lavorate. Lu borgo antico ha nu fascino particolare, sia a fermarsi sul torrione a rimirà 'l mare giù giù fino a S.Benedetto, sia a rigirarsi indietro e salì… salì… ripide rampe di pietre sc-paccade fino a nu casc-tello citato solo dalle insegne, ma che pennòi nun arriva mai (forse è solo un rudere, maaaa… non sono ancora al massimo e cedo prima di accertarmene, con grande soddisfazione di mia moglie ;) ). L’interno del B&B è molto bello e suggestivo, l’edificio avrà cinque-seicento anni: tutto de pietra, con un volto ribassato, coperto da un cuscino de raso rosso cardinale per limità i danni delle tesc-tonate de gualghe gocciuto. Il volto porta alla sala reception più in basso, utilizzata anche come sala da pranzo, ottimamente arredata, co nu gran camino, disegnato con un arco e la chiave de volta. Di fronte, una sc-calinata in pietra, consumata dai secoli, porta su alle sc-tanze. Sopra la prima rampa c’è la nostra camera che sse ghiama “stella”: tutte le altre hanno i nomi degli astri… sole, luna… mi piace. Dentro c’è nu bel galore, probabilmente il risc-caldamento è a pavimento perché non vedo fonti de galore. Fuori la temperatura si aggira sui 15-16 gradi anche de notte, dentro si sta benissimo forse anche per quello. Wi-fi gratuito, compreso nel prezzo de 60 euro alla gàmera, e tv al plasma. Gran bel bagno, pulitissimo e abbasc-tanza nuovo, dal rubinetto esce acqua freschissima che scende direttamente dai Monti Sibillini, così ci dice Stefano, il gentile proprietario. Insonorizzazione buona, letti morbidissimi con fondo resistente a doghe di legno e strutture dei letti separate, uniti solo dal lenzuolo matrimoniale, perfetto per evitare i contraccolpi notturni de nu/a partner cavallerizzo/a. Arredo provenzale anche della camera, proprio bellina. Piumini beige a fiorelloni bordeaux al posto delle coperte. Na meraviglia. E’ la suocera di Stefano (mi par d’aver capito) a gestire la colazione e lo fa in modo impeccabile, con materiale de ottima gualità. Si comincia con affettati logali tagliati al momento con l’affettatrice, un buonissimo prosciutto crudo, lu capocollo, nu salamino piceno, tre fettine de gagiottina, pane rusc-tico (tipo toscano, senza sale) fresco tagliato a fette, molto buono. Se ne vuoi angòra, te ne tajja angòra, vinghè ce ne sc-tà (la seconda mattina ho fatto il bis… ;) ) Io ho quello che desidero: il mio the verde e lo yogurt magro. Poi, delle torte strepitose fatte dalla signora, bravissima, la migliore delle quali è quella alla cioccolata con le pere, accostamento sempre felice. Buonissima anche quella alle mandorle, conna pasc-ta de amaretti. E poi, tutto quello che se po’ desiderà per una colazione, quasi altoatesina (uova, cereali, frutta…), impensabile in tantissimi altri posti del sud Italia. Veramente superlativo il tutto. Gran posc-to, de gualità, anche considerata la location e il parallelo, zero difetti. Pare d'esse 'n casa, na bella casa, sto quasi a imparà pure 'l dialetto, anche se la strada è angòra lunga e mantegno ancora na lieve cadensa veneta.

2 commenti

johnnybazoo
03/11/2011
questa volta è stata veramente dura leggerla tutta..... a te viaggiare ti fa prendere delle "influenze" strane, forse è meglio stare a Verona che forse ci guadagni in salute :chuckle:
carolingio
03/11/2011
eheheheh... la segonda lettura viene mejjo... :) :)
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