Recensione su Trattoria Enoteca Barsotti Marzabotto
visitato da Kava5150 il 25.10.2011

Recensione su
Trattoria Enoteca Barsotti
Marzabotto

Visitato il 25.10.2011
Consigliatissimo!!
Scritta da Kava5150
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 50.00
Coperti: 1
9 commenti
Ignoro cosa possa aver portato un giovane chef di Prato, con alle spalle diverse esperienze, fra le quali spicca l'esser stato capo partita al El Celler de Can Roca di Girona, in quel di Marzabotto insieme a suo fratello. Magari l'amore, chissà... Sta di fatto che l'Enoteca Barsotti è una piacevolissima scoperta, che merita sicuramente di essere tenuta d'occhio. Innanzitutto, partiamo dal nome: Barsotti, che è semplicemente il cognome dei due fratelli, Lorenzo in cucina e Francesco, sommelier, in sala. Siamo in una piccola e tranquilla via parallela alla più famosa Porrettana, nel pieno centro di Marzabotto. Da fuori si direbbe un classico locale di paese, alla buona. Ed in effetti lo è, per l'arredamento semplice ma curato: pavimenti in palladiana, tavoli in legno scuro, bancone in legno all'entrata. Alle pareti, foto di una Marzabotto di un tempo che fu (con un'intrusione di un Covent Garden londinese in bianco e nero), mensole con diverse bottiglie e birre artigianali e diversi attestati di merito dello chef. Le sale sono due, raccolte, capaci di ospitare comodamente una trentina di persone. La proposta è quantomai interessante: a un più "semplice" menù spicciolo per pranzo, si affianca un ben più corposo, ed elaborato, menù alla carta a base di carne e pesce. Se lo spirito del pranzo è quello di una pausa veloce con un ottimo rapporto qualità/prezzo, grazie a piatti semplici, come una penna all'arrabbiata a 3 euro (sì, TRE euro, non è un errore), vero è che per cena si possono scegliere piatti interessantissimi e mai scontati. Decidiamo, insieme al buon Angelo ed il vecchio Longe, di sfidare una fredda e piovosa serata con i migliori propositi: una cena fra amici, tante chiacchiere e qualche buon calice di vino. Prenotazione doverosa, se non addirittura indispensabile. Dopo esserci accomodati ed aver ordinato due bottiglie di acqua (Monteforte), studiamo per bene il menù. Come detto, i piatti sono sia di carne che di pesce, seguono giustamente la stagionalità delle materie prime e strizzano l'occhio, come normale che sia, vista la patria dei padroni di casa, a tipiche ricette toscane. Giusto per incasinare la cucina, ma soprattutto perchè la curiosità di provare un po' tutto è tanta, scegliamo tutti piatti diversi. La scelta ricade sul pesce per me, sulla carne per gli altri due. Ad accompagnare il tutto, un ottimo Rosso di Montalcino 2009 di Lisini, che in effetti c'azzecca poco con i miei piatti, ma che si rivela perfetto con quelli degli altri. E dal momento che guido io, va benissimo che io lo assaggi semplicemente. Nota di merito alla carta dei vini, una selezione importante (ed imponente) che non ci si aspetterebbe di trovare, dai ricarichi giusti, con cantine non scontate, che privilegia l'Italia e la Francia, ma che contempla diverse scelte internazionali, a partire dai Riesling alsaziani fino ad arrivare ai Calvados e ai Porto di qualità. Fra gli antipasti per me appetibili, l'indecisione è tanta, vista la proposta: fonduta alle patate di Monte Sole con polpo e polvere di olive taggiasche, oppure battuta di ricciola, mela Smith e olio vanigliato. Ma vado a colpo sicuro leggendo scampi avvolti nel lardo di Colonnata con crema di fagioli cannellini al rosmarino. A seguire, mi concedo un primo, uno spaghetto trafilato al bronzo con frutti di mare. La scelta dei miei commensali, invece, ricade su di un primo ed un secondo per entrambi: tagliatelle con battuto di agnello, erbe aromatiche e pecorino, poi filetto di manzo fasciato nel lardo di Cinta Senese con tortino di fagioli all'uccelletto per Angelo, tortellini ripieni di faraona, in brodo, ai marroni di Granaglione e, a seguire, maialino di Mora Romagnola, croccante, con pere al dragoncello ed il suo ristretto per Longe. Eccellente, tutto. A partire dalla bella presentazione di ogni piatto, passando per la qualità delle materie prime, ottime, finendo sulla preparazione, impeccabile. Per quanto mi riguarda, devo dire che l'antipasto si è rivelato di una delicatezza incredibile, ma dai sapori netti, ben distinti; ottimo poi lo spaghetto, grosso, sapientemente mantecato con i frutti di mare, davvero eccellenti. Interessanti e particolari i tortellini, che ho assaggiato: certamente particolare l'idea del brodo con i marroni, ma l'abbinamento con il ripieno di faraona si rivela decisamente azzeccato. Entusiastici i commenti sulle due tipologie di carne, saporita e morbidissima in entrambi i casi. Visto l'andamento della serata, andiamo a colpo sicuro per un finale sicuramente vincente scegliendo anche tre dolci: una crema catalana, un flan di cioccolato con salsa alla vaniglia e pere al vino rosso ed una tarte tatin di mele salsa al calvados e gelato alle spezie, quest'ultimo accompagnato con una crème de Cassis. Ottimi, manco a dirlo. Concludiamo con tre caffè, che scegliamo volutamente nella moka (ma è presente anche quello espresso) ed un whisky pregiato per Angelo. Il tutto per una spesa di 150 euro totali. Giusta, considerando sicuramente la qualità dei piatti, ma anche i 23 euro del vino, i 7 euro della creme de Cassis ed i 7 euro del whisky. In conclusione, un locale di qualità, giovane, con piatti finalmente non banali, curati sotto ogni aspetto, con un servizio competente e mai invadente. Bravi davvero, i fratelli Barsotti...

9 commenti

Reginalulu
03/11/2011
In questo periodo sto cercando proprio dei sapori particolari come questi anche da riprodurre in cucina :) lo metto nei posti da visitare al piu' presto ! :)
Tapparella
03/11/2011
Che dire... Ottima recensione, come sempre! Peccato che la località sia per me un po' fuori mano... Quando andrò in pensione (mai) o vincerò al Superenalotto (mai, dato che non gioco) di mestiere farò la "provatrice" dei locali ottimi che solo tu sai scovare. Nel frattempo mi accontenterò della descizione (visto che "fasciato nel lardo" mangerei anche le mie dita).
mizoguccini
03/11/2011
Kava, sono decisamente troppi i locali in cui vorrei andare in tua compagnia, ma per ora non posso trasferirmi in Emilia (e sono anche in condizioni economiche non troppo floride...)
joy
03/11/2011
Ottima segnalazione, bel posticino :yes:
gi
03/11/2011
urca, davvero invitante! segno! :)
Kava5150
03/11/2011
Giusto per integrare... Mi è capitato di andarci anche un paio di volte a pranzo. In linea di massima, cambia la mise en place, con una tovaglietta di carta e simpatici bicchieri colorati, contro la vera tovaglia in tessuto e bicchieri più "tecnici". Ma a pranzo non si paga coperto. In più, il menù del giorno è scritto a mano su un foglio di carta gialla, di quelle tipiche da macelleria, ed i prezzi vanno dagli onestissimi 3€, come già accennato, per una penna all'arrabbiata o uno spaghetto aglio e olio, ai 14/15€ per dei secondi di carne importanti, come filetti di manzo e quant'altro. L'ultima volta, con 25 euro, ho mangiato degli gnocchi di patate (6€) fatti in casa alla salsiccia, leggermente piccanti, mondiali, ed una generosissima frittura di pesce (13€), eccellente. Acqua, calice di vino e caffè compresi. In più, è finora l'unico locale a Bologna dove ho trovato in carta la fiorentina di Chianina certificata (50€ al kg), oltre a vari presidi SlowFood, come ad esempio il Salmerino di Lizzano in Belvedere (che però ho già trovato anche alla Caciosteria di Pavana e al Sole di Zocca, per citarne un paio solamente).
corpicino
07/11/2011
Altro posticino interssante :chuckle:
mizoguccini
21/11/2011
Col rosso stiamo dicendo che bisogna proprio andarci insieme.
Kava5150
22/11/2011
C'ero venerdì a pranzo ;) Ottimo come sempre. Vediamo di fare una gita, dai!
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