Recensione su L'Anice Stellato Zola Predosa
visitato da Kava5150 il 07.11.2011

Recensione su
L'Anice Stellato
Zola Predosa

Visitato il 07.11.2011
Consigliatissimo!!
Scritta da Kava5150
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 40.00
Coperti: 1
13 commenti
Ci sono passioni, quelle vere, che fanno sì che i sogni a volte si avverino. Nonostante le complessità che via via si presentano e nonostante il periodo, che sicuramente non è dei migliori. Con la consapevolezza poi che ogni scelta è una scommessa, e che quindi il risultato è più che mai un'incognita. Apprezzo molto quando dei giovani, spinti dalle loro sane passioni, si mettono in gioco cercando di conquistare una propria realtà nel panorama gastronomico, forse non troppo roseo da queste parti. Benvenuti quindi Matteo ed Elena. E benvenuto al loro sogno. Lui in sala, proveniente da altre esperienze, fra le quali merita di essere menzionata quella a Villa del Quar con Bruno Barbieri; lei, la compagna, in cucina. Innanzitutto vale la pena spendere due parole sul locale. Siamo a Zola Predosa, nella prima periferia di Bologna. Il ristorante è stato ricavato dalle antiche cucine del seicentesco palazzo Stella, già sede del municipio di Zola Predosa. Arrivando dalla centralissima via Risorgimento, lo si trova sulla destra, prima del ponte sul torrente Lavino. Non lo si nota facilmente, in quanto si trova sotto al palazzo, ma è ben segnalato. Scese le scale, il primo impatto è notevole: ambiente molto piacevole, accogliente e fine, con volte in mattone e belle pareti bianche. Tre salette accolgono i circa tredici tavoli, ben distanziati fra loro, apparecchiati con belle tovaglie e posateria di pregio. La pulizia è impeccabile. Il menù, sia di carne che di pesce, segue la stagionalità delle materie prime, sempre eccellenti e freschissime. La proposta si basa sulla tradizione regionale che si lascia "contaminare" da influenze ferraresi e sarde, che derivano dalle origini dei due ragazzi. Interessante e per niente banale la carta dei vini, in cui si trovano belle bottiglie con giusti ricarichi, fra cui spicca una buona selezione di ottimi Champagne e rossi francesi importanti (Salon e Richebourg Romanée-Conti, per citarne due). Il servizio, affidato a Matteo, è esemplare: preciso, competente, mai invadente. Ma veniamo al menù. Cinque sono le scelte possibili, di carne e di pesce, fra gli antipasti, i primi ed i secondi piatti. Cinque sono anche i dessert. Una bella scelta quindi, ma giusta: meglio fare pochi piatti, ma fatti molto bene, piuttosto che dare una scelta eccessiva di piatti mediocri. Vista la ricercatezza dei piatti, vale la pena citarne alcuni per rendere l'idea: fra gli antipasti, insalata tiepida di sgombro affumicato e uva, sformatino di zucca e mela con prosciutto croccante, parmigiano e riduzione di balsamico. Fra i primi, lasagna di farina integrale e olive taggiasche con salsiccia e besciamella di zucchine, bucatini con bottarga di muggine e finocchi, maltagliati gialli e rossi con calamari e fagiolini. Come secondi, maialino da latte, budino salato e salsa di susine alle spezie, Tagliata di manzo Wagyu (allevata con procedimento kobe) con insalata mediterranea e pan brioche, Umido di moscardini e seppie con cous-cous alla curcuma. Noi optiamo per due antipasti e due primi, preceduti da una piccola entrée offerta. Per cominciare, io mi faccio tentare dai gamberi all'arancia sfumati al Varnelli, mentre il mio ospite dalle costolette di cinghiale marinate su crauti con uvetta e sciroppo d'acero. A seguire, consigliati perché preparati nel pomeriggio, entrambi ci indirizziamo sui cappellacci di zucca al ragù di carne. Il tutto accompagnato dall'immancabile acqua e da una eccellente Barbera d'Alba 2007 Gepin di Albino Rocca, nonché da ottimi panini caldi fatti in casa. Ottimi i gamberi, con l'interessante contrasto fra la loro dolcezza, l'acidità dell'arancia ed il Varnelli. Eccellenti i cappellacci, sia per la consistenza della pasta, che per il ragù, saporito ma veramente leggero. La zucca poi, complice un'annata davvero favorevole per quanto riguarda il clima, si rivela ottima, con quella punta di amaretto che a me piace particolarmente (da notare che non sono assolutamente amante della zucca in genere, tutt'altro, me la concedo solamente in questo piatto). Concludiamo con un dolce, un budino di amaretti e zafferano con caramello al nocino, ottimo e due caffè, buoni, accompagnati da piccola pasticceria. Per una spesa totale di 80 euro, che visto il vino, la qualità e la presentazione dei piatti sono giustissimi. Da sottolineare infine che il coperto incide solo per 2 euro: nulla considerando l'entrée, il pane caldo e la pasticceria con il caffè. Un'ottimo posto, dunque, dove stare tranquilli, mangiare qualcosa di diverso venendo coccolati da un ambiente e da un servizio superiore, che quindi non posso che consigliare caldamente. Largo ai giovani!

13 commenti

carolingio
23/11/2011
Azz... largo ai giovani... sono tagliato fuori? :) (tutto ottimo, perchè non cinque?)
Magnanima
23/11/2011
Questo posto ha l'aria di essere estremamente interessante. Non c'è uno dei piatti che hai elencato che non mi incuriosisca e attragga. Forse per l'audacia degli accostamenti (cinghiale e sciroppo d'acero o muggine e finocchi). E se anche le porzioni sono giuste, il prezzo è ottimo. Inviterò Enri ad invitarmi :) :) :)
Kava5150
23/11/2011
Perchè nella mia scala di valori, un ottimo posto vale 4 cappelli. Punto. Quando troverò quel qualcosa che mi farà spostare su una valutazione di eccellenza, allora ne darò cinque. Arianna, vai a colpo sicuro. Ti piacerà senz'altro.
carolingio
24/11/2011
Chiedere è lecito, rispondere è cortesia, meglio senza "Punto".
Tapparella
24/11/2011
Kava, ancora una volta hai colpito nel segno... ... e nel "sogno", quello dei due ragazzi, che con queste ottime premesse non potrà che avverarsi!
Kava5150
24/11/2011
Il "punto" equivale a un semplice "tutto qui". Se ti è sembrato scortese chiedo scusa.
carolingio
24/11/2011
Parentesi chiusa per me. E' che non capivo veramente perchè, di fronte a commenti entusiasti e ad un posto che, da quanto leggo, sembrerebbe di alta qualità, con servizio ed ambiente superiori, a fronte di un prezzo basso in proporzione, limitassi il tuo giudizio.
johnnybazoo
24/11/2011
Io sono più legato alla tradizione, ma questi piatti mi attirano un sacco, sarà anche per l'influenza Sarda terra al quale sono molto legato, sarà perchè in questo locale la ricerca non va di pari passo con l'aumento dei prezzi come spesso accade altrove, quindi lo metto nei locali da visitare AL PIù PRESTO
Kava5150
24/11/2011
Io non ho mai parlato di prezzo basso, bensì giusto considerando il tutto. Non mi sembra di limitare il mio giudizio quando do una valutazione del genere. Non sono certo uno che scrive poche righe; anzi, dalle mie recensioni credo si capisca chiaramente lo spirito con il quale parlo di un locale, fino a comprendere la mia valutazione finale, ancor prima di vedere quanti cappelli ho dato. Non deve esserci per forza una nota stonata per dare la valutazione massima: un locale, come in questo caso, può essere ottimo e di conseguenza 4 su 5 mi sembra un'ottima valutazione visto e considerato, poi, che 4 corrisponde comunque ad un "consigliatissimo". Per me i 5 cappelli sono come le 3 stelle per la Michelin, i 20/20 dell'Espresso, le enne forchette e chi più ne ha più ne metta; l'eccellenza, oltre alla qualità indiscutibile, ha quel qualcosa in più, che il più delle volte corrisponde al fattore umano, che non si paga e non si mangia, ma che, almeno per quanto mi riguarda, fa la differenza.
mizoguccini
25/11/2011
Per curiosità, il Richebourg a quanto lo mettono? Sotto o sopra i 1500? Sui cappelli, come ben sai, la penso allo stesso modo.
gi
25/11/2011
vista la mia allergia non provero' mai l'antipasto, ma ho una curiosita': cos'e' il varnelli?
Kava5150
26/11/2011
È uno storico liquore all'anice prodotto dalle distillerie Varnelli, per l'appunto ;)
gi
26/11/2011
argh! doppio problema per me allora :) grazie dell'info :)
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