Recensione su Osteria Paverno Marano di Valpolicella
visitato da carolingio il 11.12.2011

Recensione su
Osteria Paverno
Marano di Valpolicella

Visitato il 11.12.2011
Consigliatissimo!!
Scritta da carolingio
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 20.50
Coperti: 1
6 commenti
“L’apalto” è la vecchia osteria dove vendono anche le sigarette. Perché qui si dice: la cica la tira el goto, el goto el tira la cica... (la sigaretta attira un bicchier di vino, un bicchier di vino fa venir voglia di fumare...) e così via, tra una partita di tressette e l’altra, con qualche piatto tradizionale a disposizione per i viandanti di passaggio o per chi non ha la possibilità o il tempo di farselo per conto suo. Ce ne sono rimaste poche in zona, una è Paverno, un paio di km. dopo Valgatara, non da molto ristrutturata, e bene, ma non tanto da perdere il sapore della tradizione contadina locale. Muri in sasso a vista, qualche mattone qua e là, soffitti con travi vecchie, rotonde, di legno chiaro, tre salette, una delle quali (probabilmente l’ex-cantinetta, dove mi dispongo io), qualche gradino di pietra corrosa più in basso. Bottiglie ovunque, in vecchie scansìe di legno. Proprio bella. Giorni solitari per me, con il resto della famiglia sparso per il mondo, lavoro e partite da fare, e adesso tregua. Da bere, con una bottiglia di gasata, ordino un quartino di Valpolicella Classico Gamba, cantina degli Aldrighetti di Gnirèga, un delizioso paesino abbarbicato qualche km. sopra Paverno. La bottiglia mi viene aperta sul tavolo, poi versata per l’assaggio e quindi nel contenitore di vetro. Bel colore rubino, buon profumo di ciliegie, farà 12-12,5 gradi, non ho visto, ma non ci sbaglio (son tutti di questa gradazione i classici). Molto buono. In tavola un cestino di pane comune, niente sfiziosità. I bagni sono belli e nuovi, con una porta scorrevole simile ad un portoncino in legno di duecento anni fa. Al servizio si alternano quello che mi sembra il titolare, con quelli che mi sembrano i figli, molto giovani, sui vent’anni, tutti molto solerti e gentili. Di primo ordino “paparèle coi figadìni”, piatto tradizionale veronese. Ne avevo proprio voglia, non ho ricordo di quando l'ho mangiato l'ultima volta. Le “paparèle” sono tagliatelline sottili di pasta all’uovo (fatte in casa mi è parso), cotte nel brodo assieme ai fegatini di pollo e ad un po’ di cipolla, forse anche qualche fogliolina di salvia. Ottime, con un’abbondante spolverata di grana. Ottimi anche i fegatini, normale il brodo, buono. Di secondo mi faccio portare le trippe, un altro piatto tradizionale veronese, comune a tutte le osterie di una volta. Le trippe sono eccellenti, tenerissime, gustose, in un guazzetto paradisiaco al pomodoro, bollenti, abbondanti, canche queste con abbondante parmigiano, che piatto! Assieme alle trippe un piattino con patate al forno, normali, buone, anche se le avrei preferite più calde (o forse erano le trippe bollenti a farmele sembrare tiepide). Finisco qui, veramente pieno, dopo soli tre quarti d’ora nonostante il locale fosse quasi interamente pieno, con un conto di 20,50 euro, onesto. Un gran bel posto, che con qualche accorgimento dpuò arrivare tranquillamente al massimo della valutazione per la sua categoria e dove tornerò sicuramente, in compagnia, ad assaggiare qualche altro piatto interessante, di quelli che prendevo qualche annetto fa quando, a volte con la chitarra in mano, queste osterie le frequentavo più stabilmente. http://www.youtube.com/watch?v=50vA6O9otjw&feature=related

6 commenti

johnnybazoo
12/12/2011
ti ci vedo proprio con il capello lungo, la tutina bianca aperta a mostrare il "villo" sul petto modello Bee Geese :chuckle:
carolingio
12/12/2011
No, mostrare il petto villoso come i Bee Gees no, non mi si confà e non mi si confaceva :) :) Però il capello lungo, anche se può sembrar strano :) :) ... sì... mi facevo la capolina sotto il mento... :) (e anca co la barba... ) Poi, a causa degli erbicidi... :) :)
Lisus
12/12/2011
Mmh, posticino interessante, soprattutto le tagliatelline coi fegatini mi incuriosicono, sebbene non sia una grande appassionata di fegato, ma con cipolla e salvia mi attira proprio
carolingio
12/12/2011
Quando andrai a trovare la tua amica a Parona facci un salto, son neanche 10 km... e i fegatini tagliati fini così son tenerissimi e hanno un sapore diverso dal fegato di bovino... proprio un bel posticino...
Lisus
12/12/2011
Ci andrò la prima settimana dell'anno, se la salute della prole tien botta! me lo segno, poi vi faccio sapere!
johnnybazoo
13/12/2011
Pensa che io non ho mai amato le mezze misure, ho tenuto i capelli lunghi due volte, la prima a vent'anni e arrivavano a metà schiema, era il periodo dei Guns N' Roses e con giubbotto nero e il mio custom elaborato furoreggiavo in giro per l'italia http://www.youtube.com/watch?v=1w7OgIMMRc4&ob=av2e la seconda a quasi quarant'anni, li ho tagliati un'anno fa e fino a l'altro giorno avevo ancora il "feticcio" in casa, adesso come hai potuto constatare di persona li tengo leggermente più corti
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