Recensione su Zì Rico Palestrina
visitato da carolingio il 03.01.2012

Recensione su
Zì Rico
Palestrina

Visitato il 03.01.2012
Consigliatissimo!!
Scritta da carolingio
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 24.25
Coperti: 1
2 commenti
Alla sera si resta a mangiare vicino al dormire. A Palestrina, a detta di più di un indigeno, questo è un ristorante molto buono, uno dei migliori, se non il migliore. Lo proviamo. L’ingresso è all’inizio di un vicolo sporco. Penso che i gestori del ristorante dovrebbero fare una rogatoria al Comune per far pulire la stradina, o comunque darsi da fare per pulirla loro, almeno all’inizio fin qualche metro dopo il loro ingresso... Tanto è pulita Roma in centro storico, tanto è sporchissima la periferia e la provincia, cumuli di immondizie ovunque... Il locale all’interno è abbastanza carino e tranquillo. L’impronta vuol essere di un posto abbastanza su. Tutto Joe Cocker, come sottofondo musicale soft. C’è il proprietario, che mi sembra anche lo chef, e una cameriera, che per mia moglie è moldava, per me è sudamericana :). Piccolo diverbio tra la cameriera e mia moglie su dove sederci. Devo dare ragione a mia moglie. La sudamericana subito non voleva che si sedesse su una sedia “troppo” vicina (a suo dire... ) ad un altro tavolo vuoto, già prenotato. Ma aveva torto perché la distanza era sufficiente per far passare chiunque. Quindi mia moglie si è seduta dove desiderava, col consenso postumo della cameriera, anzi dove BRAMAVA dopo la breve discussione. Entrèe offerta con una piccola bruschetta calda a testa con sopra una fettina piccola di lardo, parzialmente fusa. E’ sempre un bel pensiero una cosa offerta, però… già che c’erano, potevano anche mettere... posso dirlo? ... DUEEE fettine microscopiche di lardo... In ogni caso, buona. Prendo una mezza bottiglia di Cesanese del Piglio del Principe Pallavicini. Nemmeno stavolta sono riuscito a seguire i consigli per visitare questa cantina, perché era chiusa per inventario fino al 9 gennaio, quindi rimedio così. Subito la moldava mi porta una calice (perché avevo ordinato un solo calice) e me lo porta senza farmelo vedere versato dalla bottiglia e senza chiedermi se va bene. Il vino andrebbe anche bene... ma il fondo del bicchiere ha del deposito. Buon segno per certi versi (genuinità), meno per altri (presentazione e lavorazione del vino). Ordiniamo quindi un antipasto in due: sformatino di melanzane alla parmigiana in crosta di reggiano con croccante di bucce spettinate (fili di scorze di melanzane fritti). Non riesco a rivedere la sudamericana per avvisarla del vino prima che arrivi il piatto. Ottimo, anche se non è un piatto molto creativo... già visto e già fatto anche a casa (per quello lo abbiamo scelto :) ). Ordino un altro calice alla cameriera moldava e le faccio presente che quello di prima aveva parecchio fondo, tanto che ho dovuto lasciar lì il goccetto finale. La sudamericana, imperterrita, arriva stavolta con la bottiglietta e me la svuota nel bicchiere... ancora con un certo dispendio di fondi di vino... Cedo, forse potrebbe essere neozelandese. Assieme al vino prendiamo anche una bottiglia di acqua minerale gasata e chiediamo due primi: spaghetti cacio e pepe, e ravioli di baccalà e patate in crema di ceci al profumo di rosmarino. Porzioni di dimensioni normali, superottimi entrambi; gli spaghetti cacio e pepe arrivano con del guanciale sopra, “anche se il cacio e pepe non dovrebbe avere il guanciale...” osserva il falchèto, che aveva dentro di sé già ingaggiato una sorta di lotta con la moldava. Comunque i tempi sono stati giusti ed il servizio sempre corretto, seppur con quel paio di malintesi. Ora di dessert, uno in due: scrigno di pasta filo farcito con crema di mandorle e mela. Buono per la Marta, molto buono per me. Il conto è di 48,50 euro in due, non caro per il posto, anche se non abbiamo mangiato come bufali. Diciamo che per il tipo di locale mi sarei aspettato un po’ di più. Comunque nell'incertezza abbondo leggeremnte, perchè il cibo, cioè la sostanza, era tutto molto buono per me ed anche un po’ ricercato e sciccoso come presentazione, e il conto era giusto. I lati negativi sono stati il servizio non perfettamente a punto, il vino con qualche difetto (seppur molto buono), parecchio piacevole l’ambiente interno, ma spazio d’ingresso dall’esterno assolutamente non all’altezza, sporco ed in abbandono.

2 commenti

Lisus
11/01/2012
Sbaglio Carol che mediamente in quel del Lazio per mangiare bene e abbondante si spenda notevolmente meno di quanto paghiamo noi quà su al Nord? e non solo in provincia ma anche nella capitale... :uahah:
carolingio
11/01/2012
Non sbagli... Certo, io prima di andare via dedico sempre un po' di tempo a leggere siti e recensioni di ristoranti... ;) :) per non andare alla cieca... però si trovano posti incredibili dove si paga pochissimo in proporzione alla qualità e anche alla quantità.
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