Recensione su
Al Ponte
San Pietro in Cariano
Visitato il
10.01.2012 Consigliato! Scritta da
carolingio Servizio:
Ristorante Spesa a testa:
10.50 Coperti:
1 2 commenti
Sosta pranzo molto ristretta nei tempi, io da una parte e mia moglie dall’altra. Nessuna possibilitàdi tornare a casa a farsene, e… aria di Festa del Codeghìn… quindi… vado a far visita a questo che è il centro della Festa che si terràdomenica prossima, alla mattina (fette di cotechino e goti de Valpolicela per tutti, gratis).
Il Bar al Ponte, detto anche dal Gigi, che è il nome del proprietario, è un baretto strategico che lavora parecchio. Strategico perché è al centro del paese, al centro di un incrocio di banche e assicurazioni e vicino anche alle scuole. Ha anche trattoria dietro il bancone ed è quello che, assieme ad altri ha avviato, una quindicina di anni fa, la Festa del Cotechino.
Il locale è abbastanza ordinario, niente di particolare o arredi che attirano, sembra di essere in casa loro… noto solo una bel caminone nella sala da pranzo, che è piena di gente, tutti i tavoli occupati.
La nonna in cucina (che è divisa dalla sala da pranzo da una grande porta sempre aperta) a far da mangiare, le spose a far da cameriere.
Siamo in quattro e prendiamo tutti un mega secondo: per tre cotechino, per la quarta collega selezione di formaggi veronesi.
Da bere mi faccio portare un quartino di Valpolicella Classico Nicolis, che faccio assaggiare anche al mio collega, per restare il più sobrio possibile in un lungo pomeriggio di riunioni. Poi due bottiglie d’acqua, una gasata e una normale.
Infine tre caffè, io non lo bevo.
Il mio piatto aveva quattro fettone di cotechino, molto buono, cotto giusto, attaccaticcio quanto basta, bello caldo, assieme a patate al forno, erbette saltate in tegame, verze cotte e lenticchie, in quantitànotevoli, un grosso piatto stracolmo. Tutte buone le verdure, cotte in casa, secondo tradizione, anche se non trascendentali.
Ho mangiato di gusto e, assieme, mi sono fatto fuori due rosettine che stavano nel cestino. Buone, niente di straordinario.
Buono anche il Classico di Nicolis, sapore asciutto, leggermente amarognolo il fondo, 12 gradi e mezzo, un vino da pasto ben bevibile.
Il contro è di 10,50 euro a testa. Giusto mi sembra. Nell’incertezza, riservo il quarto cappello per quando avrò assaggiato anche i primi e magari il dolce.
Il “consigliato” vale per queste soste brevi e intanto vale soprattutto per questa domenica ;)
2 commenti
13/01/2012
Se vuoi mangiare uno zampone da record devi venire a Castelnuovo Rangone, tutti gli anni a dicembre i maestri salumieri insaccano, cuociono e offrono durante l'omonima sagra; non è cotechino ma sempre maiale è.... http://www.ilgiornale.it/gastronomia/super_zampone/01-12-2011/articolo-id=559959-page=0-comments=1