Recensione su Bacio del Cimone - Prosciutteria Montecenere
visitato da airmat il 21.01.2012

Recensione su
Bacio del Cimone - Prosciutteria
Montecenere

Visitato il 21.01.2012
Consigliatissimo!!
Scritta da airmat
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 17.69
Coperti: 1
6 commenti
Siamo stati invitati a pranzo dal gruppo di amici coi quali abbiamo in comune la celiachia, in quanto nonostante il locale sia da tempo formato ed informato dall'AIC (noi) pochi di noi ci erano già stati. La distanza non è proibitiva ma incide sulla scelta: 120Km A/R si fanno sentire! Per chi non conoscesse la zona: dopo Pavullo si prosegue in direzione Lama Mocogno - Pievepelago sulla Strada Statale dell'Abetone e del Brennero fino alla località Montecenere, in centro si gira a sinistra e l'edificio ci si apre di fronte/sinista dopo un piccolo parcheggio a lato della strada. Una terrazza panoramica mostra una bellissima visuale sulla vallata dello Scoltenna mettendo in risalto Acquaria, Montecreto, il Cimone, Cimoncino, ecc... L'ingresso è protetto da un portico recentissimamente e completamente restaurato; tre ampie vetrate lasciano intravedere l'interno prima di accedervi: i tavoli si sviluppano lateralmente lasciano di fronte un bancone frigo con accanto i classici espositori delle macellerie/prosciutterie (non so perchè ma sono più o meno tutti uguali). Al centro della sala c'è la nostra tavolata: siamo in 10 adulti + 3 bambini ed i celiaci questa volta perdono numericamente 7 a 6... ma per creare meno complicazioni al tavolo, anche i 2 bambini non celiaci mangiano senza glutine. Bei tavoli di legno robusto con sedie intonate e comode, purtroppo apparecchiati con tovagliette di carta e piatti di carta che hanno però 2 importanti lati positivi: la tigella sulla ceramica si raffredda, diversamente dalla carta che non ha questo effetto negativo... ed inquina stratorfericamente meno della plastica. Posate di metallo e bicchieri di vetro. Pinzimonio come antipasto in quanto alcuni di noi, io in particolare, stavano soffrendo causa crampi allo stomaco: io lo so che la 'montagna' fà questi effetti... Menu fisso ( o prefissato?) gnocco e tigelle... ovviamente il piatto forte sono gli affettati in quanto il ristorante, come si evince dalla vecchia locandina, è l'ampliamento dell'attività di prosciuttificio. Le tigelle sono una via di mezzo che, da esigentissimo mangiatore di CRESCENTINE, gradisco: le dimensioni sono leggermente superiori a quelle delle piccole tigelle di pianura, ma all'interno sono ripiene di soffice mollica ma non pesanti come le crescentine della tradizione montanara dell'oltre Panaro. Lo gnocco fritto (anche questa volta ho dovuto correggere l'aggettivo 'il' erroneamente posto prima della parola gnocco) è di forma pressochè ellittica tendente al circolare, con un lato bombato; stranamente il lato ricurvo è quello più spesso mentre quello piano è un sottile velo di pasta fritta. Saporito, senza zucchero (non mi piace e non capirò mai perchè alcuni ce lo spargono sopra), delle dimensioni giuste, lascia cadere qualche briciola causa fragranza della 'crosta'... dal buono in sù. Odore, sapore, capelli e vestiti non riporteranno i segni della cottura... ed è una cosa molto positiva! Veniamo agli affettati: la cosa FONDAMENTALE è che si nota alla sola vista che sono stati affettati pochi minuti prima di essere serviti in tavola e dopo aver sofferto, o goduto... che dir si voglia, l'afettatrice non hanno tremato al freddo del frigo; salame di media stagionatura ma leggermente poco saporito e servito in fette grandi, pancetta ottima in quanto saporita senza eccessi di spezie ed affettata sottile, prosciutto squisito: fresca stagionatura (non eccessiva a renderlo più salato), fette da fotografare per la pubblicità, sapore pieno senza fronzoli... qua il voto sale in alto! Pesto senza lode e senza infamia, parmigiano grattugiato di ottima qualità, vari tipi di formaggio persentati su un tagliere e già tagliati a fettine, ecc... All'inizio, mentre analizzavo il locale in tutte le sue parti, ero stato attratto da un paio di bottiglie di Lambrusco Vecchia Modena Cantina Chiarli che non bevo, purtroppo, da anni: la titolare mi evidenzia che si tratta di una 'serie speciale', una 'riserva' o non so che... fatto stà che mi ritrovo un lambruschino rosè, dal sapore leggero, vellutato, bassa gradazione alcoolica... purtroppo non il vecchia modena che mi ricordavo. D'altro canto un amico esperto di vini ne decanta le caratteristiche con tono soddisfatto... ma che ci posso fare: non ho mica fatto le scuole alte del vino io! Infatti preferisco un lambruscaccio che ha chiesto una amica, perchè 1 bottiglia era pochina. 6 bottiglie d'acqua, 6 caffè, dolce per quasi tutti; grappe, nocino, mirtillino, limoncello, ecc. ecc. ecc. sono a buffet su di un tavolino di lato. Il conto recita 230€ che ritengo accettabile. Mi faccio promotore del non dividere per 10 (gli adulti) in quanto non è giusto che i nostri amici, anche se sufficientemente abbienti, paghino per mio figlio. Visto che la soluzione è matematicamente semplice propongo 20€ gli adulti e 10€ i bambini... che matematico!

6 commenti

Lisus
25/01/2012
Sai cosa ti dico? che visto che ho un buchetto nello stomaco e la tua recensione mi ha fatto venire fame vado a tagliarmi due fette di salame :win: Il posto l'ho presente ma non mi sono mai fermata, ma da quanto leggo merita se si è nei paraggi :clap:
joy
25/01/2012
Mi sembrava di aver letto una recensione di quel posto: http://www.gustamodena.it/visite.php?cod=7464 Dovrebbe essere lo stesso locale ;)
airmat
25/01/2012
Si joy, è proprio lo stesso locale... o almeno direi proprio di sì
Reginalulu
25/01/2012
mmmmm....bisognerà unificare le schede mi sa.... :mmm:
gi
26/01/2012
le riunifico subito... quale sara' la denominazione giusta? bacio del cimone o prosciutteria baldoni?
airmat
26/01/2012
"Bacio del Cimone" , poi c'è scritto antica prosciutteria o qualcosa del genere... appena trovo lo scontrino (che ho preso apposta) ti avviso
[wpuf_form id="14284"]