Recensione su
Al Ponte
San Pietro in Cariano
Visitato il
07.02.2012 Consigliato! Scritta da
carolingio Servizio:
Ristorante Spesa a testa:
11.00 Coperti:
1 6 commenti
Mi ero ripromesso di provare anche i primi e alla prima occasione di lavoro, con pochissimo tempo per la sosta pranzo, ci sono tornato.
Giro continuo di persone: in un’ora si fanno anche due turni... bancari, assicuratori, professionisti, insegnanti, anche un paio di alunni da soli, piazzati lì dai genitori al lavoro... ( :( ) a scaldarsi vicino al caminone...
Soprassiedo sulla descrizione del locale, giàfatta nella precedente recensione.
Siamo io e un mio collega. Ci facciamo portare una bottiglia di acqua gasata e una bottiglia di Valpolicella Classico Monte Faustino di Paolo Fornaser, anno 2010, 12 gradi, buono da pasto. La bottiglia ci viene aperta sul tavolo senza assaggino, ma lo conosco già.
In tavola il solito cestino di pane normale, niente di ricercato.
Un primo in due: pennette al ragù.
In realtàil primo “intero” era fuori misura. Diviso in due piatti, diventa due porzioni normali. Semplice e leggero il ragù fatto dalla nonna.
Le pennette erano giàprecotte.
Come ho fatto a saperlo? Semplice. Quando ho chiesto che pasta c'è, la nuora ha gridato verso la cucina: “C’è della pasta giàfatta?” “Sìììì, le pennette...!” :) :)
Diciamo cheeeee... non erano perfette... :) ma mangiabilissime.
Dividiamo un secondo in due ed anche questo piatto si rivela una porzione normale per un pranzo di lavoro, quando dopo c’è da star su con le antenne e da discutere animatamente con qualche amorevole collega :) (son sepolto dale done...)
Una fetta di carne salà, che io ho fatto opportunamente scottare, una fetta di Monte veronese, un pugno di patate al forno, un bel grumo di verze cotte saltate in tegame, una smanàta di erbette ugualmente saltate in tegame. Caffè per il mio amico. Io non voglio droghe :)
La carne salàè buona, non particolare, abbastanza andante. Il formaggio è molto buono, ottime le patate, buone le verze e le erbette. Si mangia come mangiavo a casa da mia mamma, cioè bene. Devo dire che a casa mia, con mia moglie, si mangia meglio. Prima o poi, mi sa che apriremo un locale, o qualcosa del genere.
Abbiamo pagato 11 euro a testa, conto sempre molto molto onesto.
Per un veloce pranzo di lavoro è certamente raccomandabile.
Quando si mangia cotechino, è più vicino al punteggio di quattro su cinque.
6 commenti
09/02/2012
Pennette precotte, non "perfette" bensì mangiabili, carne salà non particolare, abbastanza andante ... a casa si mangia meglio ... e poi ... 3 cappelli!?! Quindi: ce lo consigli! Ma perchè consigliare un locale dove si mangia in modo così incolore? CaroLingio, nomen omen, se posso permettermi una amichevole battuta, nel tentativo di farmene una ragione. Il temine "lingio" deve avere a che fare con tavaglia e tovaglioli, se ben ricordo, "caro" non richiede precisazioni; da cui: estrema (eccessiva) amichevolezza nei confronti degli imbanditori di tovaglie!