Recensione su
Vinicio
Fossalta
Visitato il
16.02.2012 Consigliato! Scritta da
johnnybazoo Servizio:
Ristorante Spesa a testa:
37.00 Coperti:
1 4 commenti GIOVEDì GASTRONOMICI 2
L’emozione di provare uno dei ristoranti storici di Modena è tanta e non nascondo che durante il tragitto in macchina un lieve senso di disagio e di timore reverenziale mi assale, ma mi faccio coraggio e parcheggio, percorro il vialetto che porta all’entrata e lo sguardo si sposta a sinistra a scrutare le enormi vetrate, all’interno una grande sala con tavoloni rotondi e sedie tutti addobbati di bianco, lampadari di cristallo, tende rosso porpora e camerieri vestiti di tuttopunto in attesa dei clienti, un lusso al quale non siamo abituati, il mio sguardo si incrocia con quello della Sabry e ci scappa un “zio can....”, ma ormai siamo li e non possiamo tornare indietro, entriamo dalle porte scorrevoli e immediatamente veniamo accolti da quello che dovrebbe essere il figlio del proprietario che ci accompagna nel guardaroba dove possiamo appoggiare le giacche;
passiamo di fronte alla scrivania dove il sig. Vinicio (ma si chiameràdavvero così) esclama, con il sorriso sulle labbra, “ricordatevi che il sig. Bazoo ha chiesto di cambiare dolce”, era una richiesta che avevo fatto al momento della prenotazione e non avevo dubbi sul fatto che si sarebbero ricordati, d’altro canto la professionalitàdel ristorante è nota in tutta la provincia
scoprirò poi durante la serata che in quella sala si sarebbe svolta una vera cena in maschera
il locale è raffinato con tavoli bianchi di buone dimensioni, sedie in pelle bianca, pavimento in cotto (credo) e soffitto a volte con piccoli archi in tavelle, alle pareti i colori caldi del pastello, dispense e mobili in arte povera, una luce adeguata rende l’ambiente intimo ma non buio, un’ottimo connubio tra tradizione e raffinatezza;
ottima anche la disposizione agli antipodi dei 4 tavoli accupati, anche questo è attenzione ai dettagli
veniamo accompagnati al tavolo e la cena inizia con un’aperitivo di benvenuto, un flûte di vino bianco leggermente frizzante, assolutamente privo di acidità, non ho fatto caso all’etichetta quindi non so marca e tipo, e in tutta onestàil giorno dopo ripensandoci il fatto che fosse così “lontano” da tutti i bianchi che ho provato mi ha fatto venire il dubbio che si trattasse di champagne, il mio commensale è astemio quindi con mio sommo piacere ho bevuto anche il suo :-)
la cena inizia con
Tagliere di salumi tipici con tigelline
due fette ciascuno di prosciutto, coppa, ciccioli, pancetta, salame, due pezzi di mortadella e di parmigiano reggiano, tre cipolline all’aceto balsamico e una montagnetta di ciccioli frolli, il tutto accompagnato da un cestino con piccole tigelline al farro (credo) e gnocchini fritti, i salumi tutti buoni, la cosa che mi ha colpito di più sono state le cipolline assolutamente squisite, dolci e con bassissima aciditàche le ha rese assolutamente digeribili, le tigelline alla Sabry sono piaciute molto io invece le ho trovate un leggermente stoppose, mentre i gnocchini entrambe concordiamo sul fatto che erano un pò troppo unti
proseguiamo con il primo
Tortelli di magro “Vecchia Modena”
tortelloni con sfoglia fatta a mano ripieni di spinaci e ricotta, conditi con burro fuso e pancetta, un buon piatto ma le aspettattive erano molto superiori e rimaniamo leggermente perplessi, anche in questo caso il servizio si dimostra superiore alla media, il cameriere provvede a versare il parmigiano grattugiato, peccato che poi lo porta via e se vuoi un rinforzo lo devi nuovamente chiamare, questa attenzione per la cura del cliente ci fa molto piacere ma allo stesso tempo ci infastidisce leggermente, noi siamo gente semplice e siamo abituati ad arrangiarci
il secondo
Lombatina con cuore di prosciutto di Modena DOP dorata in grissino al burro
tenerissima la carne con un’ottima cottura che si presenta leggermente rosea in certi punti, all’interno una tasca ripiena di salsa verde dove a dire il vero ho fatto fatica a riconoscere il prosciutto, un pò mi ricordava il filetto alla Wellington tante volte visto su Hell's Kitchen, all’esterno una “crosta” di grissini spezzati bagnati con burro che però risultavano piuttosto unti e conferivano al piatto un grado eccessivo di “grasso”, il tutto su un letto di spinaci decisamente lunghi di sale e con delle patate al forno veramente ottime
come accompagnamento alla cena è stato portato un cestino con panini, grissini e schiacciatine, tutto fresco e fragrante mentre per bagnare il tutto ho scelto un calice di Cabernet Sauvignon del 2010, buono ma che combinato ai due flûte iniziali mi ha reso leggermente alticcio ......e alla fine ci siamo fatti anche un paio di belle risate
prima del dolce che sceglieremo dal menù a la carte ci viene offerta della piccola pasticceria tra cui spiccavano palline di cacao, una torta alla crema su base di mousse al limone, e i miei preferiti dei cantucci veramente ottimi, dolci al punto giusto, ma sopratutto freschisssimi, si sbriciolavano in bocca
il dolce lo scegliamo alla carta
Sorbetto al caffè
sicuramente fatto da loro, si percepiva nettamente il gusto forte del caffè, buono ma molto liquido
Cestino di mele calde con crema allo zabaione
un piccolo cestino di sottilissima pastella (spero altrimenti ho magiato della carta forno) con all’interno pezzettini di mela passati al forno, come guarnizione qualche “bottone” di crema pasticcera allo zabaione, e altro che non ricordo
per finire un caffè servito nelle tazzine bianche con coperchio, per mantenere intatto l’aroma e il gusto, che però a mio avviso è molto deciso .....troppo deciso
ma veniamo al momento della valutazione, non nego l’evidenza, sono molto in difficoltà, il menù che mi è stato servito è quello che loro propongono come Menù Degustazione di Modena e viene normalmente proposto a 41 euro, se poi invece avessi scelto queste portate dal menù àla carte avrei speso circa 50 euro bevande escluse (15 euro i 3 piatti principali e 6 il dolce) quindi è presumibile che per un pasto completo di questa portata avrei speso non meno di 60 euro, uno sconto non indifferente ma d’altro canto devo dire in tutta onestàche non avrei pagato 15 euro per nessuno dei piatti che ho consumato, intendiamoci non c’è stato niente che non mi sia piaciuto ma neanche nulla che mi abbia fatto esclamare OOOHHHH,
probabilmente la mia ignoranza non mi permette di apprezzare come sicuramente meriterebbero questi piatti, ma purtroppo non posso far altro che giudicare con il mio palato, diciamo che il servizio aggiunge un cappello ai 3 che assegnerei per il cibo, però onestamente il prezzo pagato in rapporto alla soddisfazione culinaria non mi consente di arrivare a 4 ......mai come oggi sento la mancanza del ½ cappello :-(
4 commenti
20/02/2012
Non è che uno è ignorante.. è che bisogna esserci abituati ai "pinguini" sempre in mezzo i piedi :) Peccato per le pietanze, non sublimi, come immaginavo pure io, a quei prezzi..