Recensione su Osteria della Malora Pavia
visitato da carolingio il 21.02.2012

Recensione su
Osteria della Malora
Pavia

Visitato il 21.02.2012
Imperdibile!!!
Scritta da carolingio
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 22.50
Coperti: 1
7 commenti
Passato il bellissimo ponte coperto/ponte vecchio del 1300 (anzi, evidentemente rifatto dopo la seconda guerra mondiale), si gira subito a sinistra e si scende sul lungo Ticino destro per mezzo chilometro su una strada alzaia in ciotoli di pietra e lasagne di trachite, come molte altre strade del centro storico... na fila ad casètt culurà, vüna sü vüna giù... come recita la poesia scolpita sul monumento della lavandaia, che fino alla metà del secolo scorso frequentava questo borghetto basso lungo il fiume, completamente sommerso dall’alluvione del 2000. L’edificio da fuori è semplice, recentemente ristrutturato, con capiente parcheggio privato annesso, ma dentro il locale è parecchio carino: muri gialli, soffitto in vecchi travoni di legno tondi, tendine delle finestre con i pizzi, quadri con foto storiche in bianco nero. Siamo i primi a mezzogiorno e trequarti, ma poi la doppia sala si riempirà completamente. Fame terrificante... a passeggio per le vie del centro di Pavia mi ero guadagnato la pagnotta facendo la Giovane Marmottola e soccorrendo una vecchina che era semisvenuta a bordo strada. Sollevata quasi di peso, perché non si reggeva, con una ragazza l’abbiamo portata verso la sua casa e, pian piano, come un diesel, la signora si è ripresa... a me è venuta fame... :) Prendiamo due calici di Bonarda del 2010, da 13 gradi, della cantina Mazzolino, di Corvino S.Quirico nell’Oltrepo’ Pavese. Ottimo, piacevole gusto fruttato e da ciliegia. Non sa da legno, dev’essere stato affinato in acciaio. Calici tendenti all’abbondante, vino versato davanti a noi. Poi una bottiglia di acqua gasata. Di primo due risotti: con la zucca e scaglie di Castemagno per la Marta, con la salsiccia e la Bonarda (ancora :) ) per me. Eccellenti entrambi, ben mantecati, gustosi, bollenti, cottura perfetta, porzioni abbondanti, e io ho assaggiato anche quello della Marta. Nel cestino di vimini c’era una buonissima schiacciata di pane con il rosmarino. Bagno pulito e profumato con i petali di rosa. Di secondo ci facciamo portare un piattone di salumi d’oca e uno sformatino di patate e carciofi, che ci dividiamo. Molto buoni e particolari gli affettati d’oca: almeno tre tipi di salami con svariate fette, molto delicati, un maigret squisito, un maigret affumicato, un prosciuttino crudo d’oca, assieme all’oca cipolline messe sott’aceto in casa e olive taggiasche in salamoia. Strepitoso lo sformatino, una porzione che, divisa in due, si lasciava ben mangiare senza lasciarti con la fame: assieme alle patate e i carciofi anche del formaggio fuso e un filo di besciamella, il tutto come un pasticcio. Abbiamo ancora da camminare alla Certosa e non vogliamo strafare, quindi ci facciamo portare il conto, che è di complessivi 45 euro. Con il dolce sarebbe stato qualche euro in più, ma in ogni caso si tratta di un prezzo molto accessibile per un pranzo eccellente. Non alta cucina, ma comunque cucina raffinata, direi al top per questa categoria di trattorie. Niente che non andasse più che bene. Da segnare per chi capita da queste parti.

7 commenti

Jimi-Hendrix
21/02/2012
Che buon posto! ispira gran fiducia :) Anche dal punto di vista turistico, i dintorni devono essere meritevoli di visita.. Bel colpo Carol!
golosona
21/02/2012
Un posticino interessante :) hai poi visto la certosa? Per me e' semplicemente meravigliosa!
joy
22/02/2012
Gustosa pausa pranzo :yes:
johnnybazoo
22/02/2012
mmhhh Giovane Marmottola .....ma non era Marmotta?! ....e anche sull'aggettivo c'è qualcosa che non mi convince :mmm: ;) mi incuriosisce molto le portate a base d'oca, credo di averle assaggiate solo una o due volte nella mia vita e non mi ricordo neanche più che sapore possano avere, sarà difficile che mi possa capitare di passare per Pavia, ma comunque lo tengo presente
Lisus
22/02/2012
Ciao Carolingio, una curiosità il maigret (come il commissario? o magret?) era servito in due modi? quello affumicato posso supporre fosse stagionato tipo insaccato, l'altro com'era? di carne fresca e cotta in una qualche maniera o stagionato pure lui in un modo diverso?
carolingio
22/02/2012
Eccomi, già di ritorno purtroppo! :) Colto da furore, ho pubblicato una seconda recensione perchè alla sera ci siamo tornati, strepitoso, veramente. I dintorni a nord, come leggerai nell'altra recensione Jimi, fanno abbastanza schifo, eccetto la Certosa, che sembra un paradiso... I dintorni a sud invece (Oltrepo' Pavese) sono bellissimi... tutte collinette ricoperte da viti... :) tutto pulito. Ecco, unica costante: le strade tenute malissimo, piene di buche e con asfalto rovinato. Sono stato sì alla Certosa Ornella, proprio bella. L'aggettivo Johnny è adeguato al giovine spirito :) mentre Marmottola è gergo Banfiano... Ahi Lisus, mi hai cannato... :) mi è sfuggita una i in più, è magret naturalmente. I magrets erano apparentemente uguali, qui ci vorrebbe veramente Maigret per capire bene... comunque apparivano come delle piccole fette di prosciutto crudo, quello più piccolo ci è stato detto che era di coscia... il termine magret in quel caso forse non era tanto adeguato... non erano insaccati comunque, erano fette come di prosciutto e alcune fette erano affumicate. Un quarto affettato, che non ho elencato nella recensione, sembrava come una bresaola, ma era micro... diametro tre centimetri... Sapore, come posso dire Johnny... come da oca... :)
Lisus
22/02/2012
Maigret avrebbe sicuramente apprezzato il magret, da buongustaio qual'era! Interessante comunque, io non l'ho mai mangiato (sono ferma al salame d'oca) ma mi incuriosisce molto. Peccato che Pavia sia fuori dai "soliti" giri, perchè ha un'offerta di trattorie più che riguardevole. Bisogna porvi rimedio al più presto :yes:
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