Recensione su Tenuta Mazzolino Corvino San Quirico
visitato da carolingio il 22.02.2012

Recensione su
Tenuta Mazzolino
Corvino San Quirico

Visitato il 22.02.2012
Imperdibile!!!
Scritta da carolingio
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 50.00
Coperti: 1
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Passata l’autostrada verso sud, nel giro di due tre km. il paesaggio cambia repentinamente e, dalla foschia mattutina, spuntano fuori e ti vengono incontro i primi colli dell’Oltrepo’ pavese. L’ambiente è bello, finalmente c’è pulito in giro, stradine strette, tortuose, mezze spaccate dal gelo, si insinuano attorno alle ripide collinette, ancora semimbiancate da un’ultima spruzzatina di neve. Vigne ovunque, sembra di essere in Valpolicella, vigne a pergola quasi ovunque, come da noi. Per “scaurlàr” (potare), gli addetti possono procedere schierati, uno per ogni pergola. ... una bella immagine, resa incerta dalla nebbiolina che ancora gravava per bloccare i raggi del sole, quella di cinque rumeni (o albanesi? dall'inflessione...) che parlavano forte tra loro in italiano (i contadini parlano sempre a voce alta, sono un po’ come i proffe...) e procedevano nel loro lavoro, venendo avanti insieme: nel silenzio della campagna si sentivano solo loro e si vedevano, sfumati, in lontananza avanzare. La Tenuta Mazzolino circonda in pratica tutto il paesino di Corvino S.Quirico, abbarbicato alla collina, per numerosi ettari. Ci viene incontro un simpatico ragazzo sulla trentina, che si rende subito disponibile ad illustrarci l’attività dell’azienda e a mostrarci la cantina, bella e caratteristica. La Bonarda non l’assaggiamo, perché l’avevamo già bevuta il giorno prima in trattoria, e quindi la comperiamo a scatola chiusa. Due bottiglie ferme e due bottiglie vivaci. L’avremmo riassaggiata poi a casa: eccellente, gran rosso anche questo, non potente come il Barolo o l’Amarone, ma gradevolissimo come un Valpolicella Superiore, però per nulla barricato, mantenuto in acciaio, per esprimere tutti i profumi suoi. Ci attira invece la lavorazione del Pinot Nero Rosè, che è praticamente identica a quella dello Champagne col metodo champenois, compreso pure il rimescolaggio a mano (che un addetto stava facendo al nostro passaggio), la disposizione delle bottiglie inclinate col culo in su, l’aggiunta del liquorino. Il Rosè (naturale, solo un po’ di bucce di Pinot Nero per poco tempo) è anche questo eccellente, profumato, ottimo perlage, e prezzo simile allo Champagne acquistato in cantina nella zona DOC francese, circa 14 euro a bottiglia. Ne prendiamo due anche di questo. Sono 54,80 euro in tutto, scontati gentilmente a 50. Ottima cantina. Grandi vini. Per il prossimo Vinitaly, segnaliamo qualche buona trattoria in Valpolicella al ragazzo, che verrà a soggiornare ad un paio di Km. da casa nostra.

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