Recensione su Baita del Duca Lama Mocogno
visitato da Allino il 04.03.2012

Recensione su
Baita del Duca
Lama Mocogno

Visitato il 04.03.2012
Consigliatissimo!!
Scritta da Allino
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 18.00
Coperti: 1
13 commenti
Decidiamo di andare alle piane di mocogno a bobbare un po' con i bimbi e a mangiare in un rifugio consigliatoci da un amico. siamo 4 adulti, 2 bimbi di 3 anni (che mangiano come 3 adulti), una bimba di 1,5 anni e un neonato. Rimaniamo piacevolmente sorpresi dal locale: una baita sulle piste, in legno e con la stufa accesa. i posti a sedere sono pochi: circa 60. un po' stretti ma vivibile, soprattutto considerando il contesto. i servizi sono puliti. all'arrivo troviamo sul tavolo il battuto di lardo, il parmigiano e un Ordiniamo: - 1/2 litro di san giovese alla spina, buono - acqua naturale e gasata - un assaggio di polenta al forno, ottima con il formaggio filante e la pancetta croccantizzata in superficie. - un assaggio di polenta al ragu, ottima. - umido di costina e salciccia, buonissimo - crescentine, tipicamente montanare piccole, piene, croccanti fuori e morbide dentro. cotte alla perfezione e ben lievitate. - gnocco, buono ma un po' unto. - salume (prosciutto, salame, coppa e ciccioli) buoni, nella norma. - altro formaggio (una caciotta morbida e un pasta media) buoni. - 1 panna cotta. - 4 caffè. è difficile dire quante porzioni abbiamo preso dato che abbiamo chiesto crescentine e gnocco quando rimanavamo senza. Il servizio è stato cortese veloce a portare i primi e con una giusta pausa per i secondi, anche tra il gnocco e le crescentine, così che tutto è stato consumato ben caldo. difficile dire quanto è stato speso a testa, considerando i bimbi. diciamo che possiamo ipotizzare circa 15€ gli adulti e 7,5€ i bambini oppure 18€ gli adulti e 6€ i bambini, comunque un prezzo ottimo.

13 commenti

johnnybazoo
05/03/2012
Non vedo l'ora che la mia bimba cresca per andare a bobbare insieme, i figli ti fanno tornare bambino :inlove: quindi nel prezzo a persona cosa mettiamo?! :chuckle: adesso però ho un pò di confusione, le crescentine montanare non erano quelle enormi tipo disco della ruzzola? :mmm:
carolingio
05/03/2012
Eh però, un prezzo medio per gli adulti bisognerebbe metterlo, 15 o 18 che sia... altrimenti poi risulta un locale dove si mangia... gratis ;) :)
Reginalulu
05/03/2012
Io, scorsa un po' la lista di cose e immaginando cosa possono avere mangiato i bimbi metterei 18 e 6. Intanto lo inserisco, poi se pensi sia da cambiare lo facciamo :)
Ark
05/03/2012
Frequento spesso la Baita e la consiglio vivamente! Il prezzo per adulto credo che sia sui 16 euro, dipende se si ordina anche la carne oppure no. Le crescentine sono normali non grandissime! CONSIGLIATISSIMO!! :lol:
airmat
05/03/2012
Peccato non averlo conosciuto prima... ma potrei rimediare :lol: cmq le crescentine montanare sono grandi, diametro >10 cm
Allino
05/03/2012
Calma per crescentine montanare non si intende grandi o piccole, il diametro piò cambiare da zona a zona, da paese a paese, da famiglia a famiglia. certo a me sembra che siano larghe nella zona di pavullo verso il versante bolognese e piccole nel versante reggiano (pievepelago). ma questa è solo una sensazione, questione più del caso che di una tradizione. Per quanto posso aver capito io: - La crescentina montanara è tirata poco prima della cottura rigorosamente a mattarello (una ad una, quindi escono tutte diverse e con la superficie irregolare) e spesso l'impasto è in percentuale integrale. questo porta ad un prodotto finale morbido dentro e croccante fuori, e soprattutto pieno di mollica. questo tipo di crescentine può essere congelato dopo la cottura e riscaldandolo al forno porta ad avere una crescentina ancora morbida e fragrante, simile a quella pre congelamento. conservata nella "panera" rimane morbido per diversi giorni - La crescentina di pianura è tirata a macchina o a sfoglia e comunque formata con il bicchiere o l'attrezzo apposta poi viene lasciata lievitare. Il risultato è una crescentina molto lievitata, croccante e vuota dentro. sfortunatamente questo prodotto non può essere congelato dopo la cottura perchè una volta riscaldato è molto duro. non può essere conservato per più giorni perche una volta freddo la croccantezza si trasforma in durezza. è quasi sempre di farina bianca. spero che qualcuno possa contribuire a questa descrizione così che si possa arrivare ad una "Definizione" di crescentina ed una correlazione oggettiva crescentina/luogo. si può fare un discorso simile per gnocco e borlenghi se vi interessa e potremmo compilare il "glossario di gustamodena"
Reginalulu
05/03/2012
Grazie allino :) Chissà che questo "glossario" non sia più vicino di quanto non si pensi... ;)
airmat
06/03/2012
Scusami Allino... mi piace molto la tua dettagliata e veritiera disquisizione... purtroppo commetti un semplicissimo errore :lol: ... parti dall'ipotesi sbagliata: la CRESCENTINA è montanara. Quella di pianurra è una semplice imitazione, infatti la chiamano tigella... con errore implicito in quanto con tale nome ci si riferiva alla forma di pietra refrattaria (o altro tipo di pietra) utilizzata per cuocere le crescentine. La mia scuola è quella di Zocca: l'impasto veniva fatto come ben dici tu, aggiungerei che c'era la consuetudine di fare un 'serpentone' con la pasta, strapparne pezzetti il + simili possibile, farne delle palline, lasciarle riposare pochi minuti (il tempo di finire le palline), quindi tirarle col matterello; poi si mettevano a cuocere tra le TIGELLE precedentemente riscaldate sotto le braci del camino ed infilandole in un apposito stampo (semplicemente 3 o 4 tondini metallici saldati su di una base della stessa forma e dimenione della tigella) nell'ordine che segue: tigella-foglia di castagno-impasto(crescentina)-foglia di castagno-tigella-foglia di castagno-impasto-foglia di castagno-tigella-ecc.... Per i pignoli come me potrei aggiungere che il nome "crescentina" deriva probabilmente proprio dal fatto che la fila (in verticale) ottenuta da tigelle ed impasti 'cresceva' a causa della lievitazione in cottura di questi ultimi :rock: Adesso basta perchè ho una fame stratosferica perchè sono a dieta :mad:
Allino
06/03/2012
se vogliamo finire la disquisizione la parola tigella deriva proprio da una radice in comune con tegola... Il serpentone è comune in tutta la montagna, credo. io però apprezzo anche le buone "tigelle" di pianura, se BUONE. non hai chiarito il punto cruciale: a Zocca le crescentine sono larghe o strette?
airmat
06/03/2012
L'avevo detto prima senza specificare: di solito sono di diametro superiore ai 10 cm, fino ai 12 direi... Sulle piste da sci del Cimone, al Cimoncino, le chiamano 'Tigellone' e sono larghe anche + di 15 cm ma sono molto sottili
Lisus
07/03/2012
Per approfondire il discorso vi consiglio di ascoltare le interviste realizzate dalla Provincia di Modena alcuni anni orsono ad alcune vecchie rezdore modenesi, le trovate a questo link http://rezdore.provincia.modena.it/index4.asp?key=3&cod_ricetta=16 (che io reputo molto molto interessante anche per altre ricette tipiche e tradizionali) oppure potete acquistare la pubblicazione che deriva da queste interviste.
airmat
07/03/2012
ah... interviste... libri... internet... io preferisco parlare di persona: la cuoca al ristorante, la signora al mercato, le persone che conosco, ecc. ... sì, lo so: sono antico :chuckle:
Ark
18/03/2012
Ciao Airmat, dalla Lilly alla Baita ti troverai benissimo!
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