Consigliatissimo!! Scritta da
tranzollo Servizio:
Ristorante Spesa a testa:
59.00 Coperti:
1 0 commenti Largo Hannover è uno dei luoghi "storici" di Modena.Tutto lo stabile che si affaccia nella piazzetta era proprietàdi Benedetta di Brunswich-Lauemburg-Hannover, madre di Carlotta Felicita,andata in sposa al duca di Modena Rinaldo d'Este.Il "largo", era un tempo chiamato “Piazzetta dal Pàm d’Or” dove probabilmente si svolgeva un piccolo mercatino dei pomodori e dove c'era una fontana che recava un grosso pomodoro dipinto. Benedetta di Hannover fece costruire una scuderia che da allora venne conosciuta come "Stalle di Hannover". Alla fine del Settecento,le stalle vennero destinate alla posta dei cavalli e in seguito, per molti anni, ospitarono un'officina di di motociclette (qualcuno ricorderàil mitico Canepari che aveva la concessionaria delle Moto Guzzi), mentre nell'ala dello stabile che faceva angolo con via Gallucci trovava sede la "Fabbrica del Gelo", che riforniva di ghiaccio tutta la città.Tutto questo bel preambolo storico, alla maniera dell'amico GROG, per capire l'origine del nome di "Stallo del Pomodoro", un bel locale che ho visitato con mia moglie sabato sera.
Ambiente raccolto,soffitto a volte, un banco di mescita davanti alla cucina e due sale di ristorazione,di cui una soppalcata, di un caldo colore pastello alle pareti, bottiglie di vino a far mostra di sè ad ogni angolo.La cucina che propone il ristorante è piuttosto variata con un interessante selezione di piatti locali rivisitati.Non manca neanche una discreta scelta di piatti per celiaci.Sontuosa, è proprio il caso di dirlo, la cantina, che raccoglie etichette italiane e straniere.Il personale di sala è estremamente cortese e molto professionale.
Come apristomaco ci servono una tartina con crema di uovo e bacon, buona.
Di primo scelgo tortelli al radicchio con crema di taleggio : ottimi, fatti in casa, gradevole il ripieno con un leggero amarognolo di fondo, che si sposa perfettamente con la crema di taleggio. Mia moglie invece si lascia tentare dai gnocchetti di patate con ragù di galletto, piatto semplice ma molto gustoso.
Come secondo mi faccio servire l'agnello in salsa di sedano rapa ed erbe aromatiche, guarnito con patate al forno : buono ed equilibrato come piatto, forse di gusto un filino forte l'agnello. La mia metàinvece si dedica al porcellino da latte arrosto, anch'esso guarnito con patate al forno : buono, carne tenera e saporita,con una bella crosticina arrostita attorno, decisamente meglio del cochinillo asado che abbiamo assaggiato in quel di Madrid lo scorso gennaio.
Come vino abbiamo scelto un ottimo Rosso Toscano Vigna alla Sughera i Mandorli del 2008, ricavato da uve Sangiovese coltivate nella zona di Suvereto.
Buoni e delicati anche i due desserts, tortino di castagne con salsa di arancia e crema per me e frutta gratinata su crema di fiori di arancio per la conserte, accompagnati da un bicchiere di passito trentino.
Terminiamo con un caffè e due grappe favolose di Picolit.
Ottima serata, bel posto, notevole e solerte il servizio, il prezzo non è sicuramente economico ma la qualitàe la ricercatezza della lista dei piatti e dei vini lo giustifica.
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