Recensione su Locanda Badin Marano di Valpolicella
visitato da carolingio il 03.04.2012

Recensione su
Locanda Badin
Marano di Valpolicella

Visitato il 03.04.2012
Imperdibile!!!
Scritta da carolingio
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 38.50
Coperti: 1
3 commenti
Qui non si sente l’odore di sabbia, solo quello dei glicini in fiore, ma la sabbia mi rimane nel naso, a forza di parlarne. Sabbia e nafta, e cicale, che già gorgheggiano in aprile. E’ una sensazione strana quella di vivere in un posto e di essere proiettati, per le vicissitudini della vita e per il miracolo di Skype, mentalmente in un altro luogo, in un altro clima ed in altre esperienze. http://www.youtube.com/watch?v=GSpmwC3vrfo&feature=related Con la Elisa arriviamo al parcheggio di una fantastica corte di pietra, attorno olivi, che si scuotono al vento, vigne e cipressi. La locanda dà sulla parte esterna di un gran casamento di duecento anni fa, che nasconde internamente la vecchia corte contadina. Dentro è tutto molto bello: ristrutturazione in linea con la tradizione locale, pietra, mattoni, soffitti in legno, una parete arancio antico con due finestrine interne contornate dal tufo, mobili classici laccati grigio perla, sedie molto chic (fors'anche troppo) con trapunta blu e argento, contorni sempre grigio perla. Bagni, oserei dire, favolosi, con suppellettili e rubinetteria ricercate. Piatti, bicchieri e posateria di un certo gusto, non banali. La Giulia, ho appena finito di parlarci, è in un container, con sacchetti di sabbia sopra il soffitto. Come al solito, quando la moglie è in gita con le scolaresche, occupo gli spazi che diversamente occupa lei. Quante cose per la testa... quasi come in un film dirompente, appena visto... “Come on, come on you think you drive me crazy come on, come on... You and whose army?...” "Vieni, fatti sotto, credi di farmi venir pazzo, fatti sotto, fatti sotto... tu e quale esercito?...” Locale nuovo, scoperto da poco. Scopro anche che il gestore è sardo e quindi incomincio a chiacchierare volentieri di cose sarde, mentre ci prepara una bottiglia di Vermentino di Sardegna, La Cala di Sella & Mosca, una delle migliori cantine sarde, un 2011 da 12,5°... profumo intenso e ottima salinità, gran vino. Assieme, la solita minerale gasata. Io non volevo ordinare una bottiglia intera, perché la Eli non beve tanto vino, ma il gestore-cameriere, gentilissimo, mi dice, prima di portare la bottiglia, di bere pure quello che vogliamo e che ci avrebbe fatto pagare solo il bevuto. In effetti, abbiamo bevuto alla fine più di mezza bottiglia e ci ha fatto pagare 8 euro, ricarico ragionevole per il tipo di locale simil-deluxe (la bottiglia, a comprarla su Internet, costa dai 7,10 ai 7,40 euro). ... momento difficile, l’unica cosa facile è far confusione, ma riusciamo a parlare e soprattutto, si riesce a mettere insieme due teste di figlie a distanza, impresa non sempre semplice... sono “compendi trasferiti” di teste di padre e di madre... Assieme a fette di pane del centritalia non salato, pane carasau nel cestino, un malinconico tuffo nel passato di venticinque anni filati di Sardegna, ma a tre km. da casa. Ci dividiamo, io e la Elisa, un polipo lessato e marinato nel limone su un lettino di poltiglia di patate ed erba cipollina, ceviche di salmone in crosta di pistacchi. Pesce fresco e grandi piatti, porzioni giuste. Eccellenti gli antipasti. Il tempo che arrivino e il tempo di mangiarli, che, poco dopo, sono pronti i due risotti agli scampi che prima avevamo ordinato. Abbondantissimi, squisiti, ricchi di scampetti sgusciati e con uno scampone a testa, intero, in superficie. Cottura perfetta. Siamo pieni, non tanto di parole, ma noi due siamo così. Chiediamo un unico dessert: tortino di cioccolato al forno, con cioccolato fuso e bollente all’interno. Una bomba... per fortuna ne abbiamo ordinato uno in due, delizioso. Il nostro amico sardo non ci vuol far mancare nulla... ci presenta, tutto offerto, un mirto di Jerzu con un piattino di biscottini alle uvette, fatti in casa, simili agli zaletti (ma non alla polenta). Mirto eccezionale (ci è stata messa la bottiglia, a volontà, sul tavolo) e biscottini addirittura avanzati, ma solo perché eravamo sazi... i biscottini erano buonissimi, si sentiva l’uovo della pasta. Conto totale di 77 euro. I prezzi non sono a buon mercato, ma il totale alla fine lo ritengo congruo, adeguato ad un ambiente quasi di lusso, a portate di pesce che ci hanno pienamente soddisfatto e sfamato in modo ottimale, senza dover scoppiare. Cucina di elevata qualità, anche come presentazione. Servizio garbato e cortese. Ci tornerò, credo, con mia moglie, così il contraddittorio è più garantito. “Come on, come on...” quante cose per la testa... Buona Pasqua, tanti auguri a tutti.

3 commenti

gi
07/04/2012
buona Pasqua anche a te carol, e ai vostri "compendi" .. :) molto bella, emozionante ... e i Radiohead son sempre un certo schiaffo :)
johnnybazoo
07/04/2012
Il mirto è il mio liquore da "chiacchera" preferito, con una buona compagnia a supporto potrei tranquillamente finire la bottiglia :cheers: Buona Pasqua a te, alla famiglia e a tutti gli amici di GM :sun:
carolingio
07/04/2012
Grazie Gi, tanti auguri anche a te e alla tua famiglia... quando sono andato a mangiare avevo negli occhi ancora le immagini del film visto il giorno prima e nella testa i favolosi Radio, nelle orecchie le parole della Giulia con cui avevo appena parlato (che in certe situazioni confermano alcuni contenuti del film), le cose dell'Elisa che si intrecciano con quelle della Giulia... i compendi appunto... :) (ma ho digerito benissimo :) ) Grazie Johnny, auguri anche a te, alla Sabri e alla piccolina... è stato un incrocio strano questa bellissima cena... ci si è messa di mezzo anche la Sardegna... un'altra favola per me :)
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