Recensione su Osteria dei Sognatori Modena
visitato da Luci il 05.04.2012

Ho proposto questo locale alle mie due compari di degustazioni (Manu e Mari) dopo tanto tempo che “sognavo” di andarci… passatemi la battutina!!!! Si è vero, nel senso che avevo proprio voglia di assaggiare qualcosa di nuovo. Alle 20,30 eravamo già sedute al tavolo e nell’attesa di fare l’ordinazione ci siamo guardate attorno, osservando il locale, come sempre si fa, arredato in modo semplice e carino e con i tavoli ben distanziati. I camerieri (una ragazza e un ragazzo gentilissimi) vengono coadiuvati nel proprio lavoro da un giovane “stagista” studente della Scuola Alberghiera di Serramazzoni che da subito si mostra molto in gamba. Ordiniamo una bottiglia d’acqua (€.2) ed un litro di “dolcetto” in caraffa (€.10) Mentre pensiamo a cosa scegliere, ci viene servita in una ciotolina una crema squisitissima con un leggero sapore di aglio, di cui pero’ non ricordo il nome, da gustare con dei favolosi grissini attorcigliati fatti in casa. Decidiamo di ordinare un antipasto unico che poi divideremo per tre composto da un piatto con piccoli assaggi di: mini tartare di fassona, crema di carciofi, mini hamburger, insalata russa e una conchiglietta di pane carasau con pezzetti di sedano(€.9,5) Saltiamo i primi e passiamo direttamente a 2 guanciali con broccoli e cavoli saltati in padella (€.12 cad.) e ad 1 filetto con la bagna cauda e tapinambour (€.15). Unico difetto: la sapidità della cremina che ricopriva il guanciale, rendendo così un po’ spento il piatto) Stuzzicata dal ricordo di un Bonet speciale fatto da me tanto tempo fa, assaggio quello che ha ordinato Marilena e, pur essendo fatto in modo diverso, era decisamente ottimo (€.4) Abbiamo completato con 3 caffè (€.4,5) Gentilmente ci sono stati offerti liquori di ogni tipo, tanti da riempire il tavolo, e tra questi ho assaggiato un Barolo Chinato eccezionale, che non conoscevo. La cena è stata buona e il personale super gentile ma tutte e tre abbiamo notato, con un po’ di insofferenza, i tempi troppo lunghi tra una portata e l’altra.