Consigliato! Scritta da
tranzollo Servizio:
Ristorante Spesa a testa:
32.00 Coperti:
1 2 commenti Appena entri ti compare un bel bancone da bar. Ed in effetti si tratta di un vecchio bar riadattato a bar-ristorante, con un risultato per la veritàgradevole, colori tenui blu azzurro e bianco alle pareti ed un ambiente che ispira pulizia ed ordine. Il bar-ristorante Bertani al venerdì sera offre un servizio a buffet basato esclusivamente sul pesce : al centro del locale il buffet freddo che si compone di 20-30 piatti differenti, in un lato invece quello caldo, più contenuto come scelte. E' una formula interessante che ho voluto provare con mia moglie.
Tavolo prenotato, ci fa accomodare una gentilissima cameriera.
Per poter assaggiare tutto o quasi, è bene fare due spedizioni successive, e conviene evitare di arrivare troppo tardi, quando cominciano a mancare alcuni piatti.
Iniziamo col buffet freddo : non male, piatti da 3-4 cappelli, alcuni originali come il pesce bianco all'ananas o alle fragole e balsamico, altri più normali come l'insalata di mare, le acciughe marinate, i gamberetti in salsa cocktail, il carpaccio di tonno e di pesce spada, il salmone in salsa, altri ancora come le ostriche non particolarmente entusiasmanti (molto meglio - c'era da dubitarne?- quelle assaggiate durante un'estate memorabile a Saint Malo).
Col secondo giro abbordiamo il buffet caldo : anche in questo caso a piatti molto particolari come gli spiedini di gamberi avvolti in zucchine o decisamente buoni come le frittelle di baccalàse ne accompagnano altri discreti e senza grosse pretese come le cozze gratinate, quelle alla marinara, i moscardini in umido, i calamari ripieni,i gamberoni alla griglia, le polpettine di pesce.
Alla fine non ci stava più niente, avremmo assaggiato una ventina di antipasti, troppi anche per noi due. Ho intravisto però qualche temerario che ha avuto lo stomaco, è proprio il caso di dirlo, di ordinare un piatto di spaghetti ai frutti di mare e qualcun altro addirittura una bella frittura di pesce, giusto per non lasciare niente di intentato.
Come vino abbiamo scelto una discreta Falanghina del Sannio.
Per terminare due caffè e due grappette a scopo digestivo.
Un'esperienza sicuramente originale : tutta questa distesa di antipasti indubbiamente attrae e stimola l'appetito e la fantasia, ma il rischio è purtroppo quello di subire una vera sindrome di Stendhal del gusto, in cui sapori così difformi che si succedono in velocitàpossano portare a frastornare le povere papille gustative del cliente messe a dura prova, e si arrivi così ad una sorta di black out gustativo.
Per quanto mi riguarda il pesce preferisco provarlo in modo più equilibrato, dando spazio tanto agli antipasti quanto ai primi ed ai secondi. Comunque,la serata è stata sicuramente diversa dalle solite ed il posto meriterebbe almeno una visita
2 commenti
05/06/2012
Bella la definizione "black out gustativo"... e comunque molto evocativa, in occasioni simili ho fatto le tue stesse riflessioni. Nonostante i buoni propositi mi è accaduto esattamente quanto successo a te.