Imperdibile!!! Scritta da
gothica09 Servizio:
Ristorante Spesa a testa:
26.75 Coperti:
1 0 commenti Venerdì prenoto per due da Fusorari con l'intenzione di andarci la sera dopo. Il locale mi è sempre piaciuto, tant'è che ci ho anche fatto la festa di laurea. Avviso la ragazza che da due potremmo diventare quattro e lei mi risponde che non ci sono problemi; sabato sera però telefono un pò prima per confermare quattro persone anzi che due.
Arriviamo alle 21.30 e ci sediamo fuori. Il tema della serata è l'Africa, e i menu sono due: uno classico e uno vegetariano.
MENU CLASSICO
Yassa Poulet - pollo marinato con salsa di cipolle e lime accompagnato da riso bianco - Senegal
Gâteaux Piment - polpettine di legumi speziate - Mauritius
Focaccine di manioca - Nigeria
Insalata di fagiolini, ceci e pomodoro al cumino e peperoncino - Kenia
Patate alla noce moscata – Etiopia
Djndja - bevanda allo zenzero, ananas e menta
MENU VEGETARIANO
Yè Atakilt Alich’a - stufato di verdure accompagnato da riso bianco - Corno d’Africa
Gâteaux Piment polpettine di legumi speziate
Focaccine di manioca
Insalata di fagiolini, ceci e pomodoro al cumino e peperoncino
Patate alla noce moscata
Djndja
Optiamo per tre menu normali e io prendo il vegetariano , dato che non mangio carne. Poco dopo arriva il cameriere per ordinare le bevande; vista la particolaritàdel menu chiediamo a lui quale sia il vino più adatto da abbinare a dei piatti speziati. Dopo averci dato una lunga e dettagliata spiegazione decidiamo di prendere un vino bianco fermo sloveno, una ribolla gialla cantina Ferdinand. Prendiamo anche due bottiglie di acqua frizzante.
A me i vini fermi non piacciono, sono decisamente un tipo da bollicine, ma ammetto che questo vino è stato di mio gradimento.
I piatti ci mettono un pò ad arrivare, ma la serata è tranquilla e fuori si sta benissimo, quindi l'attesa non è snervante, e poi come entrèe ci viene portato un piatto di fette di pane tostato e una ciotola di verdure in agrodolce..una specie di caponata, buona!
Per quanto riguarda i piatti..beh si tratta in veritàdi un unico grande piatto in cui vengono porzionate le cibarie elencate nel menu. Devo dire che di solito esco sazia ma non troppo, stavolta invece stavo scoppiando! Non so se sia stato il riso o io che non ero in forma come al solito, in ogni caso non è avanzato niente. Mi è piaciuto tutto, ma una nota di merito va senz'altro alle polpettine che erano fenomenali! Croccanti, calde, saporite senza essere salate..una meraviglia! Ricordavano le falafel ma le ho trovate più "morbide" come gusto. E poi le focaccine di manioca erano irresistibili..a prima vista sembravano due piadine integrali, invece il sapore non c'entra niente con la piadina, al massimo con la pita greca. Comunque mi sono piaciute perchè lasciavano un retrogusto vagamente dolce, che mi ricordava l'himbasha (un pane etiope che mi piace moltissimo).
Anche le verdure stufate e le patate erano notevoli, però non mi hanno rubato il cuore come i piatti di cui sopra. Anche i miei amici e la mia dolce metàhanno spazzolato via tutto (eccetto le ossa del pollo :) )
Al posto del dessert, il menu prevedeva una bevanda a base di ananas, zenzero e menta..un vero toccasana considerando che l'ananas è digestivo, lo zenzero disinfettante e la menta rinfrescante! La mia amica mi ha consigliato una bevanda simile da bere durante l'inverno per curare il raffreddore..proverò senz'altro. In ogni caso, era buona però lo zenzero pizzicava moltissimo la gola..non so dire se mi sia piaciuta o no, nel senso che il sapore era buono, però quel pizzicorìo mi piaceva meno. Però non è avanzata neanche quella (confesso di averla allungata con l'acqua).
Ci alziamo da tavola sazi, contenti sia dell'ottimo cibo che dell'ottimo servizio.
Totale pagato: 107 euro. Circa 27 euro a testa..non è pochissimo, però abbiamo preso un vino che si aggirava sui 18 euro, abbiamo mangiato bene e siamo stati "coccolati" dai camerieri, quindi trovo che siano stati soldi spesi benissimo.
Questo locale si conferma uno dei miei preferiti, e stavolta il fatto che le dosi fossero più abbondanti del solito giustificano il quinto cappello.
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