Recensione su
Rosy
Soliera
Visitato il
11.06.2012 Consigliatissimo!! Scritta da
golosona Servizio:
Ristorante Spesa a testa:
5.00 Coperti:
1 0 commenti Dopo il 20 e soprattutto, per quanto mi riguarda, dopo il 29 maggio, l’Emilia non è più la stessa e neppure la vita di tante persone, purtroppo. Anche Soliera rientra tra i paesi terremotati, anche se molto meno rispetto ai paesi più prossimi all’epicentro e tragicamente colpiti. Qui non ci sono gli stessi danni, eppure anche qui vi sono tantissimi sfollati; anche qui molti edifici sono danneggiati anche se da fuori non si direbbe; le chiese sono chiuse, le scuole sono inagibili e andranno ricostruite (molto probabilmente mi aspetteràun anno di lezione nei container)… e soprattutto anche qui si vedono tende ovunque e la paura è nell’aria. La mia casa ha retto abbastanza bene, i danni sono pochi, ma per sicurezza ci è stato consigliato di non salire al secondo piano, così dormivamo al piano terra, vicini all’uscita per fuggire in fretta, e per un mese abbiamo vissuto soprattutto in giardino. Stando così le cose, era meglio cucinare poco per ridurre i tempi della permanenza in casa; abbiamo approfittato di piatti pronti e di pizze da asporto.
Tra le pizzerie provate, la mia preferita resta il Rosy. Le pizze sono sufficientemente grandi, molto ben condite, hanno la pasta morbida con un cornicione leggermente gonfio; non sono proprio come la classica pizza napoletana ma non sono neppure troppo sottili. Io tra le varie pizze in lista ho preso una alle ortiche, ovvero pizza bianca condita con tanta crema di ortica, dal gusto deciso e a me gradito, con pancetta in pezzetti e una abbondante spolverata di grana. Ottima. Mauro ha scelto una atomica, condita con tantissimi ingredienti, tra cui l’uovo, i funghi, salume e qualcos’altro che ora non ricordo.
Giusto il tempo di ordinarle, pagare (7,5 € l’una ma nel mese di giugno c’è una promozione, tutte le pizze tonde costano solo 5 €), aspettare un po’ davanti al bancone e al bel forno a legna e le pizze sono pronte, calde e profumate. Non le mangiamo sul posto ma sotto il portico di casa. Le gustiamo con calma, guardandoci intorno, l’atmosfera è tranquilla, sembra quasi irreale... e per pochi minuti riusciamo a rilassarci e a dimenticare la tragedia… solo per pochi minuti però.
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