La famiglia allargata (mia moglie, mia figlia ed una sua amica) trascorrono una settimana in campeggio a Marina di Massa, io teoricamente le avrei dovute portare li' al sabato mattina e ritornare subito a Modena. Il periodo agitato mi convince pero' a rimanere un paio di giorni, con l'obiettivo di dormire tranquillo al piano terra. Appena preso possesso del bungalow, la prima cosa di cui mi preoccupo e' di informarmi su un buon posto dove mangiare nei dintorni. Il gestore del campeggio mi dice "se non avete fretta, c'e' la Gilda proprio qui davanti, senza pretese ma si mangia molto bene". Non c'e' bisogno di aggiungere altro, la Gilda sara' la nostra meta (e lo sara' anche il giorno successivo, e poi ancora quando tornero' a riprendere le donne in vacanza per riportarle a casa). La Gilda (la G e' moooolto dolce, con una punta di "S" davanti alla G) e' un barettino tra il lungomare e la spiaggia, sotto una bella fila di alberi che rendono l'atmosfera - gia' molto piacevole rispetto al caldo della citta' - davvero splendida. La gestione e' familiare - i due titolari (probabilmente marito e moglie?) e una gentile ragazza ai tavoli, apparecchiati con tovaglia di stoffa e posate imbustate, piu' che buono per la tipologia di locale. Non turisti ma clientela locale, dove pare che tutti si conoscano da sempre. Decidiamo per un pranzo "veloce" (che veloce non sara', e capisco l'avvertimento del gestore del campeggio "..se non avete fretta.." ) costituito da quattro piattoni molto consistenti di ottimi spaghetti alle vongole, qualche acqua e una caraffa di vino biano della casa, che assieme a due caffe' e due grappe somma un onestissimo conto di 44,80; la recensione tuttavia non riguarda il pranzo, ma la cena dello stesso giorno (ci e' piaciuto molto, come si vede :) ) l'energica signora ci informa che alla sera faranno gli sgabei. L'entusiasmo con cui ce lo comunica ci fa decidere al volo: prenotiamo per 4 alle 21. La cena: sgabei per quattro con salumi di parma, formaggi, marmellate e verdure. Pensavo, dal nome, ad un piatto veneto, e invece ci spiegano che gli sgabei sono un piatto tipico della lunigiana, una specie del nostro gnocco fritto ma fatto con l'impasto del pane, quindi piu' spesso e piu' sostanzioso del nostro gnocco, di forma irregolare. Le quantita' ci appaiono da subito inarrivabili (erano per quattro, ma quattro veri mangiatori): cestini di sgabei portati a ripetizione, vassoi di affettati (un lardo di colonnata sublime, culatello, mortadella profumatissima, salame, coppa, crudo), formaggi misti (gorgonzola, stracchino, un altro molle tipo squacquerone, alcuni pecorini piu' stagionati), marmellate (non ce l'ho fatta, ero troppo pieno) e blisterini di nutella (graditissimi dalle giovani fanciulle). Abbiamo dovuto interrompere la formitura per sopraggiunto limite di ingerimento, ma era tutto eccezionalmente buono. Il vino (un rosso fermo in caraffa) era discreto, ma certamente non la punta di diamante della cena, che invece era rappresentata dalla cordialita', dall'ambiente piacevolissimo nella sua essenzialita', dal cibo davvero ottimo e ruspante. Da bere diverse bottiglie di acqua, oltre alla caraffa di vino; saltiamo i dolci (anche se insisteranno per regalarci un sacchettino con almeno qualche bombolone appena fritto per la colazione del giorno dopo), e concludiamo con due caffe e due grappe. Il conto di 58 euro ci viene presentato assieme ad un misto di scuse (la "gilda" reputava il conto troppo alto) e rimostranze, che abbiam "mangiato poco", si aspettavano che facessimo piu' onore alla cucina. Questo piccolo scambio ci permette di conoscerci meglio, di capirci a vicenda un po' di piu', e di sentirci molto vicini: torneremo la sera dopo, ed ancora nei giorni a venire. Fosse piu' vicino ci tornerei apposta, per chi passa da quelle parti secondo me e' imperdibile :)
31/07/2012
Caro Gi, se ti sono piaciuti gli sgabei, li puoi mangiare anche da noi, al Di Vin Leone di Levizzano, un bel posticino con un gradevolissimo dehors estivo.