Imperdibile!!! Scritta da
tranzollo Servizio:
Ristorante Spesa a testa:
49.00 Coperti:
1 1 commenti Intera giornata passata a Carloforte, capoluogo dell'isola di San Pietro,che assieme a Sant'Antioco fa parte delle isole sulcitane.
Carloforte è una curiosa estensione ligure in terra di Sardegna. Qui si parla il dialetto tabarchino, molto simole al genovese, e della Liguria sono ancora ben vive le tradizioni, la cultura, la storia, la stessa conformazione urbana del paese con le vie strette e lunghe scalinate, simili ai carrugi, la gastronomia (in molti forni si prepara la farinata).
A metàdel settecento alcuni schiavi liguri dell'isola tunisina di Tabarka, vennero affrancati dal re di Sardegna Carlo Emanuele III e trasferiti nell'isola di San Pietro dove formarono il primo nucleo abitato del capoluogo che in onore del re prenderàil nome di Carloforte. Ecco il motivo di un' "enclave" ligure in piena Sardegna.
A Carloforte si parla di tonno, da sempre. L'unica tonnara del Mediterraneo in cui si è svolta quest'anno la mattanza, sta proprio qui, nell'estremitànord dell'isola. E non ci siamo fatti mancare una visita guidata alla struttura, che si è rivelata di grande interesse.
Terminata la visita decidiamo di pranzare "Al Tonno di Corsa", in pieno centro del paese.
Il tonno di corsa è quello che passando in branchi viene catturato nella camera della morte durante la mattanza, è un tonno nostrano, a carne rossa, per niente parente con quello a pinna gialla dell'Oceano Indianoche viene razziato con aerei sonda e radar dai giapponesi.
Il locale si sviluppa su due piani, con due sale da ristorazione all'interno e altrettante all'esterno, sistemate in due deliziosi terrazzini.
Nulla da dire sul personale di sala, gentilissimo.
Ordiniamo naturalmente un menù a base di tonno e nella lista che ti presentano c'è veramente da sbizzarrirsi.
Cominciamo con due "antipasti misti del tonno di corsa",composti da sette assaggi variamente presentati:
- tonno di corsa all'olio d'oliva, ottimo, leggerissimo
- patè di tonno, eccellente, non l'avevamo mai assaggiato prima
- insalata di cuore di tonno, molto particolare, fette sottilissime di cuore di
tonno essiccato e trattato in salamoia, guarnite con verdure, molto buono
anche questo (è un'ulteriore conferma che del tonno come si dice non si butta
via niente,tanto che viene definito il maiale del mare)
- tonno affumicato con crema di pomodoro, notevole, originale come abbinamento
- insalata di fagiolini e tonno, molto buona
- cappunadda, un vecchio piatto marinaro composto da tonno, verdure varie e
gallette leggermente inumidite, buono, una sorta di variazione tabarchina
della caponata di tonno siciliana
- musciame di tonno,vale a dire il filetto del tonno salato e stagionato come
un prosciutto e servito a fette sottili, ottimo, un filo salato per la
veritÃÂ
Un antipasto sontuoso, particolarissimo, originale, servito su un piatto lungo rettangolare, bello anche alla vista oltre che al gusto.
Di seguito io ordino un piatto di spaghetti alla bottarga di tonno : straordinari, mai mangiati così neanche in Sicilia, con un sughetto composto da pezzettini piccolissimi di bottarga e di pomodorini Pachino che si amalgamano perfettamente alla pasta. E poi, che bottarga! Mai trovata nei negozi della Val Padana.
Mia moglie salta il primo e sceglie invece il "tonno alla carlofortina", tonno brasato cotto in casseruola nel vino bianco e profumato con alloro e aceto in salsa bruna, una sorta di salsa al semolino simile al cous cous : ottimo, carne tenerissima e gustosa.
Come vino abbiamo ordinato una bottiglia di U'Tabarka Giancu IGT 2011, un Vermentino di Sardegna che si produce proprio nell'isola di San Pietro, molto gradevole.
Sazi, abbiamo concluso con due caffè.
Questo è stato il terzo five della nostra vacanza, e con merito : piatti particolari, di qualità, porzioni abbondanti. E poi, uscendo hai la sensazione di esserti avvicinato a sapori che difficilmente ti capita di provare nel "continente".
1 commenti
03/08/2012
Veramente singolare il tonno in tutte le salse... Lo terrò presente.