Monteriggioni me lo ricordo com’era alla mia prima visita, circa trent’anni fa: potenzialmente bello, ma vecchio, sporco e cadente. Ora è un gioiellino. Ci passiamo che è ora di pranzo e sotto la porta medievale d’ingresso c’è una bionda che distribuisce ai turisti un biglietto da visita di questo locale, che invita al pranzo e promette di rimborsare i due euro del parcheggio. Queste cose le ho sempre viste con sospetto, e invece stavolta cedo, anche perché la fame è tanta e non conoscevamo alternative. E’ proprio nella piazza principale. Entriamo.
L’ambiente è carino, in un edificio ovviamente medievale, ristrutturato bene, soffitto di vecchi travoni in legno. C’è parecchia baraonda, è pieno zeppo fuori in giardino… non capisco perché tutta sta gente vuol mangiare fuori che ci sono 38 gradi all’ombra… Decidiamo dunque per l’interno dove c’è una leggera aria condizionata, cioè perfetta, non dàfastidio. La cameriera, bionda pure questa, non giovane, si mostra subito attenta e disponibile, e questa è una bella cosa in un ambiente che appare in frenetica confusione. Ci guida verso il tavolo migliore e ci porta subito l’acqua fresca assieme a una bottiglia piccola di Montecucco Riserva DOC del 2007, da 14 gradi, dell’Azienda Agricola Villa Patrizia di Roccalbegna. Ci porta anche un secchiello con il ghiaccio, in modo da rinfrescarlo un po’, dopo aver notato che il vino era a temperatura ambiente e io avevo storto un po' il naso. Eccellente il vino dopo un quarto d’ora circa di secchiello, fresco appena appena, il giusto. Entrambi ordiniamo pici all’aglione. Arrivano dopo una ventina di minuti e mi sembrano cotti al momento (cioè non precotti), leggermente al dente, sugo strepitoso, buonissimo, avvolgente, con bella spolverata di parmigiano sopra. Noto tuttavia che non sono come i pici mangiati a Grosseto e anche nel Lazio (più larghi di sezione), ma sono molto più simili ai nostri “bigoli”, cioè a sezione più ristretta. Pocio (scarpetto) alla grande. Nel cesto del pane ci sono fette di pane toscano, qualcuna delle quali è farcita con olive nere. Molto bene. Di secondo ci facciamo portare un piatto unico con una selezione di pecorini, noci e miele. Stiamo leggeri, abbiamo ancora 300 km. di auto prima di arrivare a casa. Un pecorino, quello di fossa, è sensazionale. Gli altri tutti buoni. Abbiamo mangiato di gusto e bene, cose semplici. Ma, assieme ai tanti turisti, abbiamo notato anche autoctoni toscani farsi portare la tagliata di cinta e gradire molto… Il conto è stato di 46,30 euro in due, cioè 48,30 meno i due euro di parcheggio regalato, come promesso. Non è a buon mercato (il coperto costa 2,90 a testa), ma bisogna considerare che è anche situato nella piazzetta principale di uno dei borghi più belli d’Italia, quindi il prezzo mi sembra complessivamente congruo. Se potessi dare un consiglio ai gestori, opterei per una leggera riduzione di coperti e per una maggiore tranquillitàdegli ospiti. Ma, si sa, si fa anche presto a suggerire “agli altri” di guadagnar meno…
ÂÂ
05/08/2012
in effetti il vino a temperatura ambiente non è il massimo quando fuori ci sono 38° ;)