Recensione su Prestige Comacchio
visitato da Classe80 il 04.08.2012

Sabato sera cena di pesce in compagnia di mio fratello e di sua moglie. La scelta ricade sul Prestige, sicuramente uno dei locali più glamour della zona. Il ristorante si trova sul lungomare del Lido Delle Nazioni ed è anche bar, bagno e centro estetico. Inoltre, dopo cena, si balla pure a bordo piscina (entrata libera). Si può decidere di cenare su viale Italia, con un menù ad hoc e prezzi più popolari, oppure vista mare (in veranda, nel giardino a bordo piscina o direttamente in spiaggia). Noi optiamo per la vista mare ed il nostro tavolo è in veranda, con una sedia in più per la Principessa. Arriviamo verso le 9.15, non c’è ancora il tutto esaurito ma diversi tavoli sono già occupati. Il colore dominante del locale è senza dubbio il bianco ed il risultato è di grande eleganza. Meno male che le distanze tra i tavoli sono giuste visto che accanto al nostro si accomoderà una chiassosa compagnia di ex-giovani (quelli che fanno i giovani ma che non lo sono più da un po’…) con tanto di cane (di taglia medio/grande) libero di scorrazzare. Per fortuna, nel corso della serata, il cane si dimostrerà poi più educato del padrone. Proprio in riva al mare è apparecchiato un altro tavolo, sotto una tenda (ovviamente bianca) sostenuta da tre pali di legno disposti a triangolo. Gli altri sono invece disposti intorno alla piscina. Delle tre locations la veranda è sicuramente la meno suggestiva ma, vista la serata piuttosto ventosa, anche la migliore per godersi la cena. Il menù è recitato in quanto varia ogni giorno in base alla disponibilità delle materie prime (plus). Facciamo tutti un giro di antipasti: tre gamberi con pomodorini e un’insalata di mare per mia moglie. Poi due primi per me e mio fratello (tortellini ripieni di branzino e trofie zucca e cappesante) e due secondi invece per le signore (per entrambe branzino al forno con patate e pomodorini). Da bere due bottiglie d’acqua (una gasata e una no) e un prosecco extra-dry Collalto. Subito arrivano le bevande con annesso cestello per tenere in fresco il prosecco (dovrebbe essere scontato ma non sempre lo è) e un cestino di pane. Poi però più nulla per almeno 40 minuti fino a quando, per farsi perdonare e per ingannare un’attesa obiettivamente esagerata, dalla cucina escono alcuni piatti di alici marinate. Un po’ troppo piccanti per i miei gusti, ma l’effetto sortito è comunque quello sperato e cioè di ricaricare un po’ la nostra pazienza ormai in via d’esaurimento. Certo che se la Polpetta non fosse crollata dopo aver sgranocchiato un crostino la storia sarebbe stata parecchio diversa… Dopo un altro quarto d’ora arrivano finalmente gli antipasti: molto semplici (nella ricetta e nell’impiattamento) e molto buoni i gamberoni mentre l’insalata di mare è disposta su un letto d’insalata forse un po’ troppo abbondante rispetto all’ingrediente principale e accompagnata da capperi, olive, pecorino e da una salsina verde non meglio identificata. Rimango tutto sommato soddisfatto anche dalle trofie, nelle quali la zucca è ben dosata in modo da non coprire il sapore delle cappesante così come ben dosata è anche la panna utillizzata per legare il tutto. Molto delicati i tortellini (che assaggio per dovere di cronaca) mentre è perfettibile il branzino in crosta di patate (che finisco perché mia moglie non è in serata) con queste ultime un po’ troppo al dente ed un paio di lische di troppo sfuggite alla spinatura. Positivo, anche se non memorabile, l’incontro con il prosecco. Chiudiamo con 2 caffè, uno d’orzo ed uno normale. Simpatico e cordiale il servizio, equo il prezzo. Locale potenzialmente da 5 cappelli (l’avevo già visitato un paio d’anni fa quando ancora non recensivo e l’esperienza era stata notevole), ma non questa volta. Ne assegno perciò 4, arrotondando per eccesso quello che probabilmente sarebbe il giudizio più giusto e cioè dal 3 al 4!