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Sur la route des vins d’Alsace – 6
Confidando ancora sulla padrona della nostra chambre d’hotes, che giàci aveva dato una buona indicazione all’arrivo, ci rechiamo a piedi in fondo al paese, passando in mezzo ad un alone di cantine e di gerani, su strade di quadratoni di trachite, in questo localino dal nome tipicamente francese :) .
Da fuori non dice molto, una casa bianca abbastanza recente, spartana, stile più alto-germanico che alsaziano. Dentro invece è parecchio raffinato, tendente all’hi tech, assolutamente non rustico, con una vetrata panoramica che dàverso la valle del Reno.
Da bere ordino un calice di Sylvaner (che poi raddoppierò) della cantina Kneinknecht (un altro nome tipicamente francese… :) ), situata 100 metri sopra il ristorante.
Il Sylvaner è eccellente, aromatico, profumatissimo, fermo, leggermente salinato in bocca, un gran vino, forse il migliore Sylvaner bevuto lì. Avevo anche fatto un pensiero per andare a visitare la cantina, ma poi non abbiamo fatto in tempo.
Per la Marta un mezza minerale gasata… e contentàrse (non si può avere sempre la botte piena e la moglie ubriaca :) ).
La cameriera ci porta subito una mise en bouche offerta (sempre gradita): micro involtini di pancetta affumicata, tagliata fine, attorno ad un dadino di melone. Sempre gradita, ma molto micro rispetto ad altri posti (ci hanno abituati bene… ;) )
Entrambi ordiniamo poi lo stesso piatto: baeckaoffe di pesce.
Credo che un tempo la baeckaoffe la facessero solo con la carne, piatto tipico alsaziano (come la choucroute), ora anche col pesce.
Il piatto arriva in una terrinona di ceramica, con tanto di coperchio, ed è bollentissima. Dentro ci sono St. Jacques, gamberi, più un terzo tipo di pesce che non siamo riusciti ad identificare. Tutto buonissimo, freschissimo (a Strasbourg c’è un gran mercato del pesce), mescolato in un brodetto di latte e panna, vino, erbette varie, e poi patate, cipolle, carote e verze. E tutto da pocciare con le fettine di baguette. Eccellente e molto abbondante. Poco diversa da un caciucco, o da una zuppa di pesce, o dalla bouillabaisse.
Siamo belli ingolfati e quindi ordiniamo un solo dolce in due: sablè aux framboises et pistache. E’ una torta a base di pasta frolla morbida, ma nell’impasto era frullato il pistacchio. Sopra, assieme ad una crema chantilly, erano distribuiti dei lamponi freschi. A fianco, un’enorme palla di gelato al lampone, coulis di lamponi, una bella mora e un arche tange. Buonissimo.
Il servizio ha avuto una defaillance per il secondo bicchiere di vino, che ho dovuto aspettare un quarto d’ora (con un certo nervosismo), perché volevo bermelo mangiando… e intanto la baeckaoffe, ad aspettare, si era quasi completamente freddata.
La ragazza (una cameriera giovanissima) si è scusata. Piccolo neo.
Il conto finale, di 51,50 euro, lo reputo giusto per lo standard francese. Abbiamo mangiato ancora benissimo.
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23/08/2012
Ciao Carlo, leggo con curiosità felina le Tue recensioni relative ad una cucina di un territorio che poco conosco... quindi Ti chiedo: Cos'è l'arche tange? Il Sylvaner che spesso citi è figlio, fratello, cugino o lontano parente di quello che si trova nella valle d'Isarco? Sulla botte & moglie bisogna utilizzare gli estremi: o nulla (e contentàrse...:chuckle:) oppure giù di brutto così dorme per 18 ore :trink2:! Se provo a fare il galantuomo e versare 2/3 bicchieri... bla bla bla... dopo due ore mi viene un acufene! :rofl: