Recensione su Toms Diner (Belgio)
visitato da carolingio il 22.08.2012

Sulla via delle Abbazie della birra trappista – 10 Visti i prezzi che circolano a Brügge, riprendiamo il discorso del pranzo fuori e di una cena spartana in casa, anche per favorire un sonno tranquillo di notte. Konnichiwa ! :) Indovinate chi abbiamo incrociato?... Gita mattutina per 6-7 km. nella campagna attorno a Brügge, fino a Damme, un bel villaggio, col suo mini-Burg, i suoi mulini a vento e tante casette graziose, realizzate in modo singolare (per noi italici). Pista ciclabile da una parte e dall’altra del canale, dove abbiamo superato i giappo che sono arrivati invece con un battellino che fa la spola da Brügge a Damme. Altri 5 km. in bici ed eravamo in Olanda, ma è meglio non strafare, una ventina di km. al giorno sono più che sufficienti, mettendoci dentro anche le evoluzioni in città, su e giù per i ponti. Il Tom’s Diner è anche una birreria e a pranzo hanno un menu ristretto a spesa limitata. Bellino dentro, è un pub, con tavoli di legno scuro, come spesso ho visto in Inghilterra, travoni di legno sul soffitto e sempre tante cose appese. E’ in una zona “non-turistica” di Brügge, la nostra Els ci ha spiegato dove è meglio orientarsi e dove è meglio evitare. Cominciamo con sei paninetti all’aglio, striscioline di prosciutto affumicato e pomodorini confites da dividerci... erano come delle specie di bruschettine strane, molto buone peraltro. Da bere entrambe le Westmalle, la Dubbel e la Tripel, io la mora e la Marta la bionda, ma ce le siamo assaggiate. Mangiando sono eccellenti, veramente. Leggermente fruttata la Tripel, con un forte aroma di luppolo. E’ chiamata dai belgi “la madre di tutte le Tripel”, non a caso... è buonissima! La Dubbel è bruna, più cremosa la schiuma, ha un leggero sottofondo di spezie, fa meno gradi (7 la Dubbel e 9,5 la Tripel), fruttata anche questa ma con finale amarognolo. Grandi birre! I due piatti principali li scegliamo uguali: trancio di salmone fresco, cucinato in padella con baby porri, funghetti misti (che io ho lasciato alla moglie) e purè di zucca. Tutto buono, anche se non particolarmente elaborato e non abbondante. Servizio perfetto (comunque a pranzo c’eravamo solo noi) gestito da tre giovani ragazzi, compreso il cuoco, vestito di bianco con tanto di cappellone bianco, nella cucina a vista dietro il bancone. E conto altrettanto buono per la zona, 40 euro in due. Molto consigliato andarci a pranzo per evitare pelate.