Recensione su Osteria Di Rubbiara Rubbiara di Nonantola
visitato da Il.Mascetti il 22.09.2012

Recensione su
Osteria Di Rubbiara
Rubbiara di Nonantola

Visitato il 22.09.2012
Consigliatissimo!!
Scritta da Il.Mascetti
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 35.00
Coperti: 1
26 commenti

Ho sentito nominare spesso e volentieri la celeberrima Osteria di Rubbiara, famosa quanto il suo istrionico e misogino Patron Italo Pedroni (d'ora innanzi anche solo Il Patron o Il Titolare ovvero il Proprietario, nonchè l'Oste, con l'iniziale maiuscola), anima del locale e colonna portante della ristorazione modenese. Desideroso di conoscere il curioso personaggio, essendo io stesso un buffone teatrante, ho finalmente deciso, a metà della settimana trascorsa, di riservare un tavolo per sabato sera.

Prima della telefonata a Pedroni tuttavia ho ritenuto necessario, affinché l’esperienza gastromisoginosocialmaschilista potesse esprimersi nel pieno delle sue potenzialità, scorrere la rubrica telefonica per individuare la giusta combriccola per accompagnare la serata e spegner la centralina al buon Italo.

Il criterio che ha guidato le mie scelte è stato molto semplice, selezionare, non i miei compagni di merende abituali, ma bensì le loro rispettive fidanzate! Secondo voi in base a che cosa? In base alla prevedibile reazione chimica a contatto col Titolare!

Ho trovato la vegana blogger instancabile e incrollabile connessa 24/7 (che si legge tuentiforseven), figura mitologica metà donna metà telefono; ho trovato la femministasbragaverzatuttiicostiesotuttoiofacciotuttomeglioiolebazzemigliorilesoioesonoancheimpegnatanelsociale; ho persino trovato la fanatica della dieta dukann ,“du gat e o so quanti fàràvòni” (Cfr. Pensieri e parole, Zemiàn, Gustamodena 2012).

Sarebbe stato un sogno quello di riunire una siffatta armata brancaleone per far  chiuder la vena all'oste e far sì che snocciolasse i migliori anatemi del suo celebre repertorio; anelavo, già pregustavo il rischio, la spregiudicatezza di una tale situazione che avrebbe creato sicuramente un clima surreale all’Osteria di Rubbiara.

Purtroppo avrei dovuto sapere che già da tempo mi sono fatto terra bruciata con le povere creature sopraelencate e piuttosto che uscire a cena e ciucciarsi il Mascetti, hanno preferito obbligare i rispettivi fidanzati ad inventare circostanze varie ed eventuali, quali, a titolo esemplificativo ma non esaustivo: hemmm, vorremmo tanto maaaa siamo ad una conferenza sulla pace (bravo Gandhi) … no scusa non posso proprio perché lei è nella sua settimana fruttariana … pronto?! PRONTO?!cfrrcrrr non sento beneeee crfrrrr, non c’è campo scusa! TUTUTUTU.

Scesami un poco la catena, ho comunque deciso di procedere alla prenotazione di un tavolo per due, per sabato sera alle 8e30.

"Pronto!Osteria! (tono già seccatissimo)" disse il Pedroni;

"Pronto buonasera brav’uomo, desidero riservare, se possibile, un tavolo per due persone sabato sera"  replicò il Mascetti;

"Mi lasci il suo nome e il suo numero, non so mica se sabato sera siamo aperti!" ribatté il primo;

"Bene, 3xxxxxxxx, Mascetti e con la sbiniguda della sbrindellona come facciamo?"; chiese, giustamente, il signor Conte;

"La chiamo entro sera Mascetti e le dico per sabato, per il resto vediamo" così concluse la chiamata il buon Patron.

Il Titolare è stato di parola e alcune ore dopo mi ha richiamato, sempre con insofferenza, e mi ha confermato la prenotazione per sabato sottolineando che nel locale non si accettano cani, gatti, telefonini e che le femmine non son gradite:

"Pronto?! Mascetti?! Siamo aperti sabato! Se vuol venire non porti gatti, cani, telefonini e le donne solo se ben educate!"

Sabato, nel tardo pomeriggio, ogni residuo dubbio sul fatto che Pedroni abbia ragione riguardo le sue discriminazioni è stato fugato dalla mia signorina( mi spiace per i cari amici a quattro zampe e per i cellulari). Per tutto l’arco di tempo intercorso tra l’aperitivo e l’arrivo a Rubbiara mi sono piacevolmente reso conto di quanto non ci fosse assolutamente necessità di collezionare ulteriori sbragaverza per quella cena, lei era più che sufficiente vista la lite a coltello inscenata.

La mia cara lei si era inspiegabilmente messa in testa che non avrebbe consegnato per nessuna ragione il suo dispositivo mobile al Proprietario del locale e tantomeno lo avrebbe lasciato in auto esposto al pericolo di sottrazione dati i malintenzionati che risaputamente si aggirano per le strade di campagna con strumenti appositamente studiati per individuare congegni elettronici all’interno delle macchine; Via Risaie 2 a Rubbiara di Nonantola in provincia di Modena è infatti ben nota come il Bronx della bassa, la Scampia d’Emilia, la favela dell’interland modenese… se non si presta la massima attenzione Rubbiara ti prende e non ti lascia più tornare (un po’ come Bangkok, Cfr. The Hangover 2).

"Cioè fammi capire, se mi rubano la macchina o mi disintregano il vetro tu ti preoccupi del telefonino, che tra l'altro è mio e te l'ho solo ceduto!?"

“Io il mio T E S S S O R O lo spengo, e me lo tengo nella mia borsetta e nessuno mi dirà nulla”

… Preso per sfinimento le dico di fare come vuole, tanto sarebbe stato inutile farla blaterare ulteriormente. All’ingresso troviamo Pedroni che, dopo essersi presentato, come da copione, chiede se è la prima volta che mangiamo a casa sua; ci espone quindi il menu in bacheca, sempre all’esterno del locale, e ci dice che quella sera la cena sarebbe stata composta delle portate elencate, e in caso qualcosa non ci fosse andato bene bastava cambiare ristorante andando via immediatamente. Non l’ha recitata benissimo perché gli scappava da ridere.

Io invece gli ho detto che quando vado a mangiare a casa d’altri non chiedo cosa si mangia ma mi metto a tavola; la risposta deve essergli piaciuta perché ci fa entrare e con un sorriso ci dice, mostrandoci la relativa insegna in legno, che nel locale non si accettano appunto cani, gatti e telefonini. Io gli dico che il mio l’ho debitamente lasciato in auto, lei fa finta di nulla e tenta di varcare la soglia della saletta con le cassette di legno per la raccolta dei cellulari degli avventori.

Il sorriso era destinato a scomparire come avrete ben capito... e infatti...

“Alt! Qui qualcuno non me la conta giusta, voi avete un telefonino!” ; sembrava la scena in cui Fantozzi, durante Italia-Inghilterra, viene costretto ad andare coi suoi colleghi alla visione in restauro analogico della Corazzata Potemkin organizzata da Guidobaldo Maria Riccardelli, ed all’ingresso della sala proiezioni avviene il ritiro di tutte le radio e televisioni portatili previa perquisizione pesonale.

Incredibile come lei continui a fare finta di non sentire ostentando una Pokerface da far invidia a Terence Hill quando interpreta Johnny Firpo in Pari e Dispari.

“No no qui c’è qualcuno che ha un cellulare vi dico, fatelo saltar fuori o non si può mica entrare eeeh!”;

“Hmm si io ce l’ho, ma è in borsa ed è spento, quindi non può dar fastidio a nessuno”;

“No no qui siamo a casa mia e i telefoni non entrano, sono come i cani e i gatti, stanno fuori! Io vedo se qualcuno nasconde il telefono perché ho il bagaglio apposta! E lei cosa fa lascia parlare così la sua femmina? Non l’ha mica educata bene eh!” ;

“Hem mentre tu consegni immediatamente il telefono al padrone di casa io vado un attimo in auto a prendere il mio e lo consegno… -_-‘”;

Lei mi guarda vittoriosa con quella faccia che voi uomini conoscete tutti e mai vorreste vederle stampata in faccia. C’è bisogno che ve la spieghi? Io credo di no. Epic fail mio e proseguiamo!

L’ambiente sembra piacevolmente informale, le pareti sono rivestite di tutti gli attestati e le onoreficenze che sono stati assegnati al locale, all’oste ed ai suoi prodotti più noti, le grappe, i nocini e soprattutto il suo aceto balsamico tradizionale pluripremiato e decorato. C’è anche una porzione di parete che rivela il sottostante strato di mattoni, retaggio dell’antico monastero benedettino risalente al XII secolo, protetto da una bella teca di vetro elegantemente incisa.

Quello che si rivela essere il figlio dell’Oste ci domanda se beviamo acqua liscia o con bollicine e se preferiamo accompagnare la cena con Lambrusco, Sangiovese o Pignoletto; lascio scegliere a lei sapendo che tanto opterà per il rosso fermo, scelta che in seguito verrà censurata dal padrone di casa.

Il menu della serata comprende:

Tortelloni burro e salvia; Stricchetti col ragù; Arrosti misti; Pollo al lambrusco; Dolci misti della casa e liquori al tavolo.

Vino servito: Sangiovese, Castelvecchio di Ribano, cantine Spalletti, 13°: prodotto da 100% uve sangiovese, onesto, colore rubino tipo sangue di piccione.

La prima portata è stata accompagnata dalla formula “ognuno si serve da se, gli uomini per primi, alle donne se ne avanza” ripetuta ad ogni altro tavolo con la stessa voce leggermente cantilenosa dell’Oste. Tortelli, ça va sans dire, prodotti rigorosamente a mano, fatti su come Dio comanda, sfoglia gialla molto chiara e sottile; se proprio vogliamo trovare un neo lo si può rilevare nell’eccessiva levigatezza della pasta, segno quasi inequivocabile che la suddetta non è stata tirata a mattarello ma in modo meccanico. Al piin le boun dimondi, si sentono bene gli spinaci, saporito, risulta di consistenza adeguata come piace a me, questa è tuttavia questione di gusti: quello che infatti è stato appena considerato da me come un pregio ha trovato in disaccordo la mia signorina.

Tuttavia da Italo quello che pensano le donne poco importa e anzi non sono nemmeno ammesse ad esprimere opinioni e giudizi di valore indi per cui il commento femminile potrà esser considerato, nel contesto della serata, tamquam non esset.

Quanto sopraesposto potrà essere ripetuto per gli stricchetti , la sfoglia è troppo liscia e non trattiene il ragù che ne rimane quasi completamente slegato purtroppo; quest’ultimo è invece divino, mi sento di paragonarlo a quello di Ermes. Probabilmente cotto a bassa temperatura per ore…ricco e saporito.

Spazzolati i primi, Italo si accorge che ci è stato servito da bere vino Sangiovese e chiede chi l’ha scelto. Prende parola lei e gli da quella risposta che lo ferisce al petto e non avrebbe mai voluto sentirsi dare: “Ho scelto io!”

Il suo sguardo ha dapprima dell’incredulo, gli trema il labbro superiore e solo poi riesce a parlare:“Se fa scegliere a una donna lei è rovinato lo sa?Questa bottiglia le costerà ulteriori 35 Euro!”

“Aiò fat un bel interési!” a go dit me…

Ci viene portato il piatto degli arrosti misti che purtroppo non mi entusiasma: tutta carne di ottima qualità e ciò è assolutamente innegabile, tuttavia mi pare un po’ troppo secca, soprattutto la Faraona. La costina è l’elemento migliore della composizione, tenerissima all’interno e particolarmente sapida, la polpa si stacca dall’osso completamente, quasi da sé. Nulla di che la fettina di prosciutto arrosto, anche questa troppo secca; le patate sono sicuramente degne di essere menzionate in quanto accompagnate alle carni ne hanno reso meno gravosa la secchezza.

Lei non riesce a finire il piatto che è effettivamente piuttosto abbondante; è stato sufficiente fare un cenno al figlio di Pedroni, il quale appare decisamente propenso ad assecondare i clienti in barba al Patron dell’Osteria, per vedersi portare il celebre pollo al lambrusco. Questo piatto merita davvero una menzion d’onore sia per quanto riguarda la qualità della carne, morbida e cotta alla perfezione sia per quanto concerne quella sorta di glassa al lambrusco che fa da rivestimento alla portata, si potrebbe dire che si tratti di una salsa ottenuta come un ristretto. Meraviglioso e sorprendente, anche solo questa portata meriterebbe almeno una visita a Rubbiara.

Giungono infine i dolci: crostata, torta di ricotta, torta al cioccolato e amaretto e torta di tagliatelle. Quest’ultima si rivela essere davvero notevole, le altre sono semplicemente perfette. Nulla da eccepire. Anche i famosi liquorini di Italo trovano il loro spazio sul desco apparecchiato, ma noi sorseggiamo esclusivamente il suo nocino che in fin dei conti si può dire essere davvero ottimo anche se non l’eccellenza che mi era stata ventilata da non ricordo bene chi. Paragonarlo col nocino di mia nonna invecchiato 30 anni sarebbe azzardato, con trascorrer del tempo prende quel sapore di caramellato e balsamico che solo la lunga permamenza può dare e non è quindi possibile ne giusto utilizzarlo come termine di paragone per un nocino servito a ristorante.

Niente caffè per noi e conto alla cassa previo ritiro dei telefonini. Nessuna maggiorazione per il Sangiovese coraggiosamente scelto dalla mia femmina.

35 a testa come esposto e complimenti finali alla signorina che, nonostante sia un po’ lenta a nutrirsi, è stata cresciuta bene in fin dei conti ed ha mangiato tutto (hem si, quasi).

4 cappelli! Il quinto non mi sento di assegnarlo dato che gli arrosti non erano entusiasmanti, non ho potuto assaggiare il gelato alla crema col balsamico tradizionale (che non ho proprio gustato in nessuna portata seppure sia uno dei vanti del locale) e anche perché mi pare che il copione sia ormai un po’ datato e recitato con stanchezza dal patron. In ogni caso la qualità è assolutamente mirabile, siamo dinnanzi ad uno di quei locali che almeno una volta vanno provati, un’eccellenza tutta modenese! Venghino siori venghino a Rubbiara! Profumi e Balocchi, ricchi premi e cotillons se passate da Italo!

26 commenti

Jimi-Hendrix
26/09/2012
Grande! sia il racconto che la mangiata! Noto che il Pedroni ha sempre sta "fòla" dei cellulari hhiihi Ossequi, conte :-)
epicuro
26/09/2012
Da quel che ho capito qui si fanno tortelloni come si deve! Segnato! e complimenti per la Recensione e le citazioni di ALTISSIMO livello. :clap:
gulliver
26/09/2012
gli atteggiamenti del titolare, per me, non sono assolutamente condivisibili; quindi è meglio,per lui, che non ci vada!!!

26/09/2012
tutto spettacolare....
Il.Mascetti
26/09/2012
Vi ringrazio cari lettori, del resto quale uomo di cultura potrebbe dirsi erudito senza conoscere certi classici immortali... io propongo una visione a rotazione ininterrotta, dopo adeguato restauro analogico, di "Giovannona coscialunga, disonorata con onore"; "L'Esorciccio"; e "La polizia s'incazza", Nonchè la riscoperta di grandissimi attori come Luc Merenda, Giuseppe Anatrelli e Maurizio Merli!
carolingio
26/09/2012
Complimenti sig. Conte, ottima narrazione! :) Quanto al locale... finchè se schersa se schersa... ma se dovessi andarci con la mia adunca metà quando si dovesse far sul serio... per il telefonino saremmo senz'altro d'accordo con lui e fors'anche per gli animali... ma credo che alla prima esternazione razziale contro le femmine, il proprietario si prenderebbe una supercazzola memorabile da parte del falchèto... e non gliela auguro proprio... Comunque il problema non si pone, sarei senz'altro della stessa idea di Gulliver e così evito di andarci :sisi: :)
Zemian
26/09/2012
Allora... va bene c'a sòn un mazoòl (leggasi testone, in dialetto italiano)... ma ci ho messo mezz'ora per leggere questo fiume di parole! Nonostante tutto non mi sono affatto annoiato ed avidamente ho assaporato le suggestioni che ci offre, bontà Sua, il Conte.:-) Ma quanto ci hai messo a pensare et scrivere 'sta roba... considerando che la recensione è colorata come un carretto siciliano, imponente come Primo Carnera, ricca come un bus pakistano ed intarsiata (di sane fesserie) come un mobile del Maestro Piffetti??? Visto che mi hai gentilmente citato (come sottolinea Epicuro... hihihi :chuckle:) non posso non mettere il becco... Stando (che non è il marito della Standa, quella non c'è più a Mutina) a quanto dici mi sento di dire che l'esperienza è stata ampiamente positiva: da Italo si respira una buona aria, aria di osteria, cibi genuini, dialetto e varia umanità... :yes: Come ho già detto in altra sede conosco bene l'articolo: per uno che l'ha vissuto decine di volte diventa quasi un clichè il trattar male le donne, essere ruvidi, il pollo al lambrusco, ecc. ma comunque si torna sempre con un certo piacere, il piacere di ritrovare "le cose come erano, sono e saranno".:-) Per chi non ha mai provato il locale diventa sicuramente una sorpresa, per molti assolutamente piacevole ma per i permalosi (e soprattutto permalosE)... dura la vita! Quindi caro Mascetti, concordo con te sul fatto che una volta almeno si deve provare! 2 cosine ancora... l'aceto balsamico è almeno 25 anni che non lo vedo più in tavola... i g'al bvíven tót (tradotto = glielo bevevano tutto)... e la grappa di lambrusco invecchiata (quella colore della pipì dopo un nozze modenese) non compare purtroppo a fine pasto... ma ve la straconsiglio! :yes: I miei più zerbinati saluti, Conte.:-)

26/09/2012
@gulliver, bisogna sempre immergersi nella filosofia del locale...
lukeforever
26/09/2012
nn ho capito signor conte se lei va a mangiare x degustare le portate o se x fare lunghe e a volte stucchevoli recensioni del locale..cmq complimenti x la sua cronostoria della serata!
gulliver
26/09/2012
Cibus, quando è troppo è troppo.Se il cellulare è in tasca (giustamente spento) non mi deve rompere i c.....ni!

26/09/2012
sarebbe come andare alla "Parolaccia" a Roma ed offendersi per gli epiteti.....
Il.Mascetti
26/09/2012
Caro commentatore, come ben saprà, noi amanti dell'adulazione parliamo per sentir il suono della nostra voce e scriviamo per deliziarci del nostro verbo... anche qualora esso risulti stucchevole :chuckle:! Però romanzando, senza contare che Sbiniguda ha perso i contatti col Tarapia Tapioco, postergati anche un pochino antani in prefettura il racconto resta essenziale, le pietanze servite con occhiello di privilegio.
lukeforever
26/09/2012
certo mancava solo la supercazzola.... :rofl:
tata
26/09/2012
e' vero, alcuni posti sono particolari e bisogna prenderli come sono o non andarci, io per fortuna non ho mai avuto problemi, e ci sono stata spesso.E comunque posso dire che il sig.Pedroni e' cosi' anche fuori dal locale, non e' solo scena, quindi ....o ci si adegua..
airmat
26/09/2012
Stucchevole può risultare se non gradita... in caso contrario, il mio, potrei rimproverare l'eccessiva prolissità; avendola letto per intero, e non per avere maggiori nozioni da criticare, approvo. Diverso il giudizio sull'oste (con la minuscola): a me piace l'educazione, il rispetto e tutte quelle altre inutilità che in tanti criticano alle nuove generazioni per averle trascurate. Se voglio ridere vado a vedere un film comico o esco con gli amici giusti; se voglio farmi prendere in giro, a maleparole o maltrattare ('La Parolaccia' incluso) bhè... sarei da ricoverare :wine:
furzeina
26/09/2012
Bella recensione Lello Mascetti! :) ...personalmente nella mia unica esperienza da Italo è passato tanto(troppo)tempo,il ricordo comunque è molto positivo...l'oste non fù particolarmente burbero,forse perchè i cellulari in quel periodo(fine anni 80) non erano per niente diffusi :) Ora,con la clemenza di tutti,provo a buttare giù un'ipotetica "zingarata" ispirata ovviamente al film Amici Miei...protagonista...Lello Mascetti! Proviamo a riderci su... Oh Lello!Come da prenotazione ti presenti con la tua signora dal Pedroni.Entri dentro al locale con il cellulare all'orecchio con tono di voce alto parlando con un ipotetico "Dottore".Tu interrompi la chiamata con destrezza.L'oste ti chiede di riporre il cellulare in un mobile perchè sono oggetti non graditi.Tu assecondi le direttive e quasi ti scusi per il tuo "disturbo" dicendo che i cellulari possono essere effetivamente invadenti quando si mangia. Ora che sei seduto al tavolo ordina e fatti consigliare con i tuoi modi signorili. Arrivano i primi,IO chiamerò il numero telefonico fisso del Pedroni e chiedo urgentemente la tua attenzione simulando una comunicazione disturbata.Tu ti alzi scocciatissimo e rispondi a voce molto alta-"Dottore la sento malissimo!(abozza un discorso di 5 minuti che parla di atrezzature mediche).Tutti in sala devono sentire il tuo tono di voce.Chiudi la chiamata e ti scusi con la tua faccia da maiolica fiorentina.La faccia del Pedroni sicuramente sarà diventata verde come il prato dell'Artemio Franchi. Arrivanono i secondi,IO chiamerò di nuovo il fisso del Pedroni e mi spaccio per uno straniero con un maccheronico italiano simulando una chiamata molto lontana e chiedo urgentemente la tua attenzione.Ti alzi ancora più scocciato e insofferente e vai a ripondere a voce alta al "Dottor Jhonson"-"Dottore!La sento lontanissimo!Chiama dagli Stati Uniti!!??La mia segretaria gli ha detto che sono qui!!??(abbozza un dicorso di 5 minuti su una importante conferenza medica).Chiudi la chiamata e dimostrati costernato verso l'oste,che nel frattempo ha cambiato colore della faccia,rossa come una Ferrari fiammante.Tu dici che hanno provato a chiamarti sul cellulare. Siamo al dolce,IO chiamerò l'ultima volta e mi spaccio per un tuo dirigente in Cina e chiedo urgentemente la tua presenza.Tu ti alzi allargando le braccia dicendo un esasperato"Basta!!".Con tono alto rispondi arrabbiato-"Fumagalli cos'è successo!!??(abbozza 5 minuti di discorso su un importante affare).Chiudi la chiamata e allarghi le braccia ancora più costernato dicendo-"Bisognerebbe eliminare anche i telefoni fissi!!!".Il Pedroni sicuramente starà bollendo come una pentola a pressione. Finisce il pasto.Farai i complimenti all'oste per le ottime libagioni.E quando recupererai il tuo cellulare dal mobile farai presente che hai la batteria scarica e chiedi con cortesia(ricordandoti improvvisamente) di fare una telefonata urgente con il telefono fisso.Ora immaginiamo la faccia esasperata del povero Pedroni :) :) :) A proposito di Amici Miei...(per lo staff)...l'ex locale La Padella di Sorbara di Bomporto a riaperto con il nome AMICI MIEI con tanto di fotogramma cinematografico!Non è una zingarata!!!E' vero!! Un salutone a tutti!!!
epicuro
27/09/2012
@furzeina L'idea non è male, però personalmente non riuscirei a praticarla, penso sia meglio non fare arrabbiare chi ti deve ancora portare del cibo in tavola....sai c'è roba in giro che non vorresti proprio mettere in bocca...!! :uahah: :rofl:
Nightflyer
27/09/2012
Quindi quelli come me praticamente sempre reperibili per l'ospedale (non posso chiamare tutti per dire che sono da Italo) non hanno nessuna possibilità di cenare in questo posto? :sisi:
Zemian
27/09/2012
Diciamo che con la tecnica Furzeina secondo me qualcuno esce dall'osteria con i piedi all'uscio... potrebbe essere il gestore colto da malore per tutte quelle angherie morali perpetrate oppure (moooolto più probabile) l'incauto avventore schiacciato da un bancale di grappa precipitato (scriverà la Gazzetta della Bugadèra di Nonantola nella sezione cronaca) non si sa come sulla testa del malcapitato. :chuckle: Bella questa immagine Furzeina, sto immaginandomela e rido da solo davanti al pc... :rofl:
Rolando
27/09/2012
se questa non viene scelta come la recensione del meso mi ritiro :rock: in ogni caso, quando si va a casa di qualcun altro si seguono le sue regole: se non ti sta bene non entri!!!
Il.Mascetti
27/09/2012
La mi garba eddimolto la tua pensata caro Furzeina! Lì a Rubbiara si rischia con queste trovate quantomai opportune... @Rolando Sentiti ringraziamenti per il supporto ;)
furzeina
27/09/2012
@epicuro:ovvio che chi subisce una "zingarata" non la prenda bene...ma il bello è che se ne deve accorgere in tempo mentre la sta subendo....gli scherzi da prete(parente stretto della zingarata)sono sempre esistiti!E chi nella vita non ne ha subito almeno uno!?Sopratutto da giovincelli bischeri sotto naja ad esempio!E' chiaro che se lo fai in un ristorante,se scoperto,rischi efettivamente di ritrovarti pietanze in "Borgia style"! :) @Nightflyer:se ti chiami dottor Doug Ross tutto ti è concesso! :) :) @Zemian:Cielo di grappa ispettore Callaghan,il caso Pedroni è tuo!Sguinzaglierò i miei alambicchi in rame di epoca del proibizionismo! :) :) @Mascetti:Onore al Conte! Un'altra zingarata sarebbe quella di organizzare un pranzo di lavoro ad un manipolo di alti dirigenti di una grossa azienda di telefonia mobile in cerca di un posto tranquillo e con cucina tradizonale..."Mangiare senza confini"!! :) :) ....e ridiamoci su perdindirindina!!!! :)
golosona
27/09/2012
Omaggi al conte, è la Sua prima recensione che leggo e l'ho trovata godibilissima, i miei più sinceri complimenti!!! Furzeina, divertentissimo anche il tuo rimedio! :lol: :clap: :clap:
furzeina
27/09/2012
Diciamo che è un rimedio un "pelino" guascone per spezzare un po' la monotonia della vita di tutti i giorni...come appunto cercavano di fare i personaggi del film Amici Miei ai danni dei poveri malcapitati di turno :) ...la noia è una brutta bestia :)
golosona
27/09/2012
Concordo! :marameo: :chuckle:
Rolando
28/09/2012
cinesi...alle funi...
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