Domenica verso le 19.00 vado a recuperare quel che rimane di mia figlia al termine di una festa di compleanno con i compagni di scuola. Il tempo è proprio uggiuso ed inizia pure a sgocciolare.
Mi fermo attratto dalla musica. Nel bar, arredato modernamente, un pianobarista con luci azzurrognole intona canzoni italiane che alleviano il buio grigiore della serata. Entro ed il tempo che più autunnale di così non si può, mi fa ordinare una cioccolata in tazza.
Mentre attendo mi siedo ad ascoltare il musicista ed i miei pensieri divagano e svariano in questo frangente che mi porta alla mente la fine delle vacanze estive della tarda adolescenza.
Arriva la mia cioccolata bollente che mi teletrasporta la mente all'inverno ed alle sue sfumature ancora lontane ...
Mi lascio condurre dalla musica nei meandri delle mie rievocazioni, estraniandomi dal contesto e dalle altre persone presenti, chi con l'aperitivo, chi con la birra ...
Il fondo della tazza e l'orologio mi dicono che devo riconnettermi con i miei impegni, mi alzo, pago 2,00 € e vado a prendere la bimba.
Bella musica, buona la cioccolata, bella densa e scura come piace a me ... a ricoprire i nostalgici ricordi fatti riafforare dalle suggestioni.
L'ampio parcheggio esterno offre un posto libero in più con la mia partenza nel buio del cielo plumbeo ...
ÂÂ
03/10/2012
Chissà l'effetto che farebbe togliere la "y" greca sostituita dall "i" nella mega scritta sulla collina di Los Angeles? :)