Recensione su A Casa di Josephine Alessandria
visitato da IlariaL il 07.10.2012

Recensione su
A Casa di Josephine
Alessandria

Visitato il 07.10.2012
Poteva andare meglio..
Scritta da IlariaL
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 23.25
Coperti: 1
7 commenti

In trasferta ad Alessandria per gustarci  la fiera gastronomica dedicata al cioccolato e ai biscotti,e purtroppo impossibilitata a seguire gli ottimi consigli del gentilissimo Zemian ( il ristorante da lui suggerito è chiuso la domenica), dopo un lungo giro per le vie del centro storico adocchiamo questo piccolo locale che si affaccia direttamente sulla splendida piazza Duomo: dopo una veloce consultazione al menù che si trova davanti all'ingresso notiamo che i prezzi generali sembrano nella media, e soprattutto che il ristorante offre anche servizio di pizzeria, dunque decidiamo di buttarci su un assaggio di antipasti tipici della zona  e poi pizza per tutti.

Il locale appare fin da subito molto curato e ricercato: le sale del ristorante si trovano al primo piano, e per accedervi è necessario salire lungo una scala di marmo arricchita da un lungo tappeto rosso scuro, un colore predominante anche nel resto del locale, tutto giocato sui toni del bordeaux e dell'oro e sull'abbondanza di marmi e broccati. Nonostante non ami particolarmente lo stile ispirato all'età napoleonica lo trovo nel complesso gradevole, così come apprezziamo il fatto di essere condotti in una piccola sala contenente appena quattro o cinque tavoli e a quell'ora deserta.

Oltre a questa saletta,da cui si gode una splendida vista sul Duomo, e ad un'altra identica alle nostre spalle è presente un salone più ampio e con diversi tavoli, apparecchiati in modo semplice ma ricercato, con tovagliette color crema a contrastare gli arredi più scuri.

Il cameriere che ci ha accolto viene immediatamente redarguito dal titolare per averci fatti accomodare nella saletta piccola, e subito ci porta i menù: dopo una attenta consultazione e uno scambio di pareri optiamo per un antipasto di salumi misti, che assaggeremo tutti, e quattro pizze dalle ricche farciture, tutte diverse per potercele scambiare.

Al momento delle ordinazioni, però, il cameriere ci informa scusandosi che si è dimenticato di dirci che a pranzo non è possibile mangiare la pizza perchè la fanno solo alla sera..nè sul menù all'esterno nè su quello cartaceo consultato al tavolo vi è la minima traccia di questa informazione, dunque chiediamo ancora qualche minuto per decidere i nostri piatti, e nel frattempo ordiniamo una bottiglia di acqua frizzante, una di acqua naturale e una bottiglia di Barbera d'Alba per mio padre.

Mentre consultiamo nuovamente il menù il cameriere si affanna per portarci le bevande e il cestino del pane "appena sfornato" (che si rivelerà essere a mio parere surgelato e ancora piuttosto crudo all'interno), in quanto nel frattempo viene continuamente richiamato nell'altra sala dal titolare, che di certo non usa modi gentili per farlo, e addirittura una volta fa suonare un campanello.

Tentiamo di ordinare, ma siamo costretti a farlo a più riprese per lo stesso motivo, il povero cameriere va e viene e nello stesso tempo cerca con gentilezza di rispondere a qualche domanda di mio padre a proposito della suggestiva piazza che si vede dalla nostra finestra. Alla fine riusciamo ad ordinare tutti e optiamo per :

- un antipasto di affettati della casa

- due piatti di agnolotti alle noci

 

- un piatto di tagliatelle al Marsala

- un piatto di bocconcini di pollo del Cardinale, con patate, carciofi e pomodori pachino

L'antipasto viene servito quasi subito e ci vengono portati dei piattini per poter fare un assaggio collettivo: i salumi sono di buona qualità, assaggio il prosciutto crudo ed è magro e saporito, anche la porzione è sufficientemente abbondante, mentre i piatti principali si riveleranno di tutt'altra portata.

Poco dopo ci vengono serviti i tre primi e il mio secondo, sono tutte porzioni medie, non di certo abbondanti, anche se si nota una certa pretenziosità nel voler presentare il piatto in modo piuttosto ricercato: in realtà i miei bocconcini di pollo si riveleranno intrisi di olio sul fondo, poco cotti soprattutto all'interno e accompagnati da patate simil-lesse saltate in padella assieme alla carne e a  carciofini sott'olio. Buoni i pomodorini pachino e l'aggiunta di rosmarino al piatto, anche se nel complesso non posso dire di essere rimasta molto sodisfatta.

Anche mia madre concorda sulla cottura limitata della carne assaggiando il mio piatto, mentre io preferisco non provare i loro agnolotti in quanto interamente ricoperti da un sugo a base di panna. Il mio moroso apprezza le sue tagliatelle, condite con un sugo a base di speck e pinoli e ripassate in padella con l'aggiunta di Marsala, e viene in mio soccorso aiutandomi a finire il mio piatto.

Terminato il pasto ci facciamo portare quattro caffè e rinunciamo ad un assaggio di dolci (pensando a quanto ci attende per le vie della città): prima di ripartire per il nostro tour dolciario abbiamo giusto il tempo per assistere ad un altro attacco del proprietario verso il cameriere proprio davanti ai nostri occhi mentre paghiamo il conto, davvero spiacevole assistere ad episodi del genere, anche perche l'interessato è stato subissato di ordini per tutta la durata del nostro pranzo, nonostante il locale non fosse affatto pieno e nonostante la sua innegabile efficienza, gentilezza e precisione.

Il conto è così composto:

- 1 piatto di affettati: 10 euro

- due piatti di agnolotti: 24 euro

- 1 piatto di tagliatelle al Marsala: 12 euro

- 1 piatto di bocconcini del Cardinale: 8 euro

- 2 bottiglie di acqua: 4 euro

- 1 bottiglia di Barbera d'Alba: 19 euro

- 4 caffè: 8 euro

: 4 coperti: 8 euro

A parte il conto medio alto pagato, soprattutto in rapporto alla scarsa abbondanza dei piatti consumati, usciamo delusi e vagamente amareggiati, perchè nessuno di noi è rimasto entusiasta dei piatti assaggiati, a parte forse il buon antipasto a base di salumi, ma soprattutto per le imbarazzanti scene alle quali abbiamo assistito, un posto che sicuramente non mi sento di consigliare, non tanto per il tipo di cucina o per il locale, perchè a livello di cibo i gusti sono assolutamente soggettivi e gli ambienti erano puliti e ben presentati, quanto per la qualità del servizio offerto e per il disagio provato in alcuni momenti durante il pranzo.

Indubbiamente questa volta poteva davvero andare meglio...

 

 

 

7 commenti

golosona
09/10/2012
Un vero peccato, soprattutto per il povero cameriere! Tu ti sarai sicuramente rifatta col cioccolato, chissà che cose buone, che invidia!!! :sbav: :yes:

09/10/2012
La tua descrizione è precisa e dettagliata,una curiosità, il vino era buono ?
IlariaL
09/10/2012
:)io personalmente non l'ho assaggiato, mio padre lo ha trovato molto buono anche se un po caro, dato che ho dimenticato di precisare che era una bottiglia piccola, non ricordo di preciso la quantità ma di sicuro meno di 1/2 litro :mmm:
testapelata
09/10/2012
probabilmente una mezza da 0,375 ; in ogni caso credo che sia la prima volta che una Tua recensione sia "di delusione" e lo si nota anche dalla stesura della stessa :clap:
IlariaL
09/10/2012
:( si,in effetti è proprio così..esperienza non esaltante per quanto riguarda il cibo e da dimenticare per quanto riguarda il servizio..per fortuna ci siamo rifatti con i favolosi biscotti in giro per la città :chuckle:
Zemian
10/10/2012
Zemiàn s'intende gentilissimo perchè gli piace il salame gentile... :chuckle: Detto ciò, in passato visitai anche io questo locale ed ebbi le medesime impressioni, nemmeno a farlo apposta esattamente rigo per rigo di quanto dice IlariaL... Personalmente mi trovo parecchio a disagio in contesti simili, facendo pure il garantista maximo (ed è un vestito che mi va già parecchio stretto) nella questione strettamente morale (ergo le ragioni o meno di questi atteggiamenti) rimango basito per quanto riguarda la questione gestionale: ma qual'è il cliente che torna in un locale dopo aver assistito a mugugni, battibecchi, vessazioni, ecc. da parte del personale o (peggio) della proprietà? :mmm: Credo fermamente che i piatti sporchi (stiamo pur sempre parlando di cibo :-)) vadano lavati in cucina, in queste come in tutte le altre attività... in queste poi bisogna prestare ancora più attenzione, c'è il contatto con il pubblico... Quando capita l'imbarazzo è veramente notevole, un'aria gelida mod. stazione di Omsk a Gennaio scende sul tavolo e ti blocca le papille gustative... od almeno capita così al sottoscritto. :sisi: Tornando ad IlariaL peccato per l'esperienza non esaltante, location e contesto (Piazza Duomo) meritano veramente in una città che definirei... bruttina? (cari 3 fratelli, amici, omologhi Pino, Bruno & Domenico non me ne abbiate... tornerò presto a trovarvi :-))... Cara IlariaL, almeno il tuo Gianni Rivera lo hai incontrato dopo a forma di biscotto... ;) :yes:

10/10/2012
Grazie per la precisazione IlariaL, la prossima sarà un successo!
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