Dopo una visita al MamBo (museo dell'arte moderna di Bologna) mio marito ed io vogliamo riposarci un attimo e bere qualcosa.
Sono le 19 circa, passiamo davanti a questo bar, l'unico aperto in zona, vediamo che è interessante e ci fermiamo.
C'è un tavolino vuoto, per fortuna. Devo dire che il posto non è molto grande: un bel bancone da bar con ben esposti degli stuzzichini tipo gnocchini farciti, panini, frutta a pezzi, e anche dei classici come patatine, arachidi, olive, sulla destra del bancone ci sono 3 tavolini che possono ospitare una decina di persone, fuori dal bar, sotto al portico ci sono altri 4 tavolini da 4 sedie ciascuno e noi ci accomodiamo in uno di questi.
Un cameriere molto gentile ci ha accolto subito appena arrivati e viene a prendere l'ordinazione.
Dovendo prendere la macchina poco dopo scegliamo 2 ape pochissimo alcolici la cosiddettta bicicletta, ovvero una delle sue tante versioni, aperol più cedrata tassoni.
Ci portano subito anche patatine, arachidi e dei rettangolini di piadina al prosciutto ben calda: ottima.
La particolaritàche mi ha spinto a scrivere la rece è che ci hanno servito in un bicchiere di vetro, ben servito con un ciuffo di foglie di sedano, alcune carote e sedano puliti e tagliati a filetti da sgranocchiare.
Le verdure erano freschissime e si mangiavano volentieri!
A Modena non mi era ancora capitato, non so se lo facciano tutti i bar a Bologna, ma almeno in quello sembrava più nella norma mangiare quelle verdurine che non alzarsi per andare al bancone a servirsi personalmente!
Forse nessuno andava al bancone perché sapevano giàche non era eccezionale?
Pur sentendomi un po' sfacciata, sono andata anche al bancone per vedere la varietàdei cibi; era variato, ma purtroppo tutto freddo e al gusto non erano molto gustosi.
Se dovessi giudicare sulla base di quello che ho ricevuto al tavolo e per il servizio, darei 4 cappelli, per quello che ho visto e assaggiato dal bancone, 2 cappelli.
Faccio la media 3 cappelli!