Recensione su Belvedere Sona
visitato da carolingio il 13.10.2012

Recensione su
Belvedere
Sona

Visitato il 13.10.2012
Consigliatissimo!!
Scritta da carolingio
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 18.50
Coperti: 1
6 commenti

Un’altra bella scoperta. E un altro Belvedere.

Siamo a metà strada, tra la zona del Valpolicella e la zona del Custoza: quindi, da bere due calici di Classico (Valpolicella) Masi Bonacosta per me, e da mangiare guancetti di vitello cucinati nel bianco di Custoza. Ma andiamo con ordine.

Mi sto dedicando (ultimamente in modo particolare) a cercare posti dove si spenda poco poco, e si mangi bene bene. In questo caso devo ringraziare Trip, perché il locale l’ho scoperto lì.

E’ in centrissimo di S. Giorgio in Salici, un piccolo paesino vicino a Sona. Casa decorosa dei primi del novecento e interni decorosi, non pacchiani, puliti, muri per metà rosa carne e per metà rivestiti in legno. Sono due stanze con circa  una cinquantina di coperti in tutto.

Quello che subito attira la Marta è il carrello dei dolci, tutti fatti in casa ci dice il cameriere proprietario: spiccano uno strudel di mele e frutti di bosco, appena iniziato, e una torta al cioccolato… saranno quelli che prenderemo alla fine, ma ce n’erano tanti altri, tutti molto ispirosi… strudel normale con mele e uvette, torta ripiena di crema chantilly, diversi tipi di tiramisù (per chi ha letto la mia precedente recensione della Trattoria Biondani… qui ci voleva il vecchiotto che desiderava ardentemente el tiramessù…  :)  ), e altre torte che adesso non ricordo.

Bene, mi accorgo che questa recensione sta andando al contrario, comincio dal fondo… va beh, la lascio così e dico a chi legge che le due torte che abbiamo mangiato erano eccellenti, buonissime, porzione giusta tendente all’abbondante, come quelle fatte da mia moglie o da mia mamma. Costavano 3,5 euro l’una.

Specifico il prezzo, normale per una trattoria, perché adesso volevo sottolineare quello dei primi.

Abbiamo ordinato: io un piatto di fettuccine con la zucca e lo speck, la Marta un piatto di capunsèi saltati nel burro e nello speck (al cuoco deve piacere lo speck…  :) … ma anche a noi…  :)  ). Mia moglie chiede se è possibile avere una porzione ridotta, perché vuole riuscire a mangiar di gusto anche il secondo e, soprattutto, arrivare al dolce!  :)

Non le arriva quindi una porzione gigante come quella delle mie fettuccine, ma una porzione “normale”. I capunsèi sono fatti in casa, deliziosi, impasto buonissimo, sughetto altrettanto. Le fettuccine non le fanno loro ma le comperano presso un pastificio artigianale di Valeggio, dove comperano anche i tortellini: squisite anche le fettuccine, cotte perfettamente e perfettamente amalgamate con i pezzettini di zucca, che avevano rilasciato un leggero sughetto addensante, e lo speck.

Ora arriva il bello: le fettuccine vengono fatte pagare 5 euro, che, ritengo, sia comunque poco per una trattoria con cucina semplice… mentre i capunsèi ci vengono fatti pagare 3 euro! E giuro, era una porzione normale (oltreché un piatto di bontà sublime). Ordiniamo anche una minerale gasata. Il cestino del pane, conteneva dei panettini comuni normali. Il mio vino è un Valpolicella tra i migliori in circolazione, però la bottiglia era a metà e doveva essere aperta da qualche giorno, perché, pur rimanendo un buon bicchiere, non aveva lo sprint solito.

Il secondo ce lo dividiamo: guancetti tenerissimi e gustosissimi, erano come il burro, fatti andare benissimo con micro cubettini di carote e Custoza. Carne di alta qualità, cucinata benissimo. Quantità normali.

Il piatto con la catalogna invece era smisurato, e la catalogna era semplicemente bollita… buona sì, prodotto fresco, ma era semplicemente bollita e la condiamo con olio e sale. La Marta mi fa presente che una catalogna come si deve dovrebbe essere saltata e cucinata meglio. Boh… certamente non era granchè, ma non era nemmeno cattiva.

Il conto è di 37 euro (in due!)

C’era tutto pieno ieri sera, e volevo prenotare per domani, ma era tutto esaurito… e il motivo è evidente… gran posto! Sono incerto se dare il massimo per la sua categoria, ma qualche piccola defaillance c’era e allora per stavolta vado di quattro. Ma ci tornerò di sicuro per assaggiare dell'altro!

E' vicino all'uscita dell'autostrada di Sommacampagna (sulla A4 Milano-Venezia)

 

6 commenti

borlengo
14/10/2012
Grazie tantissimo Carolingio
carolingio
14/10/2012
figurati, per me è un piacere :)
Zemian
14/10/2012
Ma pensa te... Questa zona l'ho battuta un milione di volte x lavoro e di sto posto non sapevo l'esistenza... Comunque merita (e si spende very poco) :-) La direttrice MI-VE la sfrutto comunque ancora, spero capiti l'occasione di una sosta gustosa (non so se resisterei a sferrare l'attacco al carrello dei dolci decantato...) ;)
carolingio
14/10/2012
carissimo Zemian, pensa che nei dintorni (è a 15 km. da casa mia) ci abito da una vita e non lo conoscevo neanch'io... ;) :) adesso dimmi te dove trovi uno che ti dà da mangiare un piatto di capunsèi (ottimi) a tre euro... e uno che te li fa pagare sette-otto euro (prezzo peraltro abbastanza in linea) in un ambiente simile, non ci guadagna semplicemente un po' di più? (qui però devo ammettere che siamo veramente al limite... fantastico! :) )
Zemian
14/10/2012
Ah... Penso che un piatto di capunsei a quel prezzo sia introvabile (ma anche il resto rimane economico). :yes: Penso e spero che il locale sia commercialmente premiato per queste scelte. :-) Colgo il tuo spunto per mettere le mie riflessioni in coda all'interessante post dedicato... Non ho ancora avuto il tempo ;)
carolingio
14/10/2012
Non c'è dubbio che il buon prezzo sia premiato (anche se non sempre ad un buon prezzo corrisponde buona qualità, anzi più facile, in genere, trovare qualità più scarsa). Mentre ero alla cassa che pagavo, è entrato un signore, evidentemente in confidenza col proprietario, che gli ha detto: "Eh... com'èla che qua fòra ghè pien de machine e dale altre parte no ghè nissuni?" ;) :) (nissuni=nessuno)
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