In realtàho usufruito del servizio bar, anche se nella schermata del locale compare solo il ristorante.
Il locale è una costola della Biblioteca Loria di Carpi, che data la posizione in pieno centro storico si è guadagnato anche una clientela che forse non sa neppure che dal bar si entra direttamente in biblioteca.
Un bancone per quasi tutta la lunghezza della sala caratterizza l'arredamento informale dotato di alcuni sgabelli, mentre fuori una veranda accoglie un buon numero di sedie e tavolini, che godono di uno degli scorci più affascinanti del centro: il Palazzo dei Pio (più noto come il castello) e Piazzale Re Astolfo. La leggenda studiata in terza elementare identifica il condottiero longobardo come il fondatore del primo edificio di Carpi, il cui gonfalone inneggia al falcone, usato dal "barbaro" per la caccia, posato sulla cima di un carpine.
La visuale ed i ricordi di scuola mi rimandano alla Sagra, che sempre la suddetta leggenda indica come eretta proprio da Re Astolfo nel luogo dove ritrovò il suo amato falco disperso durante una battuta di caccia. Per i non carpigiani, la Sagra è quel che rimane di una pieve romanica di epoca medioevale, ridotta alle dimensione della sola abside, affiancata da una torre campanaria, alta una cinquantina di metri, che funge da guardiano della città.
La sera ha giàimbrunito i contorni degli imponenti edifici, mascherandone le ferite e le mutilazioni inflitte dal sisma di maggio, e le sagome dei pedoni e dei ciclisti si fanno scure ed indefinite.
Attraverso la biblioteca ed entro nel bar per un caffè macchiato. Mi viene servito con cortesia per 1,00 €.
Mi ha sempre affascinato la leggenda di Re Astolfo e del suo falcone e non riesco a non rievocarla, anche solo per un istante, quando attraverso questo angolo della città, nascosto intimamente dal castello dietro alla più fastosa e festosa Piazza.
Magari mi dilungherò di più sulla storia e sull'origine di questi luoghi in un'altra occasione a beneficio (... o a detrimento, a seconda dei punti di vista e degli interessi) dei non carpigiani.
Propendo per 3 cappelli, perché lo scenario che fa da cornice al luogo e l'aria antica che si respira seduti in uno degli angoli più suggestivi di Carpi sicuramente meritano di essere consigliati per una visita, anche solo per un caffé, risultato un pochettino lungo per i miei gusti.