La Falce si trova nella periferia della cittàall'interno di un anonimo capannone. Il primo impatto non è certo incoraggiante, però una volta entrati ci si trova davanti ad un locale arredato in modo semplice ma non anonimo, con grandi pannelli dipinti che rappresentano scene di vita rurale e due enormi lampadari in ferro battuto. Il soffitto è alto e quando c'è molta gente si sente un fastidioso rumore di fondo. La cucina si apre sulla sala di ristorazione ed il nostro tavolo era nelle sue immediate vicinanze. Morale della favola : terminata la cena e rientrati in auto mia moglie ed io abbiamo avuto l'impressione di essere usciti da una friggitoria e siamo stati costretti a lasciare per tutta la notte i vestiti in terrazzo. A parte questo alla falce non si mangia male, cucina modenese soprattutto, con personale disponibile ed educato, anche se un po' troppo lungo a servire. Ordiniamo due tortelloni di zucca dello chef, conditi con scaglie di grana, aceto balsamico e lardo di Arnad (nel menù c'è scritto Arnaux, ma si tratta di lardo di Arnad, quello valdostano, che come sapore è al livello di quello di Colonnata), buoni ed abbondanti. Come secondo ordiniamo due carpacci di chianina, non male, e anche abbondanti come porzioni,però era chianina trattata con erbe ed aromi, tipo carne salata, mentre a noi piace soprattutto il carpaccio di chianina "nature". Di contorno io scelgo patate fritte mentre Angela si fa tentare dai funghi fritti, veramente buoni, leggeri, la cosa migliore della serata, peccato che fossero scarsi. Come vino abbiamo optato per un Lambrusco Grasparossa Monovitigno Moretto, un po' troppo aspro per i miei gusti, di grasparossa monovitigno ne ho assaggiati di migliori. Terminiamo con due caffè ed un nocino, gentilmente offerti dalla casa.                                                                                                                                                                                                                                 Il posto è sicuramente alla buona, ideale per tavolate e serate passate in compagnia, azzeccatissimo per gnocco e crescentine, che abbiamo visto scegliere da numerosi commensali. La cucina è ruspante, senza grandi voli pindarici, i piatti sono abbondanti,(a parte i funghi fritti!!), discreto il rapporto qualità- prezzo. In complesso sarebbe un locale da provare almeno una volta.ÂÂ
04/11/2012
Strano per il Monovitigno....l'ho sempre trovato ottimo, anzi, direi il migliore tra i provati (lo scelgo sempre quando me lo propongono...) e anche per la lentezza, mai sperimentata... Concordo sulle crescentine e gnocco, per me imbattibili se si resta a Modena città :)