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E' la quarta volta che visitiamo la trattoria di Amerigo e come sempre è stato un successo.
In occasione della Sagra del Tartufo di Savigno, abbiamo prenotato per il pranzo 3 settimane fa trovando miracolosamente l'ultimo tavolo. Ci siamo accomodati nella saletta grande al secondo piano (5 o 6 tavoli per una ventina di persone) tutta affrescata con immagini bucoliche del bosco.
Dato che si va una volta all'anno, essendo a 80 km. da casa, abbiamo deciso di seguire il menù degustazione del "sottobosco" a € 72,00 escluse le bevande. In questo modo si ha la possibilitàdi assaggiare tutto il repertorio autunnale della trattoria.
Devo dire che il menù è equilibrato e fatto per essere mangiato tutto. Inoltre per non farci mancare nulla, abbiamo aggiunto la polentina con tartufo bianco come antipasto.
Quest'ultima, arrivata come primo piatto, è servita molto morbida, in una piccola fondina e il tartufo pregiato grattugiato è abbondante. Chiaramente il costo, data la scarsitàdella materia prima, è abbastanza proibitivo: € 24,00! Però merita, se siete appassionati di tartufo.
Poi arriva una battuta di carne cruda di bianca modenese con abbondante tartufo nero. Sei piccoli bocconcini di carne tenera e saporita, condita con buon olio e.v. e da una puntina di scalogno, completata dall'aroma leggero del tartufo nero.
Il successivo antipasto sono porcini saltati su crema di borlotti: piatto buono, peccato però che i funghi non fossero saporitissimi.
Si passa all'assaggio dei 2 primi piatti. I passatelli asciutti sono conditi con una crema di parmigiano (acquistabile anche nella dispensa di Amerigo) e spolverati con tanto tartufo nero: piatto saporito e piacevole. Poi si passa alla lasagnetta con ragù di cacciagione e funghi galletti: buona la pasta gialla e la besciamella, appena percettibile la carne; i funghi sparsi sulla lasagna e qua e lànel piatto completano un altro piatto appetitoso e bello sostenuto anche nella versione assaggio.
Il secondo del menù è "l'uovo Amerigo" con tartufo bianco. Il piatto merita un'ampia descrizione. La versione in porzione intera, ordinata da un commensale, è composta da 2 uova: uno in camicia coperto da purè e completamente nascosto da scaglie di tartufo; l'altro è un tuorlo posto in un cestino di parmigiano sormontato da albume montato, il tutto cotto al forno e spolverizzato con tanto tartufo.
Devo dire che sia il piatto intero che la porzione del menù (solo l'uovo nel cestino di parmigiano) sono riuscitissimi. La presentazione è stupenda, difficile da descrivere a parole, e l'uovo esalta alla massima potenza l'aroma del tartufo pregiato. Da provare!
Siamo in dirittura d'arrivo e ci viene servito un ottimo sorbetto al lambrusco. Sempre compreso nel menù si può scegliere tra dessert e formaggi. Sono molto tentato da questi ultimi: c'è una bella lista di pecorini, caprini e vaccini, ma ormai siamo abbastanza sazi. Rimane solo un piccolo spazio per un mascarpone con crema all'uovo e una spuma di ricotta con saba (mosto cotto). Comune denominatore dei 2 dolci sono la qualitàdella materia prima e la lavorazione minima del prodotto.
Hanno accompagnato il pasto gustosi tipi diversi di pane e piccole tigelle di accompagnamento alle uova.
In una bella lista di vini dei colli bolognesi, abbiamo scelto un Negrettin del 2010, vino rosso leggero e piacevole a tutto pasto. Il servizio è molto gentile e preciso pur in una domenica molto affollata. Il conto finale è stato di quasi € 100,00 a testa.
Il giudizio finale è, come le altre esperienze, molto positivo. Per me è sicuramente uno dei templi della gastronomia emiliana e forse anche oltre, per ciò che conosco. Sicuramente, dati i tempi e i costi, non è da frequentare spesso. Però consiglio di provare anche solo l'esperienza senza tartufo bianco: i salumi, i primi, i secondi di selvaggina o di mora romagnola sono di qualitàeccelsa. In questo modo con 50 euro ci si può divertire.
20/11/2012
Ben ritrovato! :)