L'occasione è di quelle irrinunciabili: un amico saràdi passaggio in Italia solo per qualche giorno, dunque ha pensato di organizzare una cena per salutarci tutti e nel contempo  gustarsi la sua pizza preferita, quella dello Smeraldo appunto. Avevo giàlungamente sentito parlare di questo locale, famoso soprattutto per le sue pizze belle alte e dai cornicioni soffici come panini, l'idea non mi alletta particolarmente, amando la pizza sottile quasi fino alla trasparenza, ma la curiositàdi sperimentare un nuovo locale unita all'idea di trascorrere una piacevole serata con gli amici più cari mi fa accettare molto volentieri l'invito.
Il giorno prima il nostro amico ci comunica che il locale non accetta le prenotazioni (eravamo in 14), dunque sarànecessario giungere abbastanza presto per sperare di avere un tavolo: non apprezzo particolarmente il fatto di non accettare le prenotazioni, soprattutto nel caso in cui appunto la compagnia si presenta come  piuttosto numerosa, ma capisco che da questo punto di vista ogni locale e ogni gestore abbiano una loro filosofia interna. Siccome io e il mio moroso siamo in zona per alcune commissioni arriviamo per primi, attorno alle venti, in un locale ancora abbastanza vuoto ( nelle ore successive si riempiràquasi per intero) e subito chiediamo se c'è la possibilitàdi avere un tavolo: inizialmente ci viene detto che non saràpossibile avere un tavolo unico, dunque saranno costretti a farci accomodare in due tavoli separati..non ne siamo molto entusiasti, ma ormai data l'ora e il fatto che tutti gli altri sono in arrivo decidiamo comunque di accettare la proposta.
Alla fine riusciranno comunque a prepararci un'unica tavolata unendo diversi tavoli, e nell'attesa mi guardo un pò attorno, notando un arredamento forse un pò troppo pretenzioso ed elaborato, fatto di grossi lampadari, cristalli, imponenti tende di velluto e stemmi (presumo della famiglia proprietaria del locale) disseminati ovunque,anche sui piatti, tonalitàcalde e apparecchiature eleganti e gradevoli.
All'arrivo dei nostri amici consultiamo insieme il menù e ci accordiamo per scegliere pizze rotonde per la maggior parte dei commensali, mentre alcuni sono incuriositi dalla pizza al metro: io onestamente, dopo aver visto passare nei tavoli accanto mezzi metri enormi, con il bordo più alto che io abbia mai visto, decido di scegliere una pizza rotonda "basica", come faccio quasi sempre nei locali mai frequentati prima, e ordino una pizza bianca con l'aggiunta di prosciutto crudo, il mio moroso sceglie una margherita con bufala, altri scelgono pizze margherita o napoli, e in più vengono ordinati due mezzi metri di pizza rossa (margherita) per gli amanti del genere super alto. Per quanto riguarda le bevande ordiniamo sei bottiglie di acqua tra naturale e frizzante, qualche boccale di birra e alcuni bicchieri di Coca- Cola.
Le pizze arrivano in breve tempo, devo ammettere che il servizio è piuttosto cortese e disponibile, è il cameriere stesso a consigliare in alcuni casi "quanta" pizza al metro ordinare per non rischiare di abbondare: la mia pizza è di dimensioni medie, con il cornicione piuttosto alto e ben cotto (niente a che vedere comunque con quello della pizza al metro, alto almeno 10 centimetri,se non di più!), è leggermente più sottile nel centro ed è ben farcita,ma giàad un primo assaggio non mi entusiasma particolarmente. Nonostante eviti di mangiare il bordo( davvero troppo pieno di mollica, non riesco nemmeno a "svuotarlo"per fare un assaggio) fatico comunque a finirla, e a parte la buona qualitàdel prosciutto crudo non gradisco particolarmente nemmeno tanto l'impasto e la mozzarella usata, penso si trattasse di fiordilatte: la pizza del mio moroso è piuttosto "impregnata"dall'acqua della mozzarella di bufala, tanto che dovràaspettare alcuni minuti prima di iniziare a tagliarla,e anche lui faticheràun pò ad arrivare alla fine. Raccolgo un pò di pareri nella tavolata, c'è chi è letteralmente entusiasta, soprattutto tra chi sta mangiando la pizza al metro, e chi come noi la trova fin troppo alta  anche per una classica pizza napoletana. Alla fine non rimarrànulla dei mezzi metri rossi, ma ho notato sbirciando negli altri tavoli che qui hanno la piacevole abitudine di consegnare al cliente un pacchettino con gli avanzi della cena, una cosa che trovo sempre molto gradita per non sprecare il cibo, soprattutto nel caso di una pizza così "abbondante"che può magari essere finita in un secondo momento.
Terminiamo la cena con alcuni caffè, qualche amaro,pochissimi dolci e ancora bottiglie di acqua, siamo tutti davvero sazi ed è diffusa la sensazione di dover ancora "mandare giù" l'ultimo boccone.
Il locale è senza dubbio molto curato, con un servizio attento e preciso in ogni dettaglio, e la serata è stata veramente piacevolissima, ma per semplici gusti personali in fatto di pizze non riesco ad andare oltre i due cappelli, pur riconoscendo che per alcuni una pizza preparata in questo modo possa rappresentare il massimo a livello gustativo: inoltre in termini di digeribilitàho avuto qualche lieve problema nel corso della notte, probabilmente quando l'impasto è così alto e gonfio anche cuocerlo alla perfezione può essere difficoltoso, però è senza dubbio un locale da consigliare a chi ama la pizza alta, che più alta non si può.
21/11/2012
Mi piace la pizza alta, ma l'accoglienza così e così ed il fatto di non accettare le prenotazioni mi soddisfano meno, anche se poi il servizio è stato buono. Andrò a sbirciare anche le altre recensioni sul locale per approfondire ... ;)