Incuriosita dalla presenza di un ristorante etnico originale a Modena, convinco i mei numerosi coinquilini ad accompagnarmi alla scoperta della cultura persiana, prenotando un tavolo per 6 al Persepolis. Nessuno di noi c'è mai stato, questo è un bene così non siamo condizionati da nulla, e ci godiamo la nostra esperienza gastronomica appieno.
Parcheggiamo, nell'ampio parcheggio dove è presente una simpatica statua antica, ed entriamo. Ci accoglie il proprietario, gentilissimo, disponibile e ci fa accomodare in una delle due sale. L'ambiente è estremamente fine, sicuramente non te lo aspetti da un ristorante etnico( magari pensando ai gattini dorati con la manina che fa su e giù nei ristoranti cinesi...), un bel tappeto in terra, sedie pesanti e di pregio, luci soffuse, una bella musica rilassante in sottofondo. Una cameriera prende le ordinazioni, tutti prendiamo un antipasto e un piatto principale.
Mentre attendiamo, il proprietario ci offre una zuppa di orzo, lime, ed altro che non ricordo: è leggera, il lime la rende molto "aggraziata" nel complesso, un giusto modo per aprire lo stomaco e prepararlo a ciò che arriva.
Come antipasto io scelgo Halimbademjan, ovvero un composto di melenzane, menta, lentichie, cagliato persiano e carne, appoggiato sulla tipica pita araba. E' davvero gustoso, delicato, non aggressivo ma interessante, e per essere un antipasto è anche abbondante.
Piatto principale Celo Kubide: due spiedini di macinato di vitello, serviti con riso basmati, zafferano, insalate varie e pomodori grigliati. Il piatto è veramente abbondante, tanto riso, gli spiedini sono più che sufficienti per una persona.
Ho poi assaggiato da un piatto accanto il Fesenjan: uuna specie di spezzatino di pollo con succo di melograno e noci, era molto molto particolare, assolutamente dolce. Non sono abituata al dolce come piatto durante la cena, ma devo ammettere che i sapori sono accattivanti.
Il proprietario viene da noi più di una volta per assicurarsi che tutto vada bene, ci dice anche che se non piace qualcosa, ce lo cambia senza impegno..è davvero gentilissimo, è difficile trovare gestori di locali che appaioni "grati" per la tua visita presso di loro. Si prende cura di noi spiegandoci anche i piatti e in che sequenza vanno mangiati.
pagando il conto, ci offre anche dei biscottini con uvetta.
Riassumendo dunque, il cibo è di alta qualità, non so se è vera cucina persiana perchè non la conosco, ma è buona, non aggressiva e gradevole. L'ambiente è fantastico, il gestore è così gentile che non mi era mai capitato di incontrarne.
Prendendo tutti un antipasto e un piatto principale, con un bottiglia di Pinot Grigio da dividere e due acque, il conto è stato di 28,00 euro. A mio parere onesto considerando l'esperienza assolutamente positiva.
Lo stra consiglio anche a quelli che non amano le culture culinarie diverse...da provare!
ÂÂ
13/12/2012
Splendida recensione che rispecchia esattamente la filosofia del locale ; come ebbi già modo di dire non ci si può approcciare pensando di andare in un ristorante etnico di bassa lega , qui , TUTTO, rispecchia quello che erano i ristoranti di Teheran ai tempi di Reza Palevi con tutti i pregi (qualità del cibo , sfarzo , ecc.) ed i difetti (costo onesto ma più alto rispetto ad altri ristoranti etnici che, per nostra cultura, erroneamente, accostiamo)